I consigli agli imprenditori di Marcello Ricotti, Ceo di Ariadne Group, per garantirsi l’engagement dei dipendenti
Benessere e competenze. Ormai non ci sono dubbi. Per garantirsi engagement o, al contrario, crocifiggersi al disengagement del lavoratore, sono questi i due elementi che l’imprenditore deve assicurare in azienda. Da qualche tempo, la percentuale di lavoratori -che si dichiarano poco coinvolti e sempre più distaccati, anche emotivamente, dal proprio lavoro – è cresciuta.
“Se prima pensavamo fossero soltanto slogan – precisa Marcello Ricotti (in foto), CEO di Ariadne Group, (https://www.ariadnegroup.it/ un pool di aziende ultra-specializzate nelle diverse discipline indispensabili per i progetti digitali di successo) negli ultimi due anni abbiamo dovuto ricrederci perché è evidente che lavorare in un ambiente stressante o con risorse poco adeguate ha impatti devastanti sul business, in termini di turnover, fedeltà o peggioramento della qualità dei servizi. Se cambia il paradigma, e le persone non sono più disposte ad accettare condizioni che ritengono non idonee, devono cambiare anche le organizzazioni e lavorare affinché davvero si metta al centro il benessere e la soddisfazione dei propri collaboratori. https://www.youtube.com/watch?time_continue=4&v=TXrduGUZlqM&embeds_referring_euri=https%3A%2F%2Fwww.ariadnegroup.it%2F&source_ve_path=MjM4NTE&feature=emb_title In che modo? Anche, e soprattutto, creando piani welfare adeguati alle esigenze di ciascuno e puntando sulla formazione, che è un aspetto spesso molto trascurato”.
Benessere e formazione, due strumenti fondamentali per combattere il disengagement delle risorse. Non esiste la ricetta per ottenere un elevato livello di engagement delle risorse, perché gli elementi sono davvero molti. “Possiamo affermare – continua – però, che inclusività, attenzione alle persone – intesa come corretta comunicazione, trasparenza nelle procedure organizzative e supporti, anche tecnologici, per rendere più semplice lo svolgimento del proprio lavoro e più immediata la collaborazione tra le risorse – e valorizzazione della squadra e dei singoli componenti dei team, possano fare la differenza. Se dovessi elencare i due elementi fondamentali per contrastare il flusso di dimissioni, il basso coinvolgimento delle risorse e tutte le problematiche che riguardano la gestione delle persone, non avrei dubbi: digital workplace e formazione. I digital workplace sono spazi di lavoro virtuali e fruibili da qualunque luogo, in qualunque momento, da ogni device e, soprattutto, in totale sicurezza: è una forma di attenzione verso le persone, mettendo a disposizione strumenti che riducono burocrazia e operazioni brainless, favorendo trasparenza e comunicazione. Un valido digital workplace offre, a chi lo usa, la possibilità di comunicare e collaborare affinché tutti, anche lavorando a distanza, si sentano parte di un gruppo compatto a raggiungere gli obiettivi aziendali. La formazione è l’altra importantissima componente, uno strumento indispensabile per fidelizzare e motivare le risorse, per il re-skilling e l’aggiornamento delle proprie competenze. Il digital learning mai come oggi offre opportunità quasi illimitate, ma non bastano le tecnologie: servono competenze altamente specializzate perché il digital learning, se davvero deve essere uno strumento di engagement, non può essere ridotto al semplice concetto di formazione online”.
La Redazione