Dicembre 4, 2024
DirittoFocus

Pmi, dalle crisi alle riorganizzazioni: il ruolo dei societaristi

L’avvocato Andrea Marchetti ci parla di questa figura, spesso confusa con quella del giurista d’impresa


Chi è il societarista? In cosa si distingue dal giurista di impresa e perché un imprenditore dovrebbe appoggiarsi a una figura così?

A rispondere è l’avvocato Andrea Marchetti,  che chiarisce: “Il termine societarista indica un professionista, tipicamente un avvocato, operante nel diritto societario e commerciale. Nel vocabolario aziendale può essere confuso con il giurista d’impresa, ma è importante chiarire che un societarista non è semplicemente un giurista d’impresa generico, ma una figura con competenze altamente specializzate nel settore del diritto delle società e il più delle volte con vocazione internazionale. Il giurista d’impresa ha una formazione giuridica ampia e versatile. Dovrebbe essere in grado di affrontare diverse questioni legali che possono emergere in un contesto aziendale. Il societarista viene generalmente interpellato per: consulenza e assistenza in operazioni straordinarie (fusioni, acquisizioni e altre riorganizzazioni aziendali), redazione e revisione di documenti legali (accordi parasociali, statuti, regolamenti interni), gestione di rapporti tra soci ( gestione e risoluzione di controversie, consulenza su patti parasociali), compliance normativa (assicurare che l’azienda rispetti le regolamentazioni applicabili, anche in materia ESG).

Perché è importante un societarista per le PMI?

Per le PMI, la presenza di un societarista può risultare proficua nelle fasi di sviluppo e di riorganizzazione aziendale. La complessità normativa e le dinamiche del mercato richiedono esperienza consolidata e competenze specifiche.

Societarista interno o esterno?

La scelta tra un societarista interno o esterno dipende dalle dimensioni e dalle esigenze specifiche dell’azienda, nonché dall’operatività nazionale o internazionale. Un societarista interno offre continuità e una comprensione profonda della cultura aziendale, risultando particolarmente utile per le aziende di dimensioni maggiori, organizzate in gruppo societario, con necessità legali frequenti e complesse. Al contrario, un societarista esterno può essere più adatto per le PMI che necessitano di consulenza specialistica solo in determinate occasioni, garantendo comunque elevati standard di competenza e flessibilità.

Come si sceglie e come sapere se si è fatta la scelta giusta?

Capire se il societarista scelto sia la figura adatta può richiedere del tempo. I segnali da osservare includono: conoscenza approfondita del settore (capacità di comprendere le specificità dell’industria in cui l’azienda opera), integrazione con il team aziendale (facilità di collaborazione e comunicazione con il management e i dipendenti), proattività e consulenza strategica (offrire soluzioni preventive e innovative, non limitandosi alla gestione delle emergenze. In conclusione, il societarista rappresenta una risorsa essenziale per le PMI che vogliono crescere in modo sostenibile e conforme alle normative. La scelta tra un professionista interno o esterno dipende dalle specifiche esigenze aziendali, ma in entrambi i casi, un societarista di valore può contribuire in modo significativo al successo e alla stabilità dell’impresa.

Lasciamo le competenze di questa fugura e concentriamoci sull’impresa: qual è la forma societaria preferibile per le PMI italiane?

Per la maggior parte delle PMI italiane, la società a responsabilità limitata (S.r.l.) rappresenta la scelta preferibile grazie alla sua flessibilità, ai costi di gestione ridotti e alla limitazione di responsabilità (protezione del patrimonio personale dei soci). La società per azioni (S.p.A.) prevede obblighi di trasparenza e regolamentazione più stringenti, può essere dunque un vantaggio per attrarre investitori esterni o per prepararsi a una futura quotazione in Borsa. Per le imprese di medie dimensioni con piani di espansione significativi e necessità di accedere a mercati finanziari, il tipo S.p.A. può offrire vantaggi significativi. In ogni caso, la scelta della forma societaria dipende dalle specifiche esigenze dell’azienda, dai suoi obiettivi di crescita e dalla struttura organizzativa desiderata. Consultare un societarista o un consulente aziendale esperto è sempre consigliabile per prendere una decisione informata e adeguata.

Il societarista si occupa di negoziazioni per superare conflitti. Quali sono le motivazioni più frequenti di crisi tra soci?

