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Luglio 25, 2024
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Le soluzioni di Magaldi per decarbonizzare il processo produttivo

L’azienda di Buccino (Sa) ha 95 anni, ma sarà protagonista della transizione green


Verso i 100 anni, ma con un ruolo da protagonista nella transizione green.

Parliamo della Malgaldi, una realtà imprenditoriale, fondata nel 1929 a Buccino (SA), città d’origine della famiglia, dove ancora oggi si trovano i due stabilimenti produttivi. magaldi.com/it/magaldi-power-spa

Nel corso dei decenni, l’azienda è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento nel mercato internazionale in termini di innovazione tecnologica. Da impresa locale del Sud Italia, Magaldi si è trasformata in un moderno gruppo industriale con una presenza internazionale, includendo 6 filiali commerciali estere negli Stati Uniti, in Messico, in India, negli Emirati Arabi, in Germania e in Australia, con un fatturato consolidato di circa 50 milioni di euro nel 2022.

Ha compiuto 95 anni e la sua storia è contrassegnata da cambiamenti, sfide ed evoluzioni.

Ma cosa ha permesso all’azienda non solo di resistere, ma soprattutto di crescere? “Tre sono i fattori – dichiara Rosario Cannatà, ingegnere, COO Magaldi Power S.p.A – che hanno determinato la longevità e il successo del gruppo: resilienza, innovazione e affidabilità. Fin dai suoi esordi, l’azienda ha dimostrato una straordinaria capacità di adattamento alle mutevoli condizioni del mercato, affrontando le sfide con spirito costruttivo e rinnovandosi costantemente.

Impianti Magaldi

In che senso?

Già negli anni ’50, Paolo Magaldi – fondatore dell’azienda – si era trovato di fronte alla sfida di dover riconvertire la Supercinghia a causa del rapido declino delle cinghie di trasmissione di potenza. Sfruttando le caratteristiche competitive del suo prodotto, Paolo trasformò la Supercinghia in una valida alternativa alle tradizionali tecnologie impiegate per la movimentazione di materiali sfusi, aprendo nuove frontiere nel settore del bulk material handling. Negli anni, la Magaldi ha continuato a rispondere alle sfide dei mercati, spesso anticipandone le esigenze. Grazie alla capacità di abbracciare i cambiamenti ed innovare continuamente, l’azienda ha saputo superare i momenti di crisi e cogliere nuove opportunità di business a livello globale.

Parlava di affidabilità.

Certo, quella dei nostri prodotti è l’altro grande fattore che ha determinato il successo della Magaldi, conquistando la fiducia di oltre 1.800 clienti in tutto il mondo. L’equilibrio tra innovazione e consolidata tradizione rende i nostri prodotti estremamente affidabili, incarnando appieno il motto aziendale: Tecnologie affidabili dal 1929.

Oggi chi la guida?

Attualmente Il gruppo è guidato dalla terza generazione della famiglia Magaldi. Si tratta di Paolo Magaldi, in qualità di CEO, e dai fratelli Letizia e Raffaello che, oltre, ad essere componenti del CdA, ricoprono rispettivamente i ruoli di Executive VP Business Development & Global Marketing ed Executive VP for Commercial & Technical Operations della Magaldi Green Energy. Il Cavalier Mario Magaldi è Presidente e Chief Technology Officer delle aziende del gruppo. Per la Direzione Operativa l’azienda si avvale di un team di professionisti, principalmente ingegneri con spiccate doti di leadership e competenze specifiche nei settori di riferimento.

Attività e clienti?

La Magaldi ha tre principali unità di business: la Business Unit (BU) Industrie, che sviluppa e realizza trasportatori a nastro metallico per la movimentazione di materiali in condizioni di processo severe (alte temperature, carichi pesanti, materiali polverulenti o tossici, funzionamento intensivo, ecc.) per un’ampia gamma di settori industriali che vanno dalla siderurgia alla fonderia, dal riciclo dell’alluminio al cemento, la BU Power, focalizzata sullo sviluppo e la produzione di sistemi per l’estrazione a secco delle ceneri pesanti da impianti che bruciano combustibile solido (es. carbone, biomassa, rifiuti), la BU Rinnovabili, specializzata in soluzioni innovative per l’accumulo (storage) di energia termica da fonti rinnovabili, che promettono di giocare un ruolo chiave nel processo di decarbonizzazione di aziende che utilizzano vapore a temperature elevate (es. cartiere, food & beverage, aziende chimiche e farmaceutiche, industria della plastica, ecc.).

Cinquantacinque brevetti, tecnologia Madame, batterie di sabbia. Ma l’aspetto più interessante per la fase di transizione climatica che stiamo vivendo è quello legato all’attività di stoccaggio di energia rinnovabile. Ci dice qualcosa di più?

