Categoria: Evoluzione

Formazione, passaggio generazionale, sviluppo personale, coaching, leadership.

  • Nasce a Torino R-Lab, il nuovo Competence Center per l’analisi avanzata e il riutilizzo delle batterie

    Nasce a Torino R-Lab, il nuovo Competence Center per l’analisi avanzata e il riutilizzo delle batterie

    Il nuovo hub è stato creato dalla start up Reefilla


    Reefilla, punto di riferimento italiano nella progettazione avanzata di sistemi mobili di accumulo di energia, ha dato vita a un nuovo hub di innovazione dedicato alla valutazione, al riutilizzo e alla gestione avanzata degli accumulatori: R-Lab | Battery & Energy Competence Center. Reefilla, Riuso, Riciclo: tre parole per innovare il modo in cui si pensa alle batterie. reefilla.com

    Lo sviluppo del Competence Center, già avviato da Reefilla l’autunno scorso, sarà ulteriormente accelerato da un contributo pubblico di 500mila euro ottenuto sul bando della Regione Piemonte “Consolidamento patrimoniale e crescita delle startup innovative”, recentemente concesso dalla finanziaria regionale e che va ad integrare le risorse private già erogate, grazie all’investimento del capitale di Finpiemonte nel Fondo Piemonte Next, lo scorso novembre.

    Dopo aver testato e lanciato a Torino ormai 2 anni fa il modello innovativo di accumulo e ricarica mobile nel contesto della Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino CTE NEXT ed aver scalato su più territori in Italia, Reefilla inaugura il R-Lab | Battery & Energy Competence Center a Torino: un ecosistema che comprende uffici, laboratori e linee di produzione con l’obiettivo di trasformare la città – che nel 2025 è stata insignita di due premi europei come “Capitale dell’Innovazione” e “Capitale del turismo smart” – in un hub di riferimento per l’innovazione nel settore del testing e della qualifica delle batterie. La nascita di questo centro si inserisce nelle strategie di crescita avviate da Reefilla, anche a seguito del recente aumento di capitale di 4,5 milioni di euro chiuso a novembre scorso.

    All’interno di R-Lab, situato sul Lungo Dora Pietro Colletta, saranno sviluppate nuove tecnologie per il testing, la qualifica e la gestione avanzata delle batterie delle auto elettriche a fine vita, con l’obiettivo di massimizzarne efficienza e sostenibilità per una second life. Secondo stime recenti, il mercato globale delle batterie second-life provenienti da veicoli elettrici (EV) raggiungerà 4,7 miliardi di dollari entro il 2030, con un CAGR del 25,5%.

    “Questo finanziamento è una conferma del valore della nostra visione: rendere l’economia circolare una realtà concreta nel mondo delle batterie. Il Bando Consolidamento non è solo un supporto economico, ma un segnale chiaro che stiamo andando nella direzione giusta. Ci permetterà di rafforzare la nostra crescita e amplificare il messaggio che le batterie non sono un problema, ma una risorsa da valorizzare” . Così Gabriele Bergoglio, Co-Founder e Finance Officer di Reefilla.

    Entro il 2030, oltre 420mila tonnellate di batterie in Europa avranno esaurito il loro primo utilizzo.

    Capire lo stato di salute di una batteria è la chiave per darle una seconda vita. Moduli e celle che vengono smontati, ad esempio, da un veicolo elettrico possono durare altri 3-5 anni in sistemi di accumulo per energie rinnovabili o in dispositivi di storage mobile.

    Reefilla trasforma questo problema in opportunità, sviluppando tecnologie avanzate di testing e qualificazione. Già consolidate diverse collaborazioni con grandi player della mobilità e centri di ricerca per la raccolta di batterie e sperimentazione congiunta.

    “Adottare procedure standardizzate e affidabili per valutare lo stato di salute delle batterie è essenziale per garantire un riutilizzo efficiente e un riciclo sostenibile  – dichiara Piera Di Prima, ingegnera dei materiali che, dopo aver concluso un dottorato di ricerca presso il Politecnico di Torino, si è unita a Reefilla per dirigere le attività di R&D di R-Lab – Stiamo sviluppando una soluzione innovativa basata sull’intelligenza artificiale per stimare rapidamente lo stato di salute di una cella o di un modulo, senza bisogno di dati storici. Questo approccio ci permetterà di migliorare l’efficienza e la sostenibilità nella gestione delle batterie”.

    R-Lab: un centro di innovazione aperto a nuovi talenti

    Con la nascita di R-Lab, Reefilla vuole affermare il ruolo di innovatore nel settore dell’energia e delle batterie e si apre a nuove collaborazioni.

    “La nascita di questo competence center oltre a rendere orgogliosa la Città che ha accompagnato Reefilla sin dai primi test prototipali in strada, avviene in un momento strategico per Torino,

    Capitale europea dell’Innovazione – afferma l’Assessora all’Innovazione, Mobilità e Transizione ecologica Chiara Foglietta – Proprio quest’anno il titolo ci consentirà di lavorare all’attrazione e retention di talenti. Siamo felici che Reefilla abbia deciso di rafforzare e qualificare la sua presenza a Torino, puntando su un tema strategico per il futuro della Città, orientato a sostenere e catalizzare la transizione ecologica di Torino e dell’Italia”.

    Il Competence Center si propone infatti come un punto di riferimento per professionisti, ricercatori e ingegneri che vogliono contribuire allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia nel campo dell’energy storage. Reefilla è alla ricerca di talenti e personale specializzato che voglia mettere le proprie competenze al servizio di un progetto ambizioso e sostenibile.

    La Redazione

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  • Semiconduttori:  Microtest presenta negli USA il nuovo tester per automotive, 5G, data center ed energy storage

    Semiconduttori: Microtest presenta negli USA il nuovo tester per automotive, 5G, data center ed energy storage

    Azienda toscana, fondata Giuseppe Amelio, Moreno Lupi, Francesco Cantini


    Novità dal Gruppo Microtest di Altopascio, in provincia di Lucca: si tratta del nuovo tester VIP ULTRA che il leader europeo nella realizzazione di sistemi di test e nel testing di chip su package e su wafer di silicio sta presentando dal 16 marzo scorso – e lo farà fino al 20 marzo prossimo – alla Applied Power Electronics Conference (APEC) 2025, evento rappresentativo dell’elettronica di potenza, presso il Georgia World Congress Center di Atlanta (Georgia, USA).

    VIP ULTRA, nuova generazione dello storico prodotto di Microtest VIP Extended, è l’ATE (Automatic Test Equipment) destinato al test di dispositivi Wide Band Gap (WBG), realizzati utilizzando semiconduttori composti come il Carburo di Silicio (SiC) e il Nitruro di Gallio (GaN), che hanno dimostrato prestazioni decisamente migliori nell’elettronica di potenza dove è richiesta una efficace capacità di gestione di correnti e tensioni di valore elevato.

