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Maggio 5, 2024
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“Benessere in azienda? Scoprire le botte sotto il maglione”

I consigli di Erica Holland, CEO di Successo etico


Gli italiani sono sempre più stressati.

Lo rivela “Mind Health Report 2023’ l’indagine di Axa–Ipsos sui temi del benessere e della salute mentale, condotta in 16 Paesi nel mondo. Il 56% degli italiani soffre di stress, l’8% in più rispetto al 2022; come noi solo il Giappone.

Penso che siano in particolare tre le azioni concrete che gli imprenditori possono attuare per rendere l’ambiente di lavoro un luogo funzionale e stimolante, oltre che di benessere.

Si tratta di un’analisi effettuata dopo anni di esperienza come imprenditrice, a mia volta impegnata a guidare un team di collaboratori, oltre che in qualità di consulente per le aziende che si occupano di soft skill, coaching e sviluppo personale.

La prima cosa cui pensare, per poter creare un luogo di lavoro stimolante e coinvolgente, ma che spesso non viene presa in considerazione dagli imprenditori, è decidere il tipo di cambiamento che si vuole portare nel mondo con la propria azienda. “Non si può vivere di solo pane”, per citare un detto che usava spesso mio nonno. Le persone hanno bisogno di sposare e identificarsi in una Mission e in un progetto più grandi. Guidare gli altri, diceva qualcuno, significa creare un mondo a cui le persone vogliano appartenere. Dunque, se tu per primo come imprenditore non hai chiarito con te stesso che tipo di mondo vuoi creare (al di là del prodotto che vuoi vendere), nessuno ti seguirà, né clienti, né collaboratori. I team migliori sono composti da persone che non sono in azienda solo per la retribuzione a fine mese, ma perché credono nel mondo che state creando insieme. Pensare di reclutare qualcuno solo sulla base della proposta economica o dei benefit, attrarrà persone che lavoreranno senza sentirsi parte di una squadra e senza credere prima di tutto nel progetto.

Quindi nel concreto è importante per l’imprenditore definire la mission, la vision oltre al cambiamento che vuole apportare nella società. Senza questi obiettivi scritti nero su bianco, senza aver ben chiaro il tipo di cambiamento di cui si vuole essere parte, sarà molto difficile trasferire le proprie passioni alle persone che verranno coinvolte.

Ad esempio, la mission di Successo Etico è portare sempre più persone a investire nella propria evoluzione personale, perché persone, famiglie e aziende più evolute significano un mondo più sicuro, con meno sofferenza e più felice. Questa mission viene sposata da tutte le persone che selezioniamo e si dimostra un solido collante nel tempo, che va molto oltre la mera retribuzione.

Avere una mission chiara permette di pesare con più sicurezza le scelte aziendali future, perché fra le varie opzioni di investimento o strade di crescita possibili, quelle che non sono in linea con questa mission vengono scartate senza ripensamenti.

La seconda cosa da fare nella pratica è indagare nello specifico quali siano i valori che il collaboratore soddisfa davvero lavorando per l’azienda. Ogni anno fisso dei colloqui con tutti i miei collaboratori, per capire quali valori per loro vengano soddisfatti partecipando al nostro progetto. Ho compreso che il più delle volte non si tratta di valori materiali. Questo tipo di indagine mi permette di conoscere meglio chi ho di fronte e su quale equilibrio si possa basare la collaborazione. Cerco poi di indagare quali siano le loro “botte sotto il maglione”, ovvero quelle scottature del passato, lavorativamente parlando, che non vogliono assolutamente che si ripetano. Ad esempio, se un collaboratore si è dimesso da una multinazionale perché lavorava 20 ore al giorno, appena percepirà che nel nuovo lavoro rischia di rifinire nello stesso schema, tenderà probabilmente ad andarsene o, qualora restasse, non starà comunque bene e non metterà appieno al servizio i propri talenti.

Erica Holland, Ceo di Successo Etico

E’ fondamentale esprimere in modo chiaro le aspettative non dette che la dirigenza ha nei confronti dei collaboratori. Senza questo possono crearsi situazioni di mancata comunicazione, frustrazione che in generale incidono negativamente sul benessere lavorativo.

Ho creato un codice di serena convivenza, che faccio leggere e sottoscrivere a tutti i nuovi collaboratori, nel quale vengono esplicitate tutte le aspettative che ho come Ceo e che la nostra cultura aziendale prevede. Ad esempio, la nostra è un’azienda liquida in costante evoluzione, non resta statica proponendo gli stessi servizi di anno in anno. Per questo è stato comunicato ai collaboratori come continuare ad aggiornarsi e far fronte a momenti di sovraccarico temporaneo di un determinato dipartimento. Sono sempre le aspettative a creare problemi nelle relazioni fra gli esseri umani, dunque esplicitarle subito da una parte e dall’altra permette di partire fin da subito con un allineamento molto più solido.

Nelle riunioni mensili con il team, effettuiamo un’altra cosa molto pratica che mi sento di suggerire. Raccogliere i feedback della squadra su come un determinato servizio viene erogato, per capire come correggere il tiro. Se, ad esempio l’erogazione di un nostro servizio dovesse risultare troppo pesante, in termini di tempo ed energia, per il docente

incaricato, andremo magari a ridurre il numero di partecipanti, andando a trovare nuove linee di business da aggiungere che permettano di sopperire alle eventuali perdite economiche. Abbiamo appena concordato la riduzione del numero di partecipanti alle nostre aule dal prossimo settembre. E’ quanto emerso dopo il confronto con la squadra. Questo servirà a mantenere alto il livello del servizio, in equilibrio anche col benessere dei collaboratori”.

Erica Holland

Erica Holland, counselor sistemica che, consapevole di quanto sia importante promuovere il benessere interiore, ha dato vita, quattro anni fa, a Successo Etico, https://www.successoetico.com/ progetto di business innovativo, che eroga percorsi di crescita per Coach, Psicologi, Psicoterapeuti, Counselor a strutturare  in modo più efficace il proprio lavoro. 

Con la sua scuola online, Erica e il suo staff di dodici professionisti hanno aiutato oltre 700 professionisti. Nel 2022 ha raggiunto gli 800mila euro di fatturato. 

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