Le crisi tra soci possono avere radici complesse e multifattoriali. Le motivazioni economiche e le incompatibilità caratteriali – di visione e stili diversi di leadership – sono tra le cause più frequenti. Tuttavia ci possono essere anche influenze esterne e altri fattori specifici all’azienda. Ad esempio, nelle aziende familiari le dinamiche personali  – si pensi a rivalità nei passaggi generazionali, divorzi o problemi di salute- possono influenzare negativamente le relazioni e l’impegno verso l’azienda. La presenza di nuovi investitori può alterare gli equilibri interni e creare divisioni. La prevenzione e la gestione dei conflitti richiede una comunicazione franca che spesso manca. Una chiara definizione dei ruoli e degli obiettivi. Spesso è solo con l’intervento di mediatori professionisti che è possibile mantenere la stabilità aziendale.

Restando sulle crisi da sovraindebitamento, come trova il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza? E’ più vantaggioso per le pmi?

Sulla carta il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza sembrerebbe offrire numerosi vantaggi per le PMI italiane. Sono stati introdotti strumenti di allerta precoce, procedure semplificate con un focus sulla continuità aziendale. Questi interventi chiedono di aiutare le PMI a prevenire le crisi, intervenire tempestivamente e trovare soluzioni che consentano la ripresa e il rilancio delle attività. È indubbio che il Codice rappresenti un passo avanti significativo verso un sistema più efficiente e resiliente per la gestione delle crisi aziendali in Italia. Tuttavia, guardando all’applicazione, il Codice implica maggiori costi di compliance per le PMI e più alti costi di gestione delle procedure – si pensi, ad esempio, all’esperto indipendente per la composizione negoziata- In altri termini, la gestione della crisi risulta ancora più procedimentalizzata, con evidenti oneri a carico delle PMI sia nella fase di prevenzione che di effettiva gestione dell’insolvenza.  

Il societarista si occupa di responsabilità aziendale e organizzazione. Oggi cosa si intende per responsabilità e quando resettare un’impresa?

Ieri come oggi, il concetto di responsabilità imprenditoriale è legato a parametri patrimoniali e finanziari. Tuttavia, oggi e domani la responsabilità aziendale includerà anche temi sempre più rilevanti per la società civile. Mi riferisco ovviamente alla responsabilità sociale d’impresa (CSR) e alla sostenibilità (ESG). Le imprese sono chiamate a considerare l’impatto delle loro attività non solo sugli stakeholder diretti (dipendenti, clienti, fornitori), ma anche sulla comunità e sull’ambiente. Già molte aziende adottano pratiche ESG per misurare e migliorare il proprio impatto ambientale, sociale e di governance, ma non mancano le mere operazioni di facciata. Riorganizzare un’impresa significa ripensare e ridefinirne la struttura, i processi e le strategie aziendali per migliorarne l’efficienza, la competitività e la sostenibilità a lungo termine. Il societarista, con le sue competenze specialistiche, gioca un ruolo cruciale in questi ambiti. La sua competenza in diritto societario, governance e compliance, nonché la conoscenza delle dinamiche dei mercati dei capitali, sono essenziali per guidare l’azienda attraverso cambiamenti complessi e garantire che tutte le attività siano svolte in modo etico, trasparente e conforme alle normative. La riorganizzazione, se pianificata e attuata correttamente, può portare a un miglioramento significativo della performance aziendale e della capacità di adattamento alle sfide future.

Ci sono altre competenze importanti per cui gli imprenditori non possono prescindere da questa figura?

Il societarista è una figura multidisciplinare che fornisce competenze critiche in molti aspetti della gestione aziendale. La specifica formazione, l’esperienza e la conoscenza del settore ovviamente giocano un ruolo importante. Dalla compliance normativa alla gestione dei contratti internazionali e finanziari, dalla governance aziendale alla pianificazione, il contributo del societarista può supportare la crescita sostenibile e il successo a lungo termine delle PMI. Gli imprenditori possono ricorrere a questa figura come ad un tecnico, ma dovrebbero considerarla un partner strategico per gestire le complessità del mondo aziendale moderno.

Leggi anche

L’Agroalimentare fa crescere la Sicilia

Cinzia Ficco

Sicindustria Palermo: eletto Il nuovo presidente dei giovani imprenditori

Cinzia Ficco

Mancano 22.000 autisti. A rischio la consegna delle merci che per l’80% viaggia su gomma?

Cinzia Ficco