    Grazie alla maggiore efficienza energetica ottenuta nel loro utilizzo, i dispositivi realizzati con materiali WGB stanno trovando un largo impiego nel settore automobilistico e industriale rivolto soprattutto allo sviluppo di tecnologia per veicoli elettrici e ibridi, gli inverter solari, le infrastrutture 5G e i data center, sempre più richiesti per supportare le richieste di calcolo delle emergenti applicazioni AI (Artificial Intelligence) e ML (Machine Learning).

    Dato l’impiego sempre più esteso dell’elettronica di potenza nel mondo industriale, Microtest ha progettato e sviluppato il VIP ULTRA, un tester di maggiore flessibilità operativa che offre diverse configurazioni con risorse che raggiungono tensioni 1.7KV (VIP ULTRA HV 1.7KV) o 4KV (VIP ULTRA HV 4KV) e correnti fino a 250A.

    Il VIP ULTRA si pone così come l’unica piattaforma di test sul mercato in grado di garantire un completo set di strumenti per l’esecuzione di test DC (Direct Current, a corrente continua) e di stress energetico con un parallelismo estremamente elevato (32 nella configurazione 1.7KV e 16 con la 4KV).

    Queste innovative caratteristiche lo rendono particolarmente adatto al test di chip smart e high power eseguiti a livello di wafer di silicio per verificare la corretta funzionalità dei dispositivi integrati prima dell’operazione di taglio (chip dicing), necessaria per isolare e successivamente assemblare il componente integrato stesso.

    “Con VIP ULTRA – dichiara Emiliano Consani (in foto), Head of ATE Business Unit del Gruppo Microtest – stiamo portando innovazione nel settore del testing di dispositivi high power con una piattaforma di test più efficiente e vantaggiosa per il mercato. Sempre più applicazioni, dal settore Automotive a quello dei data center, richiedono dispositivi elettronici che possano gestire efficacemente elevate quantità di energia. Questo impone anche alle piattaforme di test di evolversi, per supportare tensioni maggiori massimizzando la capacità produttiva. Numerosi attori, privati e governativi, stanno investendo in nuove fabbriche, strutture e centri di ricerca per sviluppare nuovi materiali e nuove tecnologie in grado di rispondere alle nuove applicazioni industriali. Se fino a dieci anni fa il semiconduttore per eccellenza era il silicio, oggi è noto che la sua combinazione col carbonio lo rende più adatto alle nuove richieste di mercato. Microtest, con la sua lunga e solida competenza nel settore, si propone di rispondere con il nuovo tester VIP ULTRA alle esigenze di un mercato in continua evoluzione”.

    Ad APEC 2025, oltre a presentare il VIP ULTRA, Microtest esporrà altre soluzioni per il collaudo dell’elettronica di potenza, realizzate dalle due controllate del gruppo: il MOSTRAK 2 della britannica ipTEST e l’FTI-1000 della statunitense Focused Test, presso il Booth 1142.

    Microtest

    Fondata nel 1999 ad Altopascio (Lucca) dall’intuizione dei tre soci fondatori (Giuseppe Amelio, Moreno Lupi, Francesco Cantini), Microtest è nel tempo diventata partner tecnologico dei principali leader mondiali di design e produzione di microchip, ed è stata capace di sviluppare soluzioni innovative, grazie a un solido team di ingegneri e a una buona flessibilità produttiva. Alla originale attività di servizi e Test House, nel 2004 Microtest ha raggiunto una tappa fondamentale e ampliato la propria offerta anche agli equipments con l’avvio della produzione delle ATE, (Automatic Test Equipment), ovvero sistemi utilizzati nel settore della produzione di dispositivi microelettronici in settori strategici ed ad alto contenuto tecnologico come automotive, difesa, medical, industrial, consumer, AI, e degli handler, sistemi per la movimentazione dei dispositivi microelettronici. Nel 2018 l’attività di Test House viene ulteriormente rafforzata da una presenza diretta in Far East, con una nuova sede in Malesia. Nell’aprile 2022, Xenon Private Equity ha rilevato la maggioranza di Microtest, dando impulso alla strategia di espansione internazionale. Negli anni, Microtest è cresciuta fino a superare i 58 milioni di fatturato nel 2023, con un margine ebitda superiore al 34%. Nel 2023 Microtest acquisisce prima Test Inspire, azienda olandese innovativa nella progettazione e commercializzazione di sistemi per la misurazione elettronica dei test sui semiconduttori, e poi Gedec, realtà italiana specializzata nella progettazione di sistemi elettronici e circuiti integrati. Sempre nel 2023, completa con successo l’OPA totalitaria nei confronti dell’olandese RoodMicrotec, quotata alla Borsa di Amsterdam, molto presente nel mercato tedesco. Nel 2024 acquisisce l’azienda britannica ipTEST e la statunitense FocusedTest. microtest.net/. In tutto 407 dipendenti e investimenti in innovazione che nei prossimi 3-5 anni ammonteranno a circa 25 milioni di euro.

    La Redazione.

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  • Sicily by Car si espande a Bologna

    Sicily by Car si espande a Bologna

    Si apre un ufficio multifunzionale


    Sicily by Car cresce.

    Ancora un’altra apertura in Italia per la società italiana indipendente quotata su Euronext Growth Milan, tra i principali operatori del settore autonoleggio, che questa volta triplica la sua presenza a Bologna, snodo nevralgico tanto per il traffico turistico che per le attività industriali.

    La nuova sede – dopo le aperture in aeroporto ed in centro città – precisamente a Calderara di Reno, in via Ungheri 2, dista appena 3,5 km dall’aeroporto Guglielmo Marconi e vanta un’area di 11mila metri quadrati, dedicati a più servizi utili a garantire un’offerta sempre più completa e qualitativamente ineccepibile. aziendatop.it/2023/09/28/tommaso

    Infatti, in un’unica soluzione il cliente non solo potrà noleggiare furgoni e auto, ma anche visionare l’ampia selezione di usato garantito, veicoli tutti provenienti dalla flotta Sicily by Car, in un ampio spazio espositivo coperto, circa mille  metri quadrati, con la consulenza di esperti del settore.

    L’area è inoltre adibita a facility dell’ufficio Sicily by Car del vicino scalo aeroportuale con uno spazio car wash per i mezzi a noleggio.

    L’orario di apertura al pubblico sarà dal lunedì al venerdì 8/13 e 15/18, mentre il sabato e la domenica dalle 9 alle 13.

    Tommaso Dragotto, fondatore e presidente Sicily by Car ha dichiarato: “Con la nuova apertura a Bologna consolidiamo il nostro presidio in città, diversificando l’offerta e agevolando coloro i quali desiderano valutare l’acquisto di un usato garantito. L’ufficio a Calderara di Reno, il 57° in Italia, testimonia la nostra volontà di continuare ad investire anche sul territorio nazionale, parallelamente ai nostri piani di espansione strategica in tutta Europa.”

