A Natale Brovind regalerà 500 euro a ogni dipendente da spendere nei negozi locali

Si tratta di una impresa piemontese, specializzata nella movimentazione industriale su base vibrante


Il welfare aziendale ormai rappresenta un’opportunità concreta per migliorare il clima in una impresa perché accresce il coinvolgimento dei dipendenti, impattando positivamente sul turnover del personale e, al contempo, rendendo l’impresa più attrattiva per le nuove risorse.

L’imprenditrice piemontese Paola Veglio, da anni attenta al benessere aziendale, ha deciso di ampliare lo sguardo oltre l’interesse aziendale, puntando anche su quello del territorio, attraverso numerose iniziative utili a sostenere il piccolo borgo di Cortemilia, in cui ha sede la sua azienda, e che si sta progressivamente spopolando.

Per Natale, quindi, i centoquarantacinque dipendenti di Brovind, operativi nei tre stabilimenti di Cortemilia, riceveranno buoni da cinquecento euro spendibili nei negozi del piccolo borgo.

“La nostra azienda – spiega Paola Veglio, AD di Brovind – nel periodo natalizio, ha sempre distribuito ai dipendenti buoni dedicati alle catene della grande distribuzione. Da qualche anno, però, ho pensato di cambiarne la destinazione d’uso, in favore dei piccoli negozi locali. In questo modo, possiamo estendere il raggio d’azione positivo di questo fringe benefit, dal dipendente al territorio, rafforzando la mutua cooperazione tra la nostra azienda e Cortemilia. Come imprenditrice e membro dell’amministrazione comunale ho il dovere di fare il possibile per supportare il nostro borgo. Gli oltre settantamila euro destinati a questo progetto andranno, quindi, a sostenere il tessuto economico territoriale, costituito in prevalenza da piccole botteghe, che faticano a competere con il commercio elettronico”.

Negli anni, l’impegno per il territorio di Veglio e di Brovind, realtà specializzata nella movimentazione industriale su base vibrante, ha assunto numerose sfaccettature, sempre cercando di far coincidere il benessere dei lavoratori con quello territoriale, dirigendo gli sforzi verso un obiettivo più ambizioso “riportare Cortemilia al suo antico splendore – aggiunge – ampliando la sua notorietà, che oggi riguarda enogastronomia e turismo, anche alla sfera dell’innovazione tecnologica. L’idea è quella di trasformare questi magnifici territori in una meta attrattiva per le giovani menti più brillanti che, qui, potranno trovare un polo industriale all’avanguardia, in cui crescere e formarsi”.

Le iniziative attuate spaziano dall’asilo nido comunale, la cui retta, per i dipendenti di Brovind, è interamente sostenuta dall’azienda, ma riguardano anche l’investimento personale di Paola Veglio per la riapertura di un ristorante, pizzeria e albergo chiuso da anni nel centro storico del borgo. Il progetto, oltre a offrire servizi che mancavano alla popolazione locale e ai turisti, è stato concepito anche in ottica di welfare aziendale. Il ristorante, infatti, durante la settimana, ospita sessanta dipendenti Brovind per la pausa pranzo, andando a risolvere un problema di spazi ridotti nella mensa aziendale. Fino ad arrivare alla ristrutturazione e riqualificazione di un polo industriale dismesso da decenni, di trentatremila metri quadrati, per creare la nuova sede produttiva dell’azienda, all’insegna dell’automazione e della sostenibilità energetica.

“Restare in un piccolo territorio di duemila cento  abitanti – conclude – richiede determinazione e una buona dose di coraggio, ma noi siamo convinti che ne valga la pena. Sosteniamo chi sceglie di restare qui, impiegando prevalentemente persone del posto e promuovendo attivamente l’inserimento dei giovani locali nella nostra azienda. Crediamo fermamente che creare valore e contribuire alla comunità siano fondamentali per mantenerla viva. In cambio, riceviamo impegno, entusiasmo e partecipazione, elementi essenziali per crescere e affrontare il futuro con fiducia”.

La Redazione

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