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Maggio 8, 2024
Libri

Lavorare è collaborare. Il nuovo libro di Sebastiano Zanolli


Nessuno lavora da solo, nemmeno i liberi professionisti. E per quanto sia importante rendersene conto, questa è una verità poco radicata nella nostra cultura aziendale.

In molti ambienti lavorativi, la collaborazione viene ancora considerata come un’entità scontata, affidata all’intuito individuale o alle dinamiche organizzative.

Sebastiano Zanolli nel suo nuovo saggio Lavorare è collaborare sfida questo pensiero comune, evidenziando il potenziale trasformativo della collaborazione all’interno di team e aziende e sottolineando le due dimensioni fondamentali di questo concetto: l’essere e il fare insieme

Lavorare è collaborare racconta i processi di costruzione del “noi” nel mondo del lavoro e riporta alla luce i pilastri, spesso dati per scontati, con i quali diventare collaborativi: fiducia, empatia, condivisione, autenticità.  E offre una visione chiara e pratica del mondo lavorativo contemporaneo, per vivere professionalmente in ambienti più efficaci, sostenibili e umani. 

Sebastiano Zanolli, esperto nel campo della psicologia organizzativa, esplora in maniera pratica e approfondita l’arte del feedback e della chiarezza comunicativa, offrendo ai lettori strumenti essenziali per sviluppare la cultura collaborativa all’interno di diversi ambienti di lavoro.  
Dopo Guerra o pace, l’autore affronta il tema del conflitto dall’altro lato della medaglia, quello della collaborazione: mentre il conflitto inutile può essere evitato solo attraverso la collaborazione, il conflitto utile può essere sfruttato in pieno solo grazie a una mentalità collaborativa. Pertanto, lavorare bene equivale a collaborare attivamente.  

La gestione di conflitti utili porta a una riflessione su quelle che sono le buone pratiche della collaborazione oggi, andando oltre il concetto di produttività tradizionale: negoziazione, feedback, relazioni, coinvolgimento dei team, valutazione, comprensione e misurazione dei nuovi mindset collaborativi. La collaborazione è frutto di un cambio di mentalità nel singolo e nel gruppo, ed è guidata, secondo Zanolli, da onestà e trasparenza radicali, che consentono di comprendere in profondità le nuove necessità del “lavorare insieme”. 

Partendo da un’analisi del concetto di lavoro, Sebastiano Zanolli spiega come questo abbia assunto nuove sfumature negli anni: i sempre più delicati confini tra personale e professionale (l’azienda come “una grande famiglia”), la passion economy, il cambio di paradigma del grande mito del lavoro, visto come possibilità e non più come castigo).

Dal lockdown in poi, emergono anche nuove abitudini e necessità che hanno influito enormemente sulla nostra percezione del concetto di lavoro rispetto a come è sempre stato inteso, dalla gig economy, alle partite iva, dal fenomeno delle grandi dimissioni all’elogio della vita lenta. Nuovi modi di vivere il lavoro che plasmano, in primis, il concetto di appartenenza aziendale, soprattutto nelle nuove generazioni e in chi si ritrova a cambiare la propria vita professionale (da qui anche le grandi azioni di talent attraction messe in atto dalle aziende). Le persone, i lavoratori, i liberi professionisti ripartono da sé stessi, rimettendosi in gioco per affrontare il mondo del lavoro guidati da rispetto e autodisciplina.  

Anche se difficoltoso e costoso in termini di energie, collaborare resta sempre la strada più appagante in termini di ricompense e, quando non è così, resta senza dubbio quella potenzialmente più ricca di possibilità. Anche quando la qualità del lavoro finale sembra raccontare tutt’altro. 

La domanda “come perseguire una collaborazione proficua tra team” trova una risposta nella carriera professionale dell’autore, con domande e riflessioni basate su due attitudini fondamentali: la capacità di analizzare e adattarsi alle complesse dinamiche di team (tra intelligenza di status, abilità emotive, onestà, propositività, spirito di negoziazione) e l’abilità di “comunicare in modo onesto e costruttivo”, proponendo soluzioni inclusive e rimanendo aperti alla negoziazione. 

Nella danza senza fine della collaborazione, ogni passo che facciamo insieme è un passo verso un futuro più luminoso. In un mondo dove l’interdipendenza tesse le nostre vite professionali e personali, la collaborazione non è più una scelta, ma una necessità vitale. Ogni momento di condivisione, ogni scambio di idee, è un seme che piantiamo nel giardino della nostra comunità globale. I frutti di questi semi sono la comprensione, l’empatia e l’innovazione. Quando ci uniamo, superiamo le barriere della distanza, della cultura e della percezione. Le nostre differenze, anziché dividerci, diventano il terreno fertile da cui nascono nuove idee e soluzioni. 

In ogni “Serve una mano?” e in ogni “Tranquillo, faccio io”, c’è la promessa di un futuro dove lavoriamo non solo per noi stessi, ma per il bene comune. Dove le aziende, le comunità e gli individui si uniscono in un coro di voci diverse, ma armoniose. Dove la collaborazione non è solo la chiave per il successo aziendale, ma anche il ponte verso una società più giusta, equa e sostenibile. 

SEBASTIANO ZANOLLI è un esperto di gestione del cambiamento, speaker e autore di numerosi libri, fra cui Alternative, Guerra o pace e La grande differenza. Da oltre trent’anni cerca, sperimenta e struttura risposte al grande quesito della motivazione, adattandole ogni volta alla singola specificità del contesto organizzativo e personale. Nella sua esperienza professionale, ha lavorato in grandi aziende della moda. Come consulente e speaker, lavora con aziende e organizzazioni che vogliono ispirare le proprie persone quando la strada appare confusa, quando le energie sembrano mancare, quando si sta per avviare qualcosa di nuovo o quando è il momento di farlo.  

La Redazione

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