    SICILY BY CAR

    Fondata nel 1963 da Tommaso Dragotto, Sicily by Car è tra i principali operatori nell’autonoleggio leisure a breve e medio termine, brand di eccellenza in grado di competere con i principali player globali per qualità del servizio, dimensionamento della flotta e presenza geografica. Vanta una rete in Italia di oltre 55 uffici di noleggio, con presidio negli aeroporti nazionali e internazionali e presenza capillare nelle città a maggiore vocazione turistica. Il parco vetture si compone di una flotta di circa 13 mila veicoli. Per garantire una gestione efficace ed efficiente del flusso di prenotazioni, SbC ha sviluppato una piattaforma in house, che convoglia tutte le informazioni commerciali e del parco auto, adeguando le diverse tariffe in tempo reale in base a località, tipologia di mezzi, disponibilità e periodo.

    E’ crescente attenzione alle tematiche ESG che hanno determinato la graduale conversione della flotta con veicoli green (oggi circa il 40% dell’intera flotta e il 64% del recente inflottato sono low emission) e la totale autonomia energetica del fabbisogno dell’headquarter attraverso l’istallazione di un impianto fotovoltaico capace di generare 187 KW.

    La Società intende consolidare la propria presenza in Italia e accelerare l’espansione sui mercati esteri. Il progetto strategico si basa sulle seguenti linee guida: crescita della linea B2C all’estero tramite operazioni di M&A e il lancio del marchio “SBC Europe”; rafforzamento del segmento B2B (car replacement e corporate) finalizzato alla diversificazione del business.

    La Società è presente in Albania, Malta, Francia, Austria, Polonia e Montenegro grazie ad accordi con partner strategici. Il modello società italiana indipendente quotata su Euronext Growth Milan di business prevede una capillare diffusione del brand “SBC Europe” grazie a una rete di agenzie e insegne locali pronte ad aprirsi a collaborazioni continuative basate sulla reciprocità del servizio tramite partnership commerciali in co-brand. SbC ha stretto accordi di partnership B2B con i più grandi broker internazionali in grado di garantire una copertura a livello mondiale del servizio car rental, raggiungendo una posizione di leadership (Booking.com, AutoEurope, Expedia, Cartrawler, Zuzuche/Qeeq, Carmore Korea, Rentcars Brasil, FTI Touristik, Ofran).

    La Redazione

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  • Gruppo Hiref, crescita economica e innovazione

    Gruppo Hiref, crescita economica e innovazione

    Il fatturato 2024 totalizza 116,3 milioni di Euro


    Gruppo Hiref: continua la crescita economica di una delle realtà fra le più innovative nel settore del condizionamento italiano e internazionale. «Il fatturato del 2024 – come si legge in un comunicato dell’azienda – totalizza 116,3 milioni di euro, segnando una crescita del 5,2% rispetto all’anno precedente. Non solo. È importante segnalare il dato positivo dell’EBITDA, il margine operativo lordo, che raggiunge quota 13%. La società capogruppo, HiRef, chiude l’anno con un fatturato di 73,6 milioni di euro, dei quali 43,7 milioni provengono dall’export. Per quanto riguarda le altre aziende del gruppo, Eneren chiude a 6,1 milioni di euro, Tecnorefrigeration a 7,9 milioni di euro, Ecat a 6,8 milioni di euro, HiDew a 13,3 milioni di euro, It.met a 7,3 milioni di euro, HiRef Engineering a 1,3 milioni di euro. Il 2024 è stato il primo anno del bilancio di sostenibilità di HiRef». https://hiref.it/

    Tecnologie innovative

    HiRef sceglie le tecnologie innovative perché vuole ridurre l’impatto ambientale dei processi di condizionamento, riscaldamento e raffreddamento. Quella di HiRef possiamo definirla una vera e propria filosofia di impresa: scommettere sull’innovazione per salvaguardare l’ambiente. E un esempio di questa filosofia di impresa arriva dall’uso di refrigeranti naturali come il propano (R290) e l’anidride carbonica (CO2), poiché hanno un basso potenziale di riscaldamento globale (GWP). Non solo. L’azienda implementa sistemi di recupero del calore per riutilizzare l’energia prodotta, contribuendo alla riduzione delle emissioni complessive. E ancora. La nuova sede aziendale è stata progettata con un focus sulla sostenibilità ambientale. L’edificio, certificato in classe energetica A4, dispone di 1,5 megawatt di potenza termica e frigorifera interamente da fonti rinnovabili, 345 kilowatt di impianti fotovoltaici installati e un sistema che recupera 750 kilowatt di potenza per il riscaldamento degli uffici e delle aree produttive.

    La formazione

    L’azienda di Tribano valorizza le competenze individuali e promuove la crescita professionale dei propri dipendenti. Nel corso del 2023 ha erogato una vasta gamma di programmi formativi mirati a potenziare le competenze dei dipendenti e a migliorare l’efficienza operativa per un totale di 4.632 ore di formazione. Dal 2003 sono state realizzate 41 tesi di laurea in collaborazione con università italiane e internazionali con il 62% dei laureati che ha proseguito la carriera all’interno dell’azienda. Questo ha contribuito a mantenere un’età media del personale di 40 anni, favorendo un ambiente dinamico e innovativo.

    Alberto Salmistraro, amministratore delegato di HiRef

    La produzione

    HiRef, azienda nata nel 2001, propone impianti di condizionamento di precisione per infrastrutture tecnologiche, per il condizionamento dei processi industriali e per il settore terziario, offrendo soluzioni efficaci e all’avanguardia, al fine di favorire la sostenibilità economica e ambientale. L’azienda si rivolge al mercato italiano e a quello internazionale, attraverso una rete di vendita composta da agenzie, distributori e filiali commerciali oltre che un forte network di dealer presenti in Europa, America Latina e Africa. Il gruppo conta in totale 380 dipendenti.

    Il ruolo dell’innovazione

    Nel processo produttivo di HiRef è l’innovazione a determinare un ruolo chiave per contribuire a migliorare la competitività e la sostenibilità dell’azienda. Analizziamo i diversi accorgimenti adottati durante la produzione, a cominciare dal miglioramento dell’efficienza. Con le soluzioni innovative si possono ottimizzare i sistemi di climatizzazione, riducendo i consumi energetici e migliorando l’efficienza operativa. Non può mancare in azienda la personalizzazione: un approccio alla customizzazione delle offerte per rispondere alle esigenze specifiche dei clienti, aumentando soddisfazione e fidelizzazione. Mediante l’integrazione tecnologica si adottano tecnologie avanzate come energie rinnovabili e sistemi di recupero del calore, al fine di rendere i prodotti più sostenibili e competitivi sul mercato. Non dimentichiamo l’agilità che contraddistingue HiRef: facilita l’azienda ai cambiamenti del mercato, migliorando la reattività e la capacità di innovare. Un’altra filosofia di lavoro adottata in azienda è quella di credere nella collaborazione e nella creatività. C’è la convinzione che in un ambiente di lavoro collaborativo si possano stimolare idee innovative da tradurre in miglioramenti nei processi produttivi. Su queste metodologie di produzione c’è un’attenta osservazione che consiste nel monitoraggio e nella valutazione. Tutto ciò è fondamentale perché la costante analisi dell’impatto delle innovazioni permette modifiche e ottimizzazioni, garantendo che i processi rimangano sempre all’avanguardia.

