Tag: Regione Puglia

  • Sarà presentato il  Rapporto “La competitività delle medie imprese del Mezzogiorno tra rischi e innovazione”

    Sarà presentato il Rapporto “La competitività delle medie imprese del Mezzogiorno tra rischi e innovazione”

    L’evento del 10 dicembre è organizzato da Unioncamere, Centro Studi Tagliacarne e Area Studi Mediobanca


    Il contesto competitivo e le sfide dello scenario europeo, gli investimenti in tecnologie 4.0 e nell’Intelligenza Artificiale, il passaggio dalla green economy alla neutralità climatica, il sentiment delle imprese sul Pnrr per supportare la crescita: sono questi alcuni dei temi trattati nel Rapporto “La competitività delle medie imprese del Mezzogiorno tra percezione dei rischi e strategie di innovazione” – realizzato da Unioncamere, Centro Studi Tagliacarne e Area Studi Mediobanca – e che sarà presentato il 10 dicembre alle 10 presso la Camere di commercio di Bari e sul canale Facebook dell’ente camerale.

    Aprirà i lavori Andrea Prete, presidente di Unioncamere, dopoi saluti istituzionali di Luciana Di Bisceglie, presidente della Camera di Commercio di Bari, e di Saverio Piccarreta, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bari.

    Al termine della presentazione del rapporto a cura dell’Area Studi Mediobanca e del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, seguirà una tavola rotonda. A conclusione interverrà Alessandro Delli Noci (in foto), assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia.

    L’evento sarà trasmesso in live streaming, a questo link

    La Redazione

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  • A Bari il 19 e 20 novembre torna l’evento Creativity meets Clusters

    A Bari il 19 e 20 novembre torna l’evento Creativity meets Clusters

    Seconda edizione. Si incontreranno 50 imprese culturali provenienti da 15 Paesi


    Martedì 19 e mercoledì 20 novembre, al Castello Svevo di Bari, è in programma la seconda edizione di Creativity meets Clusters, l’evento di matchmaking internazionale promosso dal Distretto Produttivo Puglia Creativa e Puglia Culture – Regione Puglia in collaborazione con Unioncamere Puglia/Enterprise Europe Network, EIT Culture & Creativity e ArtLab, per riunire i manager e i rappresentanti dei cluster culturali e creativi più rappresentativi della scena europea ed internazionale e ospitare imprese italiane ed estere. Creativity meets Clusters intende favorire una maggiore spinta verso il mercato internazionale ed una maggiore industrializzazione del settore culturale pugliese attraverso la condivisione di buone prassi, la definizione di azioni comuni, la conoscenza di nuovi mercati e l’incontro tra imprese. Sono attese oltre 50 imprese culturali provenienti da 15 nazioni: Belgio, Bulgaria, Canada, Estonia, Finlandia, Galles, Germania, Grecia, Irlanda, Lituania, Slovenia, Spagna, Colombia, Brasile e Italia.

    “Il comparto culturale pugliese si conferma centrale nella nostra strategia di sviluppo del territorio ed eventi come questo rappresentano occasioni importanti per continuare a crescere soprattutto sul fronte internazionale – il commento del Presidente Michele Emiliano – Ringrazio Puglia Culture e il distretto Puglia Creativa per aver realizzato la seconda edizione di Creativity meets Clusters che mette nuovamente la Puglia al centro del mondo culturale internazionale. Diamo quindi il benvenuto ai numerosi ospiti internazionali che saranno a Bari e auguriamo agli operatori culturali pugliesi di cogliere le grandi opportunità che un evento di questa portata può offrire”.

    “Creativity meets Clusters è una grande vetrina per il nostro comparto culturale e una fondamentale occasione di crescita grazie alla presenza di prestigiose imprese e istituzioni culturali provenienti da 15 Paesi – dichiara Viviana Matrangola, Assessore Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Politiche Migratorie, Legalità e Antimafia sociale Regione Puglia – Anche questa seconda edizione ospita imprese che operano in tutti isettori, dalle arti performative al design, e rappresenta una preziosa occasione di fare rete, esplorare i mercati internazionali e confrontarsi su temi strategici per lo sviluppo del settore”.

    “Favorire l’internazionalizzazione – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci – significa da una parte creare occasioni di confronto e scambio con realtà internazionali, diverse dalla nostra e dall’altra offrire opportunità al tessuto imprenditoriale pugliese affinché si faccia conoscere, promuovendo le sue eccellenze. Questa iniziativa ha proprio l’obiettivo di avviare nuove relazioni per le imprese culturali e creative pugliesi attraverso un’attività di networking che sarà certamente proficua”.

    “Abbiamo fortemente voluto, per il secondo anno consecutivo, questo evento fondamentale per favorire l’internazionalizzazione dell’industria culturale pugliese – dichiara Paolo Ponzio, presidente Puglia Culture – Si tratta di un’azione altamente strategica che porta in Puglia manager e rappresentanti di imprese culturali di Belgio, Bulgaria, Canada, Estonia, Finlandia, Galles, Germania, Grecia, Irlanda, Lituania, Slovenia, Spagna, Colombia e Brasile per creare una stretta sinergia tra i mercati internazionali e la nostra filiera culturale regionale. È una grande occasione per i tanti operatori pugliesi di tutti i settori dell’industria creativa che invito a partecipare in modo da sviluppare sempre di più un settore così importante per il futuro della filiera lavorativa e per il benessere di tutti i nostri cittadini e cittadine pugliesi”.

    “Creativity Meets Clusters, l’evento internazionale di matchmaking per il settore culturale e creativo, giunge alla seconda edizione e Puglia Creativa torna a rendere Bari e la Puglia protagonista nella definizione di nuove visioni e strategie per la crescita dell’ecosistema culturale e creativo nazionale, europeo ed internazionale attivando dinamiche di costruzione dal basso di politiche per il settore e a creare opportunità per le imprese pugliesi della cultura e della creatività, offrendo occasioni di networking a livello internazionale – il commento di Vincenzo Bellini, presidente dell’ Associazione Distretto Produttivo Puglia Creativa – Saranno presenti a Bari 50 imprese estere da Belgio, Bulgaria, Canada, Estonia, Finlandia, Galles, Germania, Grecia, Irlanda, Lituania, Slovenia, Spagna, Colombia, Brasile per entrare in contatto con i nostri operatori.

    L’evento offre la grande opportunità di avviare nuove progettazioni, di creare partenariati, di cogliere le opportunità offerte dai bandi europei e di aprirsi ai mercati internazionali”.

    “La cultura è per la Puglia un formidabile attivatore di crescita economica – dichiara Luciana Di Bisceglie, presidente di Unioncamere Puglia – Non solo bellezze naturali e architettoniche, e dunque turismo. Le imprese culturali e creative danno vita a un’offerta unica, originale, trasversale ai settori di punta dell’economia regionale, potenziandone il valore aggiunto. Prodotti, ma anche valori che il sistema camerale pugliese, partner della rete Enterprise Europe Network, per il secondo anno consecutivo attraverso “Creativity Clusters” mette in relazione con altri partner nazionali ed europei. L’obiettivo è fare sempre più rete, creando occasioni di cooperazione, scambio di best practices e know how, favorendo la doppia transizione“.

    Nel corso della due giorni sono in programma 4 tavole rotonde su trasformazione creativa, intelligenza artificiale applicata ai processi creativi, cross-collaboration e rapporto tra media e intelligenza artificiale, 6 sessioni tematiche dedicate ai singoli settori, 4 sessioni di b2b tra imprese e one to one con investitori. Informazioni sul programma e modalità di partecipazione sono disponibili a