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Settembre 13, 2024
Evoluzione

L’ Intelligenza Artificiale nella cura del dolore cronico: il ruolo dei dati

Gli States fanno da apripista. In Italia dal 2024. L’annuncio di De Carolis (FederDolore)


L’integrazione dell’intelligenza artificiale nella neurostimolazione rappresenta un passo avanti nel trattamento del dolore cronico, promettendo di migliorare la qualità della vita dei pazienti e offrendo un sollievo dal dolore più personalizzato e sostenibile.

Negli Stati Uniti sono già disponibili questi sistemi sofisticati e l’annuncio che arriveranno con l’inizio del prossimo anno è stato fatto nel corso del Congresso Nazionale di FederDolore-SICD (Società Italiana dei clinici del Dolore in corso a Bologna) dal Past President Giuliano De Carolis (in foto) che si dichiara molto fiducioso per il futuro. https://federdolore-sicd.it/chi-siamo/

Come funziona l’intelligenza artificiale nella neurostimolazione?

“Attraverso gli algoritmi avanzati di apprendimento dell’intelligenza artificiale è possibile analizzare e interpretare i dati in tempo reale, permettendo la regolazione precisa degli impulsi di stimolazione. La neurostimolazione è una procedura medica che prevede la somministrazione di impulsi elettrici direttamente nel sistema nervoso, influenzando l’attività delle cellule nervose. E’ una tecnica utilizzata con successo per trattare condizioni dolorose croniche, come il dolore neuropatico e il dolore da insufficienza vascolare periferica. L’approccio basato sull’intelligenza artificiale chiamato anche neurostimolazione intelligente – spiega De Carolis – consente ai medici di personalizzare il trattamento per ciascun paziente in base alle loro specifiche condizioni e ai loro bisogni. E’ possibile quindi adattare e migliorare le variazioni del dolore del paziente e apportare modifiche automatiche agli impulsi elettrici per ottimizzare l’efficacia del trattamento nel tempo”.

La Redazione

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