    “Grazie alla capacità di anticipare il futuro  – spiega Alberto Salmistraro (in foto), amministratore delegato di HiRef –  di essere quegli innovators above the standards richiamati nel nostro motto aziendale, siamo stati in grado di superare le difficili contingenze del nostro settore industriale, rispondendo con velocità e flessibilità ai rapidi cambiamenti imposti dal mercato”

    FF

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  • Sutter acquisisce la spagnola Nitida Cleaning &Health S.A

    Sutter acquisisce la spagnola Nitida Cleaning &Health S.A

    Multinazionale che da oltre 5 generazioni produce e commercializza prodotti per la pulizia degli ambienti


    Il Gruppo Sutter, multinazionale dal cuore italiano che da oltre 5 generazioni produce e commercializza prodotti per la pulizia e l’igiene degli ambienti domestici e professionali, ha concluso un accordo per l’acquisizione dell’azienda spagnola Nitida Cleaning & Health S.A., specializzata nella produzione e distribuzione di prodotti chimici per la pulizia e l’igiene di ambienti professionali con sede produttiva a Valencia. In forza dell’accordo, Sutter acquisisce marchi, know-how, stabilimento produttivo, magazzino e portafoglio clienti, nonché l’intera gamma di prodotti presente nel mercato spagnolo, con una notevole penetrazione in gran parte del Paese, ottenendo un raddoppio del fatturato nel mercato iberico. La Spagna diviene così il secondo mercato professionale del gruppo Sutter.

    Costituita nel 2003, Nitida è un’eccellenza del mercato Iberico con prodotti di alta qualità e premium price destinati principalmente al settore ospedaliero sanitario, horeca e lavanderie industriali.

    Per storia, investimento in R&D, sensibilità all’ambiente e capacità di innovazione, Nitida Cleaning & Health si integra nella strategia di crescita che il Gruppo Sutter si è dato nel mercato iberico. Grazie a questa acquisizione, Sutter diviene uno dei player più importanti del mercato spagnolo professionale, potendo coprire aree geografiche finora meno presidiate.  La penisola iberica diviene a tutti gli effetti il secondo home market per il Gruppo Sutter con importanti prospettive di ulteriore espansione in termini di clienti nuovi e fatturato.

    L’operazione, la prima che il Gruppo Sutter realizza fuori dai confini nazionali, segue di pochi anni le due importanti acquisizioni realizzate in Italia e relative ai brand General e Neutromed, entrambi rilevati da Henkel. Conferma inoltre la strategia intrapresa nel 2021 di progressivo allargamento del perimetro del Gruppo, attraverso la selezione e integrazione di marchi storici con elevate potenzialità di crescita e declinazione sia in Italia sia a livello internazionale.

    Il Gruppo Sutter ha raddoppiato il fatturato negli ultimi 3 anni registrando nel 2024 ricavi per 120 milioni di euro, grazie alla crescita interna e ad acquisizioni di successo. Sutter occupa 230 dipendenti, producendo nel proprio stabilimento di Borghetto di Borbera (AL) da cui esporta in UE, America del Sud e Medio Oriente. Negli ultimi cinque anni, a sostegno del piano di sviluppo e integrazione delle nuove produzioni, Sutter ha investito circa 9 milioni di euro.

    L’ingresso diretto nel mercato della penisola iberica attraverso l’acquisizione di Nitida costituisce un passaggio importante del nostro piano di sviluppo della società che punta nel prossimo triennio ad un significativo incremento del fatturato – sottolinea Aldo Sutter (in foto), Presidente e CeoLe dinamiche del mercato e la crescente concorrenza ci offrono opportunità di acquisizione e integrazione di realtà coerenti alla nostra cultura di fare impresa e innovare sul mercato. Come per le due acquisizioni precedenti, abbiamo individuato in Nitida Cleaning & Health S.A una realtà coerente e di valore per la nostra strategia di penetrazione nei mercati internazionaliCon questa operazione raddoppiamo il fatturato nel mercato spagnolo professionale. Gli ultimi anni confermano la dinamicità con la quale identifichiamo possibili aziende perfettamente integrabili nella nostra realtà e con le quali il Gruppo cresce per fatturato, parco prodotti e gamma di clienti serviti. Un trend che intendiamo proseguire anche nei prossimi anni”.

    L’operazione è stata coordinata da  Francesco Cristiano, Direttore Affari Legali & Societari, Marco D’Apice, General Manager – Divisione Professional e Claudia Delle Donne, CFO. 

    A regime Nitida e Sutter Professional, operando in autonomia e valorizzando il reciproco know how, potranno raddoppiare il fatturato del Gruppo, con l’obiettivo complessivo (largo consumo e mercato professionale) di raggiungere nei prossimi 3 anni quota 200 milioni di fatturato.

    La Redazione

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  • Saccheria F.lli Franceschetti investe 500mila euro a supporto dell’ecommerce all’estero

    Saccheria F.lli Franceschetti investe 500mila euro a supporto dell’ecommerce all’estero

    Azienda, leader in Italia nel packaging industriale in tessuto di rafia di polipropilene, a Provaglio d’Iseo (Bs)


    Cresce la SACCHERIA F.LLI FRANCESCHETTI, con sede a Provaglio d’Iseo (Bs). Società benefit quotata su Euronext Growth Milan, leader in Italia nel packaging industriale in tessuto di rafia di polipropilene comunica che nei prossimi tre anni investirà 500mila euro per trasformare il proprio business all’estero attraverso la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale in un progetto di rebrandig e rafforzamento dell’e-commerce. https://www.saccheriafranceschetti

    Le direttrici guida oggetto dell’investimento saranno legate a:

    lancio di un nuovo Brand a supporto della strategia di internazionalizzazione attraverso la creazione di un marchio ombrello per proiettare la società nel mercato globale, pronto ad accogliere possibili acquisizioni e a superare i confini nazionali.

    E-Commerce rivoluzionato grazie ad una interfaccia personalizzata per ogni mercato, logistica ottimizzata grazie a partnership strategiche e un’esperienza utente degna dei colossi del B2C.

    Uso strategico dell’Intelligenza Artificiale attraverso analisi predittive, automazione dei processi, generazione di contenuti e chatbot di ultima generazione per un servizio clienti impeccabile.

    Potenziamento del CRM grazie al tracciamento dei contatti, back office snello, analisi in tempo reale e una migrazione totale al cloud per una massima efficienza.

    Luigi Wilmo Franceschetti, Presidente e Luisa Franceschetti, Amministratore Delegato di SACCHERIA F.LLI FRANCESCHETTI (tutti e due in foto), affermano: “I numeri parlano chiaro: dal 2020, il nostro eCommerce ha registrato una crescita annuale del 20%, un trend inarrestabile che ci spinge a osare di più. Vogliamo offrire ai nostri clienti un’esperienza d’acquisto senza precedenti, ottimizzando la logistica e introducendo metodi di pagamento innovativi come il BNPL. Saccheria Franceschetti non teme il futuro, lo abbraccia con audacia, pronta a dimostrare che anche un settore tradizionale può essere protagonista della rivoluzione digitale”.

