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Ottobre 9, 2024
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El super Grissin de Milan compie 65 anni

Si tratta di Vitavigor, che cresce in termini di fatturato ed export


“Il futuro è una scommessa decisiva, sia nei mercati internazionali, dove l’obiettivo è consolidare la presenza nei Paesi in cui siamo già attivi, sia in quello italiano, dove miriamo a costruire una posizione di leadership in nuovi canali distributivi”.

Così Federica Bigiogera, (in foto) Responsabile Marketing di Vitavigor, https://www.vitavigor.com/ azienda milanese, specializzata nella produzione di grissini e prodotti alternativi al pane, che quest’anno compie 65 anni, continuando a crescere. Ha registrato un aumento del fatturato pari al 30 per cento   e uno dell’export pari al 28.

Il caro delle materie prime si è abbattuta sì sulla filiera del pane e dei suoi sostitutivi, ma questo non ha impedito a El Super Grissin de Milan di arrivare sulle tavole del Giappone, Canada e Australia. E questo perché vince la ricetta ispirata alla tradizione.

Il marchio è ben riconosciuto in Italia e all’estero E i numeri lo confermano. Il suo fatturato è passato dai 5,2 milioni di euro del 2022 ai 6,5 milioni quest’anno. Quella che si sta per chiudere è stata infatti un’ottima annata per l’azienda, che ha raccolto risultati positivi in molti segmenti: a volumi, il retail ha registrato un boom del +64%, il canale ho.re.ca sta continuando la sua ripresa (+17%), avvicinandosi sempre di più ai consumi pre-Covid, mentre il foodservice conquista un +55%. Il comparto estero, oltretutto, arriva da anni di crescita a doppia cifra e si è sviluppato ulteriormente in particolare verso EuropaCanadaAustralia e Giappone.

“Grazie a passioneimpegno e continua ricerca – fanno sapere dall’azienda- la filiera dell’impresa è in continua evoluzione, con costanti aggiornamenti dei processi produttivi. Il progressivo miglioramento tecnologico e la ricerca di soluzioni sempre più efficienti hanno infatti portato l’azienda a produrre 1.500 tonnellate di grissini l’anno. Nel 2023 l’estero ha rappresentato il  41% del fatturato totale dell’azienda, la GDO (28%), l’ho.re.ca (15%) e il foodservice (15%). Nonostante il rincaro delle materie prime, nel 2023 ancora si registra in particolare quello dell’olio extravergine d’oliva (+71% rispetto ad agosto 2022), Vitavigor continua a conquistare fette di mercato consistenti sia nel Belpaese sia all’estero. “Il valore della tradizione e la memoria delle origini sono per noi le direttrici su cui orientare la crescita dell’azienda – commenta Federica Bigiogera. Era infatti il 1958 quando Giuseppe Bigiogera, storico fornaio meneghino, decise di perseguire l’ambizioso obiettivo di dare a Milano dei grissini che rispecchiassero l’anima vitale ed energica diuna città nel vivo del suo sviluppo industriale. Dalla sua profonda conoscenza del pane ebbe origine “El super Grissin de Milan”, croccante e innovativo. Nacque così il marchio Vitavigor, dal latino Vita-ae – vigor-is, (vitalità e forza),che già nel nome vuole raccontare una degustazione che trasmette energia, salute e benessere. Da allora, la passione per il buon cibo e la cura nella scelta delle materie prime si è tramandata di generazione in generazione, creando una delle più iconiche aziende di grissini di alta qualità. Oggi si punta a fare in modo che i prodotti Vitavigor possano soddisfare sempre meglio i bisogni mutevoli delle nuove generazioni e le necessità quotidiane dei clienti. La mission consiste dunque nel consolidare il presente, con uno sguardo al passato famigliare, per poter crescere e guardare al futuro con la passione e l’entusiasmo che hanno caratterizzato tutta la storia del marchio e della Famiglia Bigiogera”.

Come si raggiungerà questo obiettivo? “Per proporci con successo nei mercati e nelle abitudini di tutto il mondo – ancora la responsabile marketing – stiamo terminando il restyling di packaging e di brand image di tutta la nostra gamma, investimento che offrirà ai clienti finali l’immagine di  un’azienda  in costante evoluzione, capace di parlare ai nuovi consumatori con prodotti di qualità attenti al benessere, a un’alimentazione bilanciata e innovativa, e alla sostenibilità”.

I numeri dell’azienda.

Venticinque dipendenti, millecinquecento tonnellate di grissini l’anno, due linee produttive, due linee di forni, sette tipologie di confezionamento. Vitavigor si estende su una superficie di diecimiala metri quadrati.

Come si batte la concorrenza?  “Vitavigor – fanno sapere – è un’azienda familiare: questa è la caratteristica distintiva, rispetto a tante realtà concorrenti che invece ristrutturano le dinamiche interne quando diventano proprietà di fondi. Inoltre Vitavigor mantiene altissimi standard di qualità e propone un prodotto premium con un rapporto qualità/prezzo costante nel tempo. E poi sempre come azienda famigliare risultiamo affidabili”.

Più del 50% della forza lavoro di Vitavigor è femminile, sia dal punto di vista di mansioni legate alla produzione che impiegatizie.

Dal 2022 l’azienda porta avanti un progetto: sostituire pack in plastica con pack riciclabili in carta e questa sostituzione ha permesso di ridurre del 53% la plastica adoperata, riducendo anche l’impatto ambientale sui consumatori finali.

E’ in corso proprio ora il passaggio alla terza generazione. Lo stanno affrontando a piccoli passi, inserendo le persone della famiglia come componente attiva delle mansioni produttive, non come semplici soci. Dunque, dicono, con un approccio pragmatico.

Alla guida di Vitavigor c’è oggi Mario Bigiogera, Presidente e Amministratore unico. Immediatamente dopo troviamo Federica e Pietro Bigiogera. Che fanno sapere: “Sogno nel cassetto? garantire continuità anche alle future generazioni. Vediamo già una quarta generazione che sta crescendo all’interno dell’azienda e il sogno è tramandare anche a questi ultimi l’eredità aziendale”.

Cinzia Ficco

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