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Novembre 2, 2024
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Rientro in ufficio, ma si punta sull’e-learning: agevola i disabili, non inquina e stimola la creatività

Per l’apprendimento a distanza si prevede una crescita del 10,3% entro il 2026


Rientro in ufficio: le aziende puntano sempre di più sui corsi e-learning per i dipendenti.

Ma quanto vale il mercato dell’apprendimento on line?

Secondo GlobeNewswire, si prevede una crescita del 10,3% e si raggiungerebbe la cifra di 457,8 miliardi di dollari entro il 2026. Questo non è solo un cambiamento economico, ma un balzo in avanti per le persone che vivono in luoghi remoti.

Secondo IndustriaeLearning, i programmi di formazione completi hanno portato a un aumento del 128% delle entrate per ciascun dipendente. La formazione è diventata la politica aziendale più importante, con una straordinaria percentuale del 68% dei dipendenti che lo riconosce (fonte: Clear Company). Inoltre, il 72% delle organizzazioni ritiene che l’e- learning offra loro un vantaggio competitivo cruciale (fonte: ElearningIndustry).

Questa rivoluzione non è un fenomeno isolato, ma è stata adottata dal 90% delle società in tutto il mondo (dato fornito da ricerca e mercati).

Ma non è solo una questione di numeri e dati. La lezione diventa interattiva e divertente. Non solo, anche sostenibile perché riduce le emissioni di gas serra causate dagli spostamenti fino all’86% (fonte:Skillscouter).  Pensiamo anche a quanto l’apprendimento on line agevoli persone con disabilità o disturbi dello spettro autistico. Dunque, si può parlare di apprendimento inclusivo, dove tutti hanno accesso alle stesse opportunità.

Nel vasto mondo delle soluzioni interattive, tre approcci stanno emergendo: Realtà Aumentata, una tecnologia che ha il potere di fondere il mondo reale con quello digitale. Funziona con una semplice fotocamera di un dispositivo mobile, che ingrandisce come una lente l’ambiente circostante e ti permette di vedere dettagli nascosti.  Gamification: il Potere del Gioco per Trasformare il Lavoro. E’ come un magico portale che porta il divertimento e la motivazione nel mondo degli affari. Prende elementi del design dei giochi e li trasforma in strumenti potenti per raggiungere obiettivi, risolvere conflitti e migliorare la leadership. Questo mondo interattivo è popolato da classifiche, sfide, livelli da conquistare e storie coinvolgenti. È un viaggio in cui i feedback costanti spingono verso un costante miglioramento. Realtà Virtuale: Esplorare Mondi Sconosciuti senza Lasciare la tua sedia. E’ come una porta segreta verso mondi alternativi, creati dal computer. Ti trasporta in un ambiente dove sei libero di vagare, esplorare e immergerti. Puoi regolare la luce, aggiungere la colonna sonora perfetta e creare un’atmosfera che evoca emozioni intense.

Ma quanto può diventare alienante lavorare in questo modo?

Antonio Franzese, co-fondatore della società italiana Media Engineering, parla di questa trasformazione e dice: “La tridimensionalità è immersiva, ma nel contempo aiuta a creare ambienti di lavoro e laboratori in modo realistico. Questo accende la passione e la motivazione degli utenti, rende il processo di apprendimento memorabile e migliora la collaborazione tra colleghi. Concentriamoci sulla gamification: questa strategia rende il sapere facilmente applicabile sul campo. Inoltre, la possibilità di definire obiettivi e misurare i progressi semplifica la valutazione dei risultati. Giocando si impara. La realtà aumentata, la gamification e la realtà virtuale garantiscono un grado di engagement totale, ma dobbiamo ricordare che ad ogni tecnologia corrisponde una soluzione tecnologica diversa da azienda ad azienda. per questo motivo è fondamentale la personalizzazione. L’e-learning, infatti, è una metodologia che permette di trasmettere conoscenza fuori dall’aula, quindi molto dipende dalla didattica applicata, come la piattaforma da utilizzare, la grafica, e, soprattutto, i contenuti, compresi i quiz da sottoporre ai partecipanti”.

Qualche dato sulla società romana Media Engineering, nata nel 2002 dall’intuizione degli ingegneri Antonio e Gianluca Franzese. Ha un fatturato di 2 milioni di euro e 15 dipendenti all’attivo. Opera nel campo delle tecnologie 4.0, uno dei settori più promettenti, dati alla mano. “Secondo una ricerca, infatti – continua Franzese – il 63% delle imprese italiane sta utilizzando almeno una delle tecnologie 4.0 attualmente disponibili, mentre il restante 37% è ancora in fase di valutazione. Le prospettive per il comparto, che già oggi vale più di 5 miliardi di euro, sono sempre più sfidanti. L’impiego di tecnologie 4.0, infatti, è destinato principalmente all’automatizzazione dei processi aziendali, al miglioramento della qualità dei prodotti e dei servizi offerti e all’aumento dell’efficienza della supply chain. Tra gli investimenti chiave rilevati dalle aziende in questo comparto spiccano i data analytics per il 26% delle imprese, la formazione in materie digitali per il 25% (con l’obiettivo di colmare lo skill gap), l’industria 4.0 per il 24% che ritiene il settore fondamentale per ottimizzare progettazione e processi. Solo il 14% delle imprese analizzate prevede l’adozione della robotica”.

L’azienda dei Franzese è stata anche protagonista di Learning Technologies, la principale fiera al mondo dedicata all’apprendimento a distanza in ambito lavorativo.

La Redazione

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