    Fondata nel 1939, SACCHERIA F.LLI FRANCESCHETTI  (con una market share 2020 pari a circa il 20% – stime Società), con 30 dipendenti, tra i primi 5 trader europei di big bags, offre un ampio portafoglio prodotti (big bags, small bags, teli, rotoli, fasce, prodotti specifici che garantiscono massima sicurezza nella movimentazione e nello stoccaggio dei materiali contenuti) a oltre 10mila clienti operanti in 25 settori tra cui industria, ambiente, farmaceutica, metallurgica, edilizia, agricoltura, mineraria, plastica e chimica.

    È l’unica realtà in Italia ad aver mantenuto una produzione industriale interna (che rappresenta circa il 20% dei Ricavi) ed è in grado di realizzare un prodotto completamente customizzato sulla base delle specifiche esigenze dei clienti. Sui prodotti commercializzati esegue rigorosi controlli di qualità sia mediante metodi statistici che attraverso prove di rottura sotto fatica, per testare resistenza del manufatto e dei materiali di cui esso si compone. SACCHERIA F.LLI FRANCESCHETTI fornisce un livello di estrema precisione, celerità e personalizzazione per ogni singolo ordine, attraverso una costante analisi dei processi e dei flussi operativi aziendali. L’azienda commercializza ogni anno oltre 3,5 milioni di articoli, avvalendosi di fornitori storici e new entry provenienti da 5 nazioni differenti che garantiscono un vantaggio competitivo di assortimento e di prezzo e una supply chain strutturata, solida e innovativa.

    SACCHERIA F.LLI FRANCESCHETTI è l’unica realtà in Italia e tra le prime in Europa a servire la propria clientela attraverso un canale e-commerce proprietario, che consente di raggiungere in maniera capillare clienti di qualsiasi settore e dimensione, mediante un sistema fluido e altamente scalabile e replicabile in altri mercati. La vendita diretta è presidiata sull’intero territorio nazionale da una retedi 25 agenti e governata dal machine learning. Attraverso lo studio dei dati assimilati, la società riesce a definire i comportamenti predittivi della clientela, implementando un vero e proprio sistema di gestione del processo di vendita, il tutto in maniera integrata, gestendo i diversi applicativi sotto forma di piattaforma scalabile.

    Saccheria Franceschetti (Provaglio d’Iseo – BS) – Google / Ph: Michele Ardu

    Dal 2014 ha realizzato un radicale percorso di informatizzazione con l’obiettivo di efficientare tutti i processi, mediante l’adozione di SAP Business One, Google Workspace abbinato all’Intelligenza Artificiale ed ELI WMS, innovativo sistema per la gestione del magazzino aziendale.

    L’azienda ha ottenuto l’attestazione di “Operatore Economico Autorizzato” (AEO) e le certificazioni ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001 e SA 8000.

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  • Big Daishowa potenzia le attività in Europa investendo nell’innovazione e nella digitalizzazione degli utensili

    Big Daishowa potenzia le attività in Europa investendo nell’innovazione e nella digitalizzazione degli utensili

    Incluso anche il rebranding dell’azienda


    BIG DAISHOWA, leader mondiale nella realizzazione di utensili e soluzioni per lavorazioni meccaniche di altissima qualità e precisione, punta ad accelerare l’innovazione e l’efficienza operativa attraverso la riorganizzazione strategica delle attività europee. Questa iniziativa include il rebranding in BIG DAISHOWA Europe, che così allinea la filiale europea alla casa madre, e prevede importanti investimenti in ricerca, logistica e produzione.

    Dal 1° gennaio 2025, il produttore di utensili ha modificato il proprio nome in BIG DAISHOWA Europe (ex BIG KAISER Europe). Questo cambiamento mira a uniformare il marchio dell’azienda a livello globale, rafforzandone la posizione di leader del settore.

    Gli sviluppi principali includono:

    • Hub europeo di Ricerca e Sviluppo: Il Centro di Ricerca e Sviluppo di Rümlang, in Svizzera, diventerà il centro di eccellenza globale del Gruppo BIG DAISHOWA, concentrandosi sulla digitalizzazione e sull’automazione degli utensili.
    • Ottimizzazione della produzione globale: La produzione degli utensili di barenatura verrà trasferita in Giappone, mentre l’assemblaggio e l’assistenza per i clienti europei resteranno in Svizzera.
    • Potenziamento delle operations in Europa: Nel 2026 verranno realizzati in Germania il nuovo headquarter europeo e il centro logistico europeo di BIG DAISHOWA, che consolideranno il servizio ai clienti e l’efficienza operativa.

    “Questa nuova organizzazione ci permette di continuare ad essere leader nella produzione di utensili di qualità e nell’innovazione” afferma Reto Adam (in foto), CEO di BIG DAISHOWA Europe. “Combinando l’esperienza produttiva del Giappone e le capacità di innovazione dell’Europa, siamo in grado di fornire ai nostri clienti soluzioni sempre più avanzate e affidabili, su misura per le loro esigenze”.

    Il Centro di Ricerca e Sviluppo europeo di BIG DAISHOWA si concentrerà sullo sviluppo di utensili digitali all’avanguardia, che comprendono le teste di barenatura digitali EWE e le teste di barenatura automatiche EWA, consolidando il ruolo centrale della Svizzera nel progresso delle tecnologie di utensili di precisione.  

    BIG DAISHOWA Europe

    BIG DAISHOWA Europe è parte del Gruppo BIG DAISHOWA. Con sede a Osaka, in Giappone, e una forte presenza globale con filiali in Europa, Nord America e Asia, BIG DAISHOWA si avvale di un team di 900 professionisti costantemente impegnati nel miglioramento dei processi di lavorazione dei metalli. BIG DAISHOWA continua a definire nuovi standard nell’industria globale degli utensili per alesatura, progettando e producendo internamente tutte le componenti elettriche ed elettroniche, compresi sistemi di controllo e monitoraggio wireless. La gamma completa di prodotti comprende oltre 20.000 utensili di precisione, tra cui porta pinze, mandrini idraulici, teste di alesatura e bareni, inserti indicizzabili e strumenti di misura, tutti prodotti nel rispetto dei più elevati standard di qualità e precisione. www.bigdaishowa.eu/it

    La Redazione

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  • Exprivia completa l’acquisizione del Gruppo Present e rafforza il suo percorso di crescita

    Exprivia completa l’acquisizione del Gruppo Present e rafforza il suo percorso di crescita

    Gruppo internazionale specializzato in Information and Communication Technology


    Exprivia S.p.A. – gruppo internazionale specializzato in Information and Communication Technology – ha perfezionato il closing per l’acquisizione del Gruppo Present, realtà consolidata nel settore tecnologico specializzata nelle infrastrutture digitali e nelle applicazioni, oltre che nell’erogazione di servizi gestiti.

    L’acquisizione del 100% del capitale del Gruppo Present fa seguito alla firma degli accordi, avvenuta il 13 dicembre scorso, e all’ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni, inclusa quella del Golden Power. Con questa operazione, Exprivia rafforza la propria posizione nel mercato ICT italiano, creando un gruppo con 4.000 dipendenti e con un fatturato consolidato superiore ai 330 milioni di euro.