Nel 2010, Magaldi ha avviato una collaborazione con il CNR e l’Università di Napoli “Federico II” per lo studio e lo sviluppo di sistemi per la produzione di energia elettrica e termica da fonte solare, che ha portato a brevettare una innovativa tecnologia CSP (Concentrated Solar Power). STEM® (Solar Thermo-Electric Magaldi), di proprietà esclusiva della Magaldi, che si distingue per l’utilizzo di sabbia, al posto dei tradizionali olii diatermici o sali fusi, come mezzo di accumulo dell’energia termica generata dalla radiazione solare. L’energia accumulata viene rilasciata su richiesta anche in assenza di irraggiamento o di notte.  Nel 2020, a partire dagli studi condotti sullo STEM®, Magaldi ha brevettato anche la tecnologia MGTES (Magaldi Green Thermal Energy Storage). Si tratta di un sistema di accumulo di lunga durata che, utilizzando la tecnologia del letto di sabbia fluidizzato, permette di immagazzinare energia da fonti rinnovabili e rilasciarla on-demand sotto forma di vapore ad alta temperatura (120-400 °C). Entrambe le soluzioni costituiscono una risposta efficace alla sfida della decarbonizzazione dei processi industriali mediante l’elettrificazione del calore. Il loro vasto potenziale di applicazione ha portato alla creazione, nel 2021, della Magaldi Green Energy srl, dedicata allo sviluppo e alla commercializzazione avanzata di queste tecnologie. Tecnologie per l’accumulo di energia di lunga durata come MGTES, a basso impatto ambientale e ad alta efficienza energetica, rappresentano la risposta al problema dell’intermittenza delle fonti rinnovabili.

In che modo?

Grazie alle loro caratteristiche di flessibilità e modularità, i sistemi di accumulo di energia rappresentano senza dubbio la condizione abilitante per dare una spinta significativa ad un utilizzo più intensivo delle energie rinnovabili, che si pongono come alternativa sostenibile all’utilizzo di gas e combustibili fossili.

Rosario Cannatà, COO Magaldi Power Spa

Cosa si può prevedere in questo senso?

Nei prossimi anni si prevede un significativo aumento della domanda di energie rinnovabili e, di conseguenza, dell’importanza dello storage energetico per bilanciare l’offerta e la domanda di energia. Le tecnologie di accumulo di energia termica come MGTES avranno un ruolo chiave nel supportare l’espansione delle energie rinnovabili, contribuendo così alla transizione verso un sistema energetico più sostenibile. Per la Magaldi si prospetta un mercato promettente, da penetrare con la stessa grinta che ci ha portato ad essere leader negli altri settori.

Il progetto dei vostri sogni?

Ogni progetto rappresenta per noi un’opportunità unica di crescita e apprendimento. Tutte le nostre soluzioni sono, infatti, sviluppate su misura per rispondere alle specifiche esigenze del cliente. Questo ci ha permesso di accumulare nel tempo un bagaglio di conoscenze che contribuisce a spostare l’asticella dell’innovazione sempre più in alto. La passione per le sfide ci spinge ad augurarci di realizzare presto un progetto che utilizzi le nostre nuove tecnologie sviluppate per alcuni settori chiave, quali, quello della termovalorizzazione dei rifiuti o il settore siderurgico per la produzione di acciaio verde, magari in combinazione con la tecnologia di storage MGTES.

Quanta ricchezza l’azienda ha prodotto per il territorio? 

In Magaldi è forte il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa, vale a dire il fermo impegno ad integrare le attività di business con la promozione dello sviluppo sostenibile e la creazione di valore per la comunità e l’ambiente circostante, attraverso azioni ed iniziative che favoriscono la crescita economica, la creazione di posti di lavoro e il miglioramento della qualità di vita delle comunità locali. In netta contrapposizione alla tendenza a delocalizzare le unità produttive in Paesi dove il costo del lavoro è più basso e la produzione meno regolamentata, Magaldi ha sempre tenuto salda, anche nei momenti di crisi, la volontà di mantenere la produzione delle tecnologie proprietarie nei due stabilimenti di Buccino. Questa decisione è frutto dell’impegno a preservare la tradizione manufatturiera italiana, sinonimo di eccellenza e qualità, ma è anche e soprattutto una scelta etica e sociale per creare posti di lavoro e sostenere l’economia locale. L’azienda offre, infatti, lavoro a 216 persone, tra colletti bianchi, colletti blu e maestranze. Circa il 50% è rappresentato da ingegneri. Questo rappresenta un importante segnale di sviluppo per la regione, che troppo spesso ha visto i suoi giovani costretti ad emigrare al Nord o all’estero per trovare lavoro. La Magaldi contribuisce, invece, a mantenere le competenze e le professionalità sul territorio, diventando anzi polo di attrazione per ricercatori e lavoratori che arrivano anche dall’estero, creando un circolo virtuoso che porta benefici sia all’impresa che alla comunità locale.

Il Paese coccola aziende gioiello come la vostra? Potrebbe fare di più per premiarle? 

Le aziende come Magaldi, che generano valore economico e sociale, sicuramente meritano un sostegno e un riconoscimento da parte del Paese.  È un segnale importante che parte dei nostri progetti di ricerca e sviluppo siano stati finanziati da fondi provenienti da istituzioni regionali, nazionali o europee. Questo non solo dimostra il riconoscimento dell’importanza dei nostri progetti per lo sviluppo sostenibile, ma anche l’impegno delle istituzioni verso tale obiettivo.

Cinzia Ficco

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