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Maggio 21, 2024
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Nautica: le innovazioni più grandi? In una ex impresa artigiana di Bergamo, oggi “faro” del settore

Si tratta della Besenzoni Spa, guidata dal figlio del fondatore, che ha sempre puntato sull’innovazione


Da bottega artigiana a realtà imprenditoriale: è il percorso compiuto dalla Besenzoni Spa, grazie alla lungimiranza del suo fondatore e all’innovazione continua.

Nata nel 1967, l’impresa di Sarnico (Bergamo) propone una gamma vasta di prodotti per barche a vela e motore di qualsiasi dimensione: passerelle esterne e rientranti, gru per l’alaggio di tender e water toys, sistemi di movimentazione del tetto, poltrone pilota, scale bagno, imbarco e multifunzione, porte salone e laterali, finestrature con movimentazioni automatiche, balconi e aperture di portelloni garage, automazioni di beach area. https://www.besenzoni.it/

Tradizione e innovazione sono da oltre cinquantacinque anni “il motore” dell’azienda, che ha saputo conciliare la cura per il design,  l’estetica e un  costante lavoro di ricerca e sviluppo.

Un numero per comprendere l’importanza data dalla famiglia Besenzoni all’indagine tecnologica è quello dei brevetti depositati: sessantacinque.

Le origini

Torniamo a Giovanni Besenzoni, fondatore e alle origini dell’azienda bergamasca, da cui negli anni 70/80 nascono grandi innovazioni per il mondo della nautica come: la plancetta di poppa con scaletta e le primissime passerelle idrauliche con funzionamento oleodinamico movimentabili comodamente con telecomando.

Il 1967 è l’ anno della nascita della piccola azienda di produzione. Giovanni avvia subito l’esternalizzazione della produzione di accessori che prima venivano realizzati in cantiere.  Si crea così un nuovo settore produttivo.  E questo grazie alla lungimiranza di Giovanni, una persona eclettica, dal forte spirito imprenditoriale. Tanto che  nel 2008 viene premiato come Pioniere della Nautica. Besenzoni fa parte della ristretta cerchia di nomi che hanno portato negli anni una forte innovazione nel mondo della nautica. Le sue invenzioni sono innumerevoli. Come si è detto,  dalla piattaforma di poppa con scaletta introdotta negli anni ‘70, alle passerelle idrauliche con comando a distanza 10 anni dopo, fino alle ultime sedute di timoneria, tecnologiche, vincitrici di prestigiosi premi internazionali. 

Dal 2000 alla guida della Besenzoni Spa, c’è suo figlio, Giorgio Besenzoni, mentre sua sorella, Fiorella, è responsabile del marketing dell’azienda.

Fondamentale – nell’iter di questa ex realtà  artigiana – è stato l’apporto di Giorgio che ha traghettato l’azienda nel terzo millennio con spirito innovativo e creativo.

Il passaggio generazionale – ci fanno sapere –  è venuto gradatamente: i figli di Giovanni da ragazzi, negli anni ‘90, hanno lavorato nell’azienda, svolgendo differenti mansioni e facendo una lunga  gavetta.

Gli anni della svolta sono quelli in cui Giorgio diventa il Ceo.

“Allora – afferma l’ad – si passa infatti dalla produzione in serie alla progettazione su misura.  Per questo oggi, l’azienda Besenzoni è in grado di proporre una vastissima gamma di prodotti sia standard che custom made, sotto il marchio UNICA, progettati e realizzati per rispondere alle specifiche esigenze del singolo armatore”.

Centoquindici dipendenti, un fatturato che nell’ultimo anno è cresciuto del 25% grazie a una produzione a ritmi elevati, trecentonovanta clienti e più di ottocento fornitori, distribuiti nei quattro continenti che  in ordine di fatturato sono: Europa, Asia, America e Oceania.

“Il Paese che copriamo di più – continua Giorgio –  è l’Italia, ricca di territori lacustri e costieri, in cui sorgono cantieri navali che ricercano l’inimitabile design artigianale. Ricordo che più del 60% del fatturato europeo deriva da cantieri italiani. Il nostro prodotto di punta? Besenzoni è sicuramente molto famosa nel mondo per le poltrone e le passerelle”.

I concorrenti? “L’approccio estremamente flessibile, le tecnologie avanzate e la consapevolezza dell’importanza del lavoro di squadra. Sono queste le risorse efficaci che ci hanno permesso di fornire un servizio incentrato sul cliente.  Il nostro reparto di ricerca e sviluppo è centrato da sempre e costantemente sulle esigenze specifiche dei nostri clienti e utilizza queste informazioni per introdurre prodotti innovativi, in grado di rispondere ai cambiamenti di un mercato in continua evoluzione”.

Giorgio Besenzoni, Ceo della Besenzoni Spa

Besenzoni e sostenibilità: “Dal punto di vista ambientale – continua il Ceo – la sostenibilità si traduce nello svolgimento delle attività in modo da ridurre l’impatto sull’ambiente e preservare le risorse naturali per le generazioni future. Besenzoni nei suoi processi aziendali da sempre adotta politiche di consumo responsabile ed efficiente delle risorse all’interno dell’azienda, ma il 2022 ha rappresentato un momento di svolta, con il primo calcolo di organizzazione dell’impronta ambientale. Questo importante risultato, insieme all’avvio del sistema di gestione ambientale conforme allo standard ISO 14001, sono segnali che indicano quanto siamo impegnati nella transizione ecologica”.

Per quanto riguarda la produzione, accanto a quella tradizionale, che rimane ancora il core business, la Besenoni sta affrontando “con molto entusiasmo – ancora le sue parole – importanti passi verso la progettazione e la costruzione di prodotti sempre più ecocompatibili. Pensiamo alla linea BeElectric, perché riteniamo che il tema della sostenibilità sia diventato imprescindibile. Il megaprogetto? Quello che risponderà alle esigenze del prossimo cliente e che lo farà felice”.

La gamma dei prodotti è ampia. Se ne aggiungerà qualche altro? “La nostra gamma di prodotti – replica il figlio del fondatore – risponde già a tutte le richieste. L’ampliamento riguarderà soprattutto le possibilità di personalizzare sempre più le caratteristiche di prodotti già esistenti. Sicuramente vedremo la gamma BeElectric ampliarsi di passerelle di sempre più grandi dimensioni”.

La Besenzoni ha avuto molti riconoscimenti importanti. Lavora nella ricerca e nello sviluppo a stretto contatto con l’università di Brescia ed ha prodotto ricchezza nel suo territorio.

“La nostra realtà – conclude – è strettamente connessa al territorio, a partire dai propri dipendenti e da molti fornitori che risiedono qui”.

Cinzia Ficco

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