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Ottobre 9, 2024
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“Il nostro mare pulito? Merito anche di Aqp. Entro il 2030 le perdite si ridurranno al 37%”

Parla Francesca Portincasa direttrice generale dell’Acquedotto Pugliese, di proprietà della Regione


Quattro milioni di cittadini serviti, 2250 dipendenti, un valore di produzione pari a 741 milioni di euro, un utile netto di 24,1 milioni di euro, investimenti per 312,8 milioni di euro, gare bandite per un miliardo di euro.

Sono i numeri aggiornati al 2022 di Acquedotto Pugliese, società che gestisce il servizio idrico integrato in Puglia e in 12 Comuni della Campania, su una superficie di 20mila chilometri quadrati e che conta su 5 potabilizzatori in tre regioni (Fortore, Sinni, Pertusillo, Locone e Conza dellaCampania), 10 laboratori di analisi, 185 depuratori, 13 impianti d’affinamento per il riuso delle acque trattate e 1 impianto di compostaggio.

La sua storia inizia nel 1906, quando partono i lavori per la sua costruzione. Oggi la sede legale è in via Cognetti a Bari, in uno dei più antichi palazzi della città, progettato da Cesare Vittorio Brunetti e decorato da Duilio Cambellotti agli inizi del XX secolo. È noto anche come la cattedrale laica dell’acqua, perché l’acqua è raffigurata in ogni dettaglio, in ogni decoro.

Il suo presidente è Domenico Laforgia, la direzione generale è affidata a Francesca Portincasa, che ha centrato due primati. “Sono la prima donna – ci dice – alla direzione e non sono una ingegnera. Ho una laurea in Biologia, fondamentale in una realtà come questa, dal momento che AQP è nato per esercitare la vigilanza igienico-sanitaria sulle sorgenti d’acqua. Sono cresciuta all’interno, superando vari step. Il che dimostra che in Acquedotto si può crescere, se ci si impegna. Sono entrata nel 1989 in seguito ad un concorso pubblico, quando l’Acquedotto era un ente parastatale. Ho cambiato più volte ruolo. Come direttrice coordino tutte le attività che si svolgono: dalla pianificazione alla gestione del quotidiano”.

Un tempo si diceva: “L’Acquedotto dà più da mangiare che da bere”. E’ cambiato qualcosa?

In realtà la frase nasce con un’accezione positiva. AQP ha dato da mangiare perché ha portato acqua e occupazione, permettendo lo sviluppo del territorio e quindi la creazione di posti di lavoro. Pensi all’indotto che c’è intorno all’Acquedotto. Se fa riferimento alla politica, la Regione, il nostro socio unico, non interferisce nel quotidiano. Controlla che vengano realizzate le sue linee generali, dà un indirizzo.

Francesca Portincasa, direttrice generale Aqp

Le novità sotto la sua direzione?

È iniziato un percorso per una riduzione drastica delle perdite: dal 2018 al 2021 abbiamo recuperato il 3% delle perdite, cioè 18 milioni di metri cubi di acqua. Dal 2021 al 2023, il 5%. Quindi c’è stato un incremento alla lotta contro gli sprechi del 2% in poco più di due anni. Lo abbiamo fatto individuando le fonti di sperpero, riparando o sostituendo tratti interi di rete idrica, per lo più urbana. Oggi abbiamo circa il 47% di perdite ed entro il 2030 stimiamo di ridurle al 37%.Le attività di riparazione per il 50% sono state affidate ad aziende pugliesi, che hanno presentato l’offerta migliore, sia dal punto di vista tecnico che economico. A proposito di gare, siamo stati i primi ad ospitare un convegno sul nuovo codice degli appalti. E da aprile scorso siamo impegnati incorsi di formazione per il personale di AQP e Aeroporti di Puglia. Facciamo sinergia tra società partecipate dalla Regione.

Progetti su sostenibilità e inclusione?

Acquedotto Pugliese è nato sostenibile. Da quasi 120 anni l’acqua in Puglia continua ad arrivare senza energia, per gravità, grazie al Canale Principale. Si tratta di un fiume nascosto di 244 chilometri che scorre a 4 metri al secondo, portando l’acqua dall’Irpinia alla Puglia. Nel 2021 AQP ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite. Abbiamo inoltre pubblicato il Piano di sostenibilità che copre il periodo 2022-2024. A breve lo aggiorneremo sempre partendo dall’acronimo AQP: Ambiente, Qualità e Persone. Rispetto all’inclusione, stiamo continuando a lavorare sulle pari opportunità e abbiamo ottenuto la certificazione per la parità di genere. In AQP, a parità di ruolo, non c’è differenza di trattamento economico tra uomo e donna.

Smart working e organizzazione del personale: cosa mi dice?

Lo abbiamo mantenuto anche oltre l’emergenza pandemica e poi strutturato, adottando tutte le tecnologie per essere connessi costantemente con l’ufficio. Crediamo che sia un’operazione di sostenibilità sociale, cura delle persone e bilanciamento fra vita privata e lavoro.

Il progetto di cui è più orgogliosa?

Lo Smart Water Management, che consentirà un miglior servizio e una netta riduzione delle perdite. L’uso delle tecnologie ci permetterà di seguire meglio il viaggio dell’acqua nei nostri 22mila chilometri di tubazioni idriche. Consentirà inoltre di monitorare con più accuratezza tutti gli impianti e i serbatoi, dando quindi un miglior servizio sia sotto il profilo della fornitura di acqua da bere, sia sotto il profilo, peraltro già eccellente, della depurazione. Se abbiamo il mare più pulito d’Italia è anche grazie ai nostri 185 depuratori.

Invaso del Sinni

C’è un modello simile ad AQP nel mondo?

A me piace ricordare che il governo italiano ha portato AQP all’Expo di Dubai come esempio di eccellenza nella gestione di servizio idrico integrato e che siamo stati l’unico Acquedotto accreditato alla conferenza mondiale sull’acqua dell’Onu di marzo scorso a New York. La AQP Water Academy International ha recentemente accolto delegazioni dall’Egitto e dalla Giordania per studiare il nostro modello di servizio idrico integrato. Abbiamo rapporti con i Paesi IORA, quelli che si affacciano sull’Oceano indiano, contatti con gli ambasciatori di Lesotho e Mozambico,  con il Sudafrica. Inoltre abbiamo una partnership attiva con la Danimarca per uno scambio di esperienze e rapporti di interlocuzione naturali con i nostri dirimpettai, Albania e Croazia.

Acquedotto Pugliese: meglio pubblico o privato?

Il modello di un acquedotto di proprietà pubblica che ragiona con le logiche del gestore industriale è assolutamente vincente, perché garantisce tutti sotto tutti i profili. Acquedotto Pugliese è efficiente, efficace ed economico. Oltreché tra i maggiori player europei nella gestione di sistemi idrici integrati. L’anno scorso AQP ha realizzato investimenti per una cifra pari a circa 80 euro per abitante. Quest’anno gli investimenti sono pari a 100 euro per abitante, circa il doppio rispetto alla media italiana. Un dato che evidenzia la capacità crescente di AQP di essere promotore di sviluppo per l’economia e le comunità di riferimento.

Cinzia Ficco

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