Dicembre 4, 2024
Libri

Libri: le proposte di Aziendatop


Daniel Coyle Il codice della collaborazione – i segreti per il successo organizzativo (Apogeo)  

Dove nasce una grande cultura aziendale? Come si fa a costruirla e sostenerla? E in caso di bisogno, aggiustarla? Daniel Coyle, autore del best seller Piccolo manuale del talento, risponde a queste domande addentrandosi in alcune delle organizzazioni di maggior successo al mondo e rivelando cosa le fa funzionare. Il segreto per generare coesione e cooperazione sta nella costruzione di ambienti emotivamente sicuri, in cui le fragilità sono condivise e viene stabilito uno scopo chiaro: in questo modo gruppi di lavoro diversi funzionano come fossero un’unica mente. Prendendo spunto da esempi che spaziano dai Navy SEAL, a Google e all’e-commerce Zappos fino a un’audace banda di ladri di gioielli, l’autore condivide strategie per innescare l’apprendimento, costruire la fiducia e guidare il cambiamento positivo. Quindi, attraverso il racconto di esperienze di fallimento illustra cosa non fare e fornisce consigli per neutralizzare una cultura tossica. Il codice della collaborazione offre una tabella di marcia per creare un ambiente in cui l’innovazione fiorisce, i problemi vengono risolti e le aspettative superate. Indipendentemente dalle dimensioni e dagli obiettivi dei team, questo libro insegna i principi per trasformare gli individui in gruppi capaci di realizzare insieme cose straordinarie.


Emanuele Farinella Lean Governance. Persone, progettazione organizzativa e cambiamento nelle fabbriche snelle (GueriniNext)

La fabbrica è il crocevia in cui si intrecciano tecnologie, processi, prodotti e persone per servire i clienti e mantenere la profittabilità sostenibile d’impresa. Le filosofie più in voga per la gestione industriale, come Lean Production, Operational Excellence, Total Productive Maintenance e World Class Manufacturing, stanno guadagnando terreno, ma molte aziende si trovano a fronteggiare insoddisfazione rispetto agli sforzi e agli investimenti effettuati. Cosa impedisce realmente la trasformazione di una fabbrica? Si tratta di una cultura aziendale poco favorevole o della mancanza di leader capaci?


Alberto De Martini Purpose Narrative Strategy (FrancoAngeli)


Fino a qualche anno fa, il brand era intento a costruire la propria identità narrativa. Oggi non può evitare di interrogarsi su una nuova dimensione: il suo scopo, il purpose, ovvero i propositi assunti dal brand stesso per migliorare il mondo inteso come ecosistema umano e naturale. Si dovranno creare i presupposti per adottare comportamenti sia responsabili sia convenienti per l’impresa, grazie alla convergenza delle preferenze di clienti, consumatori e investitori e agli incentivi dei governi. Il Brand Purpose appare così come naturale risultante di due forze, morale e interesse, fino ad oggi concepite come opposte.
Per innescare questo processo, è essenziale che il Brand Purpose non sia concepito come scopo esterno alla Brand Mission, ma come un suo ampliamento: un beneficio gratuito offerto a un target più esteso di quello definito dalla mission, attraverso strumenti aggiuntivi rispetto ai prodotti e ai servizi appartenenti alla dimensione economica del brand, ma scaturito dagli stessi valori che sono alla base del business dell’azienda e dallo stesso tipo di empatia che lega il brand al proprio target commerciale.
In virtù di questa visione, l’autore dedica la prima parte del libro alla riproposizione, aggiornata con nuovi casi, della sua Brand Narrative Strategy, il modello a forma di onda che interpreta la marca come narrazione ideologica, per poi posare su di essa una nuova onda, la Purpose Narrative Strategy, capace di conferire alla prima maggiore efficacia e profondità.

La Redazione

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