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Dicembre 3, 2024
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Trattamento rifiuti sanitari e industriali: da piccola azienda a secondo gruppo in Europa

EcoEridania, fondato dai fratelli Giustini nel Genovese, prosegue nella sua ascesa

Da piccola azienda, fondata nel 1988 ad Arenzano (Genova), a gruppo leader in Italia e in Europa nei servizi di raccolta, trasporto, stoccaggio, smaltimento dei rifiuti di origine non solo sanitaria, ma anche industriale e nell’end of waste, ossia nel recupero dei rifiuti che serviranno alla produzione di energie green.

Parliamo del Gruppo EcoEridania, fondato dai fratelli Andrea e Rossella Giustini per smaltire all’epoca i rifiuti sanitari locali. https://gruppoecoeridania.com/

Impianto sanificazione rifiuti sanitari

Il Gruppo oggi si occupa di tutte le attività della catena del valore, dalla raccolta al trasporto e smaltimento, garantendo una copertura a 360 gradi sui differenti servizi e tipologie di rifiuti speciali.

La realtà conta ben 19 società controllate e 34 filiali su tutto il territorio nazionale (da Lecce a Bolzano) e dispone di impianti di stoccaggio, termovalorizzatori e depuratori di proprietà o gestiti direttamente, grazie ai quali garantisce la presenza e la continuità di smaltimento su tutto territorio italiano.

Ma come si è arrivati al grande balzo?

“Il percorso che ha portato EcoEridania a diventare quella che è oggi- ricorda Andrea Giustini (’63), Presidente del Gruppo EcoEridania – è cominciato nel 2006, quando abbiamo  rilevato la società sarda EcoTravel e il suo impianto di termovalorizzazione vicino all’aeroporto di Cagliari per il trattamento di rifiuti sanitari e speciali”.

Un passo significativo per il gruppo genovese che ha, però, dovuto fare i conti con la crisi finanziaria scoppiata nel 2008 e superata con l’intervento del Fondo italiano per gli investimenti. Un intervento che ha portato il fondo ad investire 12,5 milioni e poi ad uscire dal capitale con quasi il doppio delle risorse economiche (24 milioni).

“L’ultima, importante spinta alla crescita –in Italia e all’estero di EcoEridania – dice Giustini – è arrivata nel 2018, con l’ingresso nel capitale del socio finanziario iCON infrastructure, che ha sede a Londra”.

“Ricavi che – fanno sapere dal Gruppo – stanno crescendo anche grazie al piano di acquisizioni, il progetto Twister, partito con il supporto di ben 340 milioni di finanziamenti concessi dai principali istituti finanziari e banche, di cui 135 con l’emissione di un prestito obbligazionario senior e 205 con linee di credito”.

Impianto trattamento rifiuti industriali

Il Gruppo ha acquisto cinque società focalizzate sull’economia circolare e sull’end of waste (per esempio, ODA – Officine dell’Ambiente, che valorizza le scorie derivanti dalla termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani tramite il suo prodotto di punta Matrix – aggregato artificiale certificato utilizzato nei settori del green building e del green road, e DELCA ENERGY, tra i primi produttori italiani di CSS – Combustibile Solido Secondario) e punta a chiudere il 2024 con almeno 400 milioni di fatturato e ha in programma  una seconda fase che prevede altrettante acquisizioni.

Andrea Giustini, presidente EcoEridania

L’Estate scorsa, Irigom, impianto tarantino che gestisce fino a 150mila tonnellate all’anno di rifiuti secchi salvandoli dalla discarica – di cui il Gruppo EcoEridania ha acquisito la maggioranza nell’ambito del piano di acquisizioni 2023 – ha ricevuto una menzione speciale da Legambiente in quanto è in grado di avviare al riciclo il 100% dei pannelli fotovoltaici esausti”. Vari i settori serviti. Per l’industria: aziende agricole, aziende edili, di ristorazione, forniture navali, impianti di depurazione, industria, società di logistica. Nel settore sanitario: studi medici, farmacie, dentisti, veterinari, cliniche, laboratori di analisi, tatuatori, estetiste, laboratori di analisi. Il Gruppo è attivo anche nel B2B :aziende, negozi, studi professionali, uffici.

Intanto è stato pubblicato il Bilancio di Sostenibilità dell’anno 2022 ( https://gruppoecoeridania.com/sostenibilita-aziendale/#dearflip-df_6065/1/). Un anno fa il Gruppo ha creato una Fondazione senza scopo di lucro – la Fondazione EcoEridania Insuperabili – che si occupa di promozione dello sport per persone con disabilità, tutela dei diritti civili, educazione, ricerca e bisogni emergenziali critici. https://feein.it/

I dipendenti sono 1.900 totali (1.700 nel Gruppo EcoEridania e 200 nella Fondazione EcoEridania Insuperabili).

I progetti futuri? “Il Gruppo – conclude Giustini –  si sta preparando per l’avvio di una seconda fase di un grande progetto di acquisizioni di altre società del settore per continuare ad essere sempre più centrali in ambito end of waste ed economia circolare, sia sul territorio italiano in primis ma anche in Europa”.

 Cinzia Ficco

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