    L’acquisizione del Gruppo Present rappresenta un tassello chiave nel percorso strategico di Exprivia, che ambisce a crescere per linee esterne e interne. Il piano industriale, varato in

    seguito all’uscita da Borsa Italiana, prevede due fasi distinte: la prima, già avviata con l’operazione Present, mira a raddoppiare la dimensione di Exprivia, passando dai 200 ai 400 milioni di fatturato entro il 2026. Questo obiettivo potrà essere perseguito anche attraverso ulteriori acquisizioni di aziende target attive in settori chiave come sanità, aerospazio, banking ed energia, finanziate tramite la generazione di cassa e mediante l’utilizzo di linee bancarie.

    La seconda fase, prevista nell’arco dei successivi 3-5 anni, pone come traguardo a lungo termine 1 miliardo di euro di ricavi, consolidando la presenza del gruppo non solo in Italia, ma anche suscala internazionale.

    “La crescente importanza strategica delle tecnologie digitali – dichiara Domenico Favuzzi, presidente e AD del Gruppo Exprivia – si accompagna alla strutturale debolezza delle aziende italiane in questo settore. Per competere in uno scenario tecnologico internazionale polarizzato e in continua evoluzione, il settore ICT italiano ed europeo deve orientarsi verso aggregazioni industriali. Exprivia si muove in questa direzione e si pone come punto di riferimento per una nuova fase di consolidamento del settore tecnologico, in cui è importante aumentare la capacità di investimento e affrontare le sfide della trasformazione digitale con maggiore forza”.

    Per supportare il piano di crescita, Exprivia sta valutando l’ipotesi di individuare partner finanziari, in qualità di investitori in capitale di minoranza, che condividano una visione di sviluppo di medio-lungo periodo. Il piano di espansione include anche un significativo rafforzamento del capitale umano, con una crescita attesa della forza lavoro del 15-20% nei prossimi due anni, potenziando le aree innovative con l’inserimento di giovani diplomati e laureati nelle discipline STEM e ponendo particolare attenzione alle politiche di inclusione.

    L’obiettivo è consolidarsi come polo attrattivo per i migliori talenti, inclusi professionisti italiani con esperienze di rilievo all’estero, favorendo il rientro di competenze con visione internazionale e che possano ricoprire ruoli manageriali.

    Il nuovo polo potrà contare su una copertura geografica più estesa e capillare a livello nazionale, oltre che su un portafoglio clienti diversificato in molteplici settori, rafforzandosi in particolare su banking, automotive, manifatturiero e pubblica amministrazione, ampliando inoltre l’offerta di soluzioni negli ambiti AI, Big Data, Cloud Computing, Digital Infrastructure, con particolare riferimento all’erogazione di servizi gestiti.

    Uno degli elementi centrali del percorso di crescita del gruppo sarà l’Intelligenza Artificiale,

    destinata a diventare trasversale sia nello sviluppo aziendale sia in tutta l’offerta destinata ai mercati presidiati. Oltre che nelle applicazioni di elaborazione del linguaggio naturale (NPL), per esempio, Exprivia sta già applicando l’AI nell’ambito dell’ottimizzazione dei processi, dei visori e dei sensori indossabili.

    “L’acquisizione di Present rappresenta un passo fondamentale nel nostro piano di sviluppo. Con questa operazione – prosegue Favuzzi – acceleriamo il nostro percorso di crescita e rafforziamo le competenze in settori chiave per l’innovazione digitale. Guardiamo con ambizione alla nostra evoluzione, puntando a divenire un player tecnologico di riferimento non solo in Italia ma anche nel panorama internazionale. Stiamo lavorando affinché questa integrazione avvenga nel modo più fluido possibile, con l’obiettivo di massimizzare le sinergie e creare valore per clienti, dipendenti e partner”.

    Exprivia

    Il Gruppo Exprivia, specializzato in Information and Communication Technology, è tra i principali protagonisti della trasformazione digitale. Forte di un bagaglio di competenze maturate in oltre 30 anni di presenza costante sul mercato nazionale e internazionale, Exprivia impiega più di 4.000 persone in dieci Paesi del mondo avvalendosi di un team di esperti in diversi ambiti della tecnologia e della digitalizzazione: dall’Intelligenza Artificiale alla Cybersecurity, dai Big Data, al Cloud, dall’IoT al BPO, dal Mobile al Networking e alla Collaboration, presidiando interamente il mondo SAP. Exprivia supporta i propri clienti nei settori Banking, Finance&Insurance, Aerospace&Defence, Energy&Utilities, Healthcare e Public Sector, Manufacturing&Distribution, Telco&Media. La capacità progettuale del gruppo è arricchita da una solida rete di partner, soluzioni proprietarie, servizi di design, ingegneria e consulenza personalizzata. Maggiori informazioni al sito www.exprivia.com

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  • ll Prosciutto di Parma verso la transizione ecologica

    ll Prosciutto di Parma verso la transizione ecologica

    Merito di un progetto pluriennale che ha coinvolto il Politecnico di Milano, Enersem e CSQA


    Il Consorzio del Prosciutto di Parma prosciuttodiparma.com conferma il proprio impegno verso l’ambiente e porta a termine un progetto pluriennale mirato a supportare la transizione ecologica delle proprie aziende.

    Per fare questo, l’ente di tutela del Parma DOP ha coinvolto partner altamente qualificati e di riconosciuta autorevolezza: il Politecnico di Milano per la fase di definizione e realizzazione del progetto, il suo spin-off Enersem per lo sviluppo del software previsto dalla ricerca e CSQA per gli aspetti relativi alle verifiche.

    Il progetto, nel corso di oltre due anni, ha previsto la realizzazione di alcune fasi distinte. In un primo momento è stato effettuato il calcolo dell’impronta ambientale del comparto del Prosciutto di Parma, attraverso l’applicazione della metodologia ufficiale PEF (Product Environmental Footprint), uno strumento messo a diposizione dalla Commissione europea per valutare, tramite specifici indicatori, l’impatto sull’ambiente delle attività produttive. Questa operazione è stata resa possibile grazie alcoinvolgimento e alla partecipazione attiva di un cospicuo numero di aziende delcomparto ed è stata, in seguito, validata dall’Organismo di Certificazione CSQA.

    Alla luce dei dati elaborati e raccolti in questa prima fase, il Consorzio ha potuto depositare presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) le cosiddette Regole di Categoria di Prodotto (RCP) valide per tutti i prosciutti crudi DOP, che definiscono un profilo ambientale di riferimento per questa categoria merceologica.

    Questo passaggio era necessario per richiedere l’attivazione, per il Prosciutto di Parma, dello schema Made Green in Italy, lo schema di certificazione nazionale sull’impronta ambientale di prodotto promosso dal MASE, che nasce per riconoscere, su richiestavolontaria delle aziende, i prodotti Made in Italy di alta qualità ambientale.

