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Dicembre 6, 2024
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Camilla Buttà e Davide Tassi: ecco i pionieri della sostenibilità per l’italia 2023

Vincitori della competizione promossa dal Global Compact delle Nazioni Unite 


Sono  Davide Tassi di ENAV Spa e Camilla Buttà di Vector Spa ad aggiudicarsi il round italiano del concorso SDG Pioneer 2023.

Giunta alla settima edizione, la competizione promossa dal Global Compact delle Nazioni Unite ha l’obiettivo di individuare e premiare i business leader maggiormente impegnati nell’avanzamento dell’Agenda 2030 e dei suoi 17 SDGs.

Davide Tassi, Head of Sustainability di ENAV Spa, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, ha ottenuto il riconoscimento per la categoria “Large national and multinational companies”. Camilla Buttà, Sustainability, D&I, Communication Manager di Vector Spa – azienda che opera nel settore dei trasporti internazionali di merci – è stata premiata per la categoria “SMEs”. 

Davide Tassi, Enav Spa

I due manager si sono distinti per i concreti risultati ottenuti in un breve arco temporale. Entrambi hanno avuto un ruolo importante nella trasformazione sostenibile raggiunta dalle loro aziende, che operano in settori considerati critici dal punto di vista dell’integrazione della sostenibilità al business lungo tutta la filiera.

A selezionare i due vincitori è stato un comitato di valutazione composto da Marco Giungi, Capo dell’Unità per le strategie e i processi globali multilaterali della cooperazione allo sviluppo, Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Marco Frey, Presidente di UN Global Compact Network Italia, Laura Iucci, Head of Unit Private Sector Partnership Italy dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), Roberto Barbieri, Direttore Generale di Oxfam Italia e Francesca Magliulo ed Elena Semenzin, rispettivamente Direttrice di Fondazione EOS e Professoressa Associata presso Università Ca’ Foscari e membri del Consiglio Direttivo di UN Global Compact Network Italia.

«Per il quarto anno consecutivo – afferma Daniela Bernacchi, Executive Director dell’UN Global Compact Network Italia come Network italiano dell’UN Global Compact abbiamo coordinato il round locale del concorso globale con l’obiettivo di sottolineare – ancora una volta – come nessuna Just Transition si potrà fare senza l’impegno, il coraggio e la capacità di visione dei leader aziendali. Non sono esclusi, da questa chiamata all’attivazione, i manager delle tante piccole e medie imprese operanti nel nostro Paese, come dimostra l’assegnazione del riconoscimento a Buttà, donna e manager in una PMI, al fianco di Tassi che fa parte invece di una realtà organizzativa di più grandi dimensioni. Tutti gli attori economici, anche quelli più piccoli, possono avere un impatto rilevante nell’avanzamento dello sviluppo sostenibile e, come UNGCN Italia, ci auguriamo che questo prestigioso riconoscimento possa essere fonte di nuova ispirazione per le imprese e i loro leader, affinché contribuiscano in maniera proattiva alla creazione di una società più sostenibile, equa, inclusiva e prospera.» –


“È stato un piacere partecipare e contribuire al processo di selezione degli SDG Pioneer Italy – dice Marco Giungi di MAECI e membro del Comitato di valutazione del concorso- nel quadro dell’eccellente collaborazione tra il Network italiano del Global Compact della Nazioni Unite e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.  Siamo consapevoli di quanto le crisi multidimensionali che abbiamo attraversato e stiamo attraversando influenzano negativamente la tabella di marcia dell’Agenda 2030, rendendo sempre più centrale la partecipazione di tutti al conseguimento deli obiettivi di sviluppo sostenibile. In questo quadro, il ruolo delle imprese è certamente cruciale, e riteniamo fondamentale il lavoro di UNGC e della rete italiana per un sempre maggiore e più attivo loro coinvolgimento.

“L’integrazione strategica della sostenibilità, di cui sono stato promotore, è iniziata in ENAV con il coinvolgimento del top management e a cascata di tutte le altre funzioni – fa sapere Davide Tassi ricevendo il premio – L’obiettivo era di gettare le basi di una governance solida per lo sviluppo sostenibile. Il primo piano triennale di sostenibilità 2018-2021 si strutturava in ben 40 progetti che spaziavano tra ambiente, diritti umani, D&I e anticorruzione. Allo stesso tempo, ENAV ha nominato degli ambassador della sostenibilità, per promuovere dentro e fuori l’azienda una nuova cultura etica che mettesse l’ambiente e le persone al centro. A mano a mano che all’interno si creava una maggiore consapevolezza, si raggiungevano obiettivi dichiarati e arrivavano riconoscimenti esterni, sempre più persone di ENAV divenivano pionieri della sostenibilità”.

Nell’accogliere il riconoscimento, Camilla Buttà ha descritto il suo impegno a tutela della dimensione sociale della sostenibilità: “In Vector ho contribuito attivamente a una trasformazione, anzitutto culturale, orientata alla creazione di un contesto inclusivo, flessibile e partecipato, dove ogni persona fosse libera di esprimere il proprio talento e la propria unicità. Poi, sono arrivati i percorsi di formazione e crescita, gli strumenti di ascolto e dialogo, i presidi sulla DE&I, le politiche per la genitorialità e socializzazione interna. Tutto ciò ha permesso all’azienda di raggiungere obiettivi importanti, come la totale parità di genere, l’azzeramento del gender pay gap, la presenza in azienda di diverse etnie anche in ruoli manageriali, l’allargamento dei diritti fondamentali laddove la legge ancora non li garantisce, dati sul turnover molto più bassi di quelli di settore e nazionali, una maggiore attrattività per i talenti. Vector va quindi avanti, ora, con il consolidamento del nuovo sistema valoriale e della cultura inclusiva interna, nonché con la diffusione dei suoi principi fondanti all’esterno” ha spiegato Buttà.

Camilla Buttà, Vector

Davide Tassi e Camilla Buttà rappresenteranno l’Italia nella competizione globale per il titolo di “UN Global Compact SDG Pioneer 2023”. L’evento finale, con l’annuncio dei prossimi SDG Pioneer mondiali, si terrà il prossimo 19 settembre nel Leaders Summit di UN Global Compact a New York.

Il Global Compact delle Nazioni Unite è un’iniziativa speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite che ha il mandato di guidare e sostenere la comunità imprenditoriale globale nel promuovere gli obiettivi e i valori delle Nazioni Unite attraverso pratiche aziendali responsabili. Con più di 20mila  aziende e oltre 3mila firmatari non profit con sede in 162 paesi e 69 reti locali, l’UN Global Compact è la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale nel mondo.

Il Global Compact delle Nazioni Unite opera in Italia attraverso l’UN Global Compact Network Italia (UNGCN Italia), organizzazione costituitasi in Fondazione nel 2013 dopo dieci anni di attività come gruppo informale. Il Network italiano opera anzitutto per promuovere l’UN Global Compact ed i suoi Dieci Principi attraverso il dialogo istituzionale, la produzione di conoscenza e la diffusione di buone pratiche di sostenibilità. È, altresì, impegnato nell’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dalle Nazioni Unite per il 2030. Oltre 600 imprese ed organizzazioni non profit italiane partecipano all’UN Global Compact.

La Redazione

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