    Nell’ultima fase è stato creato e messo a disposizione delle imprese del comparto del Prosciutto di Parma un software per il calcolo e la riduzione dell’impronta ambientale, volto ad ottimizzare le prestazioni dell’intero ciclo produttivo. Attraversoquesto software, verificato anch’esso da CSQA, i produttori che ne fanno richiesta ricevono indicazioni di miglioramento personalizzate per la riduzione dell’impronta ambientale di prodotto e per il risparmio energetico, oltre ad una relazione sulle proprie prestazioni ambientali e al confronto con realtà comparabili.

    «Il valore di un prodotto unico come il Prosciutto di Parma – commenta Alessandro Utini, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma – si misura anche attraverso la sua capacità di mostrarsi coerente con le esigenze dei consumatori e con le sfide di un mondo che cambia velocemente. Il legame indissolubile che la nostra DOP ha con il suo territorio ci rende ancora più responsabili rispetto all’impatto generato dalle nostre produzioni, per questo siamo particolarmente orgogliosi di aver condotto questo progetto. L’obiettivo principale è stato quello di supportare le nostre aziende nel loro già consistente impegno verso la transizione ecologica, rafforzando così la tutela dell’ambiente, per il futuro del comparto e per le nuove generazioni. Ciò che constatiamo con profonda soddisfazione è che un numero rilevante di produttori ha già deciso di avvalersi dell’utilizzo del software che abbiamo realizzato con questo progetto, confermando l’etica ambientale del nostro comparto, anche a beneficio della sua competitività sui mercati esteri in relazione a queste importanti tematiche».

    «La collaborazione con il Consorzio del Prosciutto di Parma per la realizzazione di questa ricerca si è rivelata estremamente significativa. Progetti di questa natura, promossi da Consorzi e organizzazioni di settore, sono fondamentali per accelerare la transizione ecologica prevista dal Green Deal europeo. Rapportarsi alle esigenze del mondo produttivo consente al Politecnico di Milano di esplorare nuovi percorsi di ricerca e di rispondere alla necessità di un’innovazione continua. La collaborazione con il mondo industriale ci permette inoltre di assecondare la vocazione dei territori e di essere da stimolo per il loro sviluppo anche e soprattutto in termini di sostenibilità. Auspichiamo che questa iniziativa possa ispirare altri Consorzi, favorendo azioni concrete per raggiungere gli ambiziosi e imprescindibili obiettivi di decarbonizzazione», commentano dal Politecnico di Milano, Mauro Ceconello e Carlo Proserpio, coordinatori del progetto.

    Si unisce Matteo Zanchi, Direttore generale di Enersem enersem.eu : «Siamo particolarmente soddisfatti del software realizzato, il primo in assoluto pensato per le DOP e sviluppato ad hoc per il Prosciutto di Parma. Tutte le imprese del comparto hanno ora a disposizione un percorso più semplice per ottenere la certificazione ambientale, grazie a: semplicità e velocità con cui le aziende possono fornire dati e informazioni sulle performance ambientali; unione di calcolo della PEF e proposta di interventi per ridurla; analisi coerenti e confrontabili fra tutti i produttori; una metodologia solida e una serie di modelli rigorosi e precisi».

    «La normativa comunitaria in materia di dichiarazioni ambientali – dichiara Marco Omodei Salè, Responsabile Innovazione di CSQA csqa.it/it-it– attribuisce un ruolo importante all’Organismo di certificazione. La PEF, quale strumento metodologico promosso dalla Commissione europea per il calcolo degli impatti ambientali, verificata da CSQA, rappresenta la base per l’adozione da parte delle aziende della certificazione Made Green in Italy. Il software per il calcolo degli impatti ambientali – anch’esso verificato da CSQA – rappresenta lo strumento che il Consorzio mette a disposizione delle aziende del comparto per agevolare il processo di transizione ecologica anche attraverso la certificazione volontaria».

    La Redazione

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  • Torino, alla quarta generazione il primo produttore in Europa di gallette al mais

    Torino, alla quarta generazione il primo produttore in Europa di gallette al mais

    Si tratta della Fiorentini Alimentari, fondata nel 1918 da Leonildo


    Fiorentini Alimentari S.p.A. nasce nel 1918, fondata da Leonildo Fiorentini, giunto a Torino per assolvere all’obbligo militare. Qui incontra la sua futura moglie, commessa in una panetteria.

    Insieme decidono di aprire un negozio nel centro di Torino, in una traversa di Via Roma: si tratta di una piccola bottega di vendita al dettaglio di generi alimentari. È l’embrione dell’attuale azienda.

    Negli anni ’40 Vittorio, figlio di Leonildo, continua l’attività di vendita al dettaglio. Decide, però, di arricchire l’offerta. Così importa prodotti, allora pressoché sconosciuti, ma che oggi sono quasi di consumo quotidiano, come il pane azzimo e il cous cous, ma anche intingoli dai nomi e sapori misteriosi, spezie, frutti e salse varie. Il suo negozio sembra un’Expo ante litteram. E’ tra i primi a importare prodotti macrobiotici. Dopo qualche tempo inizia a vendere prodotti non solo ai suoi clienti ma anche ad altri negozi, iniziando a trasformare l’attività da sola vendita al dettaglio anche in vendita all’ingrosso. fiorentinialimentari.it

    Un’altra importante svolta avviene a metà degli anni 70. Roberto, figlio di Vittorio, aveva appena terminato gli studi e i suoi genitori avrebbero voluto per lui un lavoro sicuro in banca. Adriana, sua moglie, impiegata amministrativa in FIAT, lo convince a prendere in mano le redini dell’attività di famiglia. Decidono di gestirla in modo più professionale e strutturato. Passano dalla vendita al dettaglio a quella all’ingrosso, arricchendo l’assortimento con prodotti salutistici e macrobiotici, innovativi all’epoca per il mercato italiano. Oltre alla commercializzazione dei prodotti di importazione, affiancano la produzione di alcuni prodotti a marchio Fiorentini. Il brand nasce proprio in quegli anni. Ed è decisivo in questa direzione il contributo di Adriana, che intuisce l’importanza di utilizzare il nome di famiglia per dare un’identità ai prodotti.

    Nel 2002, l’azienda decide di affiancare alla distribuzione delle delicatessen alimentari anche la produzione propria di alimenti biologici, portatori di benessere. Realizza questo passaggio con l’acquisizione della Birko s.r.l., allora leader nella produzione di prodotti salutistici. Da quel momento la produzione si concentra sui sostitutivi del pane e sugli snacks, in particolare le gallette di cereali soffiati, molto richieste dal mercato a partire proprio da quegli anni. Con lo stesso spirito innovatore dei predecessori, Fiorentini è il primo produttore in Europa a soffiare il mais per realizzare le gallette di mais, scoperte nel 1996 durante un viaggio di piacere in Australia. Dopo mesi di prove, assaggi e test, a fine anni ’90 debutta la galletta di mais Fiorentini, uno dei più grandi successi nella storia dell’azienda: conquista il pubblico, fino ad allora abituato esclusivamente alle gallette di riso.

    La gamma si arricchisce progressivamente con snacks salutistici, dolci e salati senza glutine, estrusi a base di cereali, cereali e fiocchi per la prima colazione, zuccheri, fruttosio, farine e lecitina di soia. La ricerca di nuovi gusti, l’innovazione di prodotto, la creazione di macchinari produttivi costruiti ad hoc per realizzare nuovi prodotti, anticipando nuove abitudini alimentari, sono aspetti caratteristici del DNA Fiorentini.

    Dagli anni 2000 è operativa in azienda anche la quarta generazione, rappresentata dalle figlie di Roberto e Adriana: Fabrizia e Simona Fiorentini si occupano rispettivamente della parte finanziaria e di marketing ed export. Anche i loro mariti lavorano in azienda, ognuno con un diverso ruolo.

    Con un investimento di oltre 50 milioni di Euro, dal 2020 è entrato in funzione il sito produttivo di Via Marco Biagi, alle porte di Torino, nell’area industriale di Trofarello: 53mila metri quadri, di cui 29mila coperti. Questo investimento risponde alla volontà di aumentare ulteriormente la capacità produttiva e di consolidare l’azienda ai vertici del settore, rendendola ancora più competitiva.

    Il nuovo stabilimento è stato costruito con la massima attenzione ai temi di sostenibilità ambientale. Per questo motivo l’area è circondata da 10mila metri quadrati di verde al cui interno sono stati piantati più di 100 alberi.

    Inoltre, l’edificio che ospita uffici e servizi si estende su 5mila metri quadrati, con sofisticati sistemi per il monitoraggio dei consumi energetici, utilizzo di fonti di produzione energetica rinnovabili, di energy recovery e riutilizzo dell’energia finalizzati alla riduzione dei consumi, sistemi di gestione intelligente dell’illuminazione sia esterna che interna.  Il calore non viene disperso in atmosfera, come negli impianti tradizionali, ma recuperato tramite degli scambiatori di calore e sfruttato per riscaldare l’acqua termo sanitaria dell’intero stabilimento, a costo zero per l’ambiente e per l’azienda.

    Nel 2020 è entrato in funzione anche un impianto fotovoltaico di 2500 metri quadrati, un sistema per la raccolta dell’energia solare che autonomamente e a pieno regime potrebbe alimentare 100 alloggi dotati di una fornitura da 3Kw/h. L’impianto è composto da 1400 pannelli solari che producono 360 kw/h e vengono utilizzati per soddisfare parte del fabbisogno energetico dello stabilimento, oppure immessi nella rete pubblica nei momenti di fermo della produzione.

    I prodotti finiti vengono stoccati in un magazzino automatico, che si sviluppa in altezza fino a 30 metri e ospita 13mila posti pallet su 3mila metri quadrati di superficie

    Nel nuovo stabilimento è stato introdotto un sistema di Manufacturing Execution System, ovvero un sistema integrato di gestione informatizzata di tutta l’azienda per la completa supervisione della produzione, la puntuale tracciabilità di tutti i prodotti e l’organizzazione dell’approvvigionamento materie prime e materiali per la produzione just in time, oltre che per la programmazione della produzione e delle spedizioni.

    Con un investimento di 5milioni di Euro, Fiorentini ha riportato in attività il sito produttivo originario, quello che dal 2002 al 2019 ospitava la produzione dei sostitutivi del pane e snack salutistici, prima che l’azienda si trasferisse a Trofarello.

    La proprietà ha ristrutturato un’ampia porzione dello stabilimento situato nella zona di Torino nord, ricavando un’ampia superficie in cui è stata installata una nuovissima linea produttiva e creati uffici e magazzino. Con questo investimento, Fiorentini ha diversificato la produzione, inaugurando a cavallo tra 2022 e 2023 una linea interamente dedicata alla preparazione di Peanut Butter, la crema di arachidi, strategica per una crescita ulteriore dell’azienda.

    Oggi Fiorentini è uno dei principali player nei segmenti di mercato dei sostitutivi del pane, prodotti biologici, prodotti dietetici, per intolleranze alimentari, snacks salutistici e creme spalmabili. E’ leader nel mercato delle gallette e nella categoria Peanut Butter, a valore e volume.

    La mission aziendale è stata da sempre quella di portare il prodotto salutistico fuori dalla sua nicchia e di introdurlo nel mass market, facendolo diventare trendy, appetibile per tutti e alla portata di tutti.

    Fiorentini produce totalmente in Italia. Riso e mais, le principali materie prime utilizzate per soffiare gallette e snack, sono quasi totalmente italiani, provenienti in gran parte dal Piemonte, dove ha sede la sua Fondazione. Dal 2023 è iniziato un percorso di prodotti da filiera per la valorizzazione di alcune produzioni agricole regionali.

    In sintonia con la sua missione del “sano e gustoso”, l’azienda sta investendo nello sviluppo di una gamma snack sempre più ricca. Tra i principali successi degli ultimi anni: la linea dei “Si&No”, croccanti triangolini di mais ora anche ai legumi, al riso nero, con la curcuma.

    Le referenze a marchio Fiorentini sono circa 300. Sommando a queste i prodotti a marchio privato per numerose insegne della distribuzione organizzata italiane e straniere si supera il migliaio di articoli prodotti.

    In pochissimi anni l’azienda ha incrementato il fatturato, passando dai 57 milioni del 2014 ai 110 milioni del 2023. Fiorentini esporta il 15% del fatturato in 55 Paesi.

    Primo Paese di esportazione è la Gran Bretagna, seguito da Germania, Spagna, Austria, ma si stanno avviando dei progetti interessanti anche negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone.

    Si diceva che l’azienda si sta avvicinando alla quarta generazione.

    Simona Fiorentini, export e marketing manager di Fiorentini alimentari

    “Al momento – fa sapere Simona  Fiorentini (in foto), export e marketing manager di Fiorentini alimentari – non è ancora avvenuto del tutto il passaggio generazionale perché  all’interno dell’azienda sono attive la terza generazione, rappresentata da mio padre Roberto Fiorentini (Presidente) e mia madre Adriana Gasco (AD), e la quarta, composta da me e mia sorella Fabrizia. Noi ci occupiamo rispettivamente di marketing ed export e della parte finanziaria. La terza e quarta generazione convivono, ma ogni membro della famiglia si occupa di settori diversi in azienda, i ruoli sono differenti e ben differenziati in modo che non ci si pesti i piedi a vicenda. Oggi io e mia sorella ci stiamo impegnando per portare il marchio Fiorentini anche al di fuori dell’Italia. Per il futuro, infatti, ci piacerebbe espanderci all’estero dove riteniamo ci siano ottime potenzialità di crescita. All’estero sta crescendo l’interesse dei prodotti Made in Italy anche nel settore dei sostitutivi del pane, con particolare interesse da parte dei paesi europei, ma anche di nuove aree come il Nord e l’Est Europa, gli Stati Uniti, il Sud America e l’Asia. Per quanto riguarda, l’Italia, ci piacerebbe entrare in nuovi segmenti di mercato differenziando la nostra offerta”.

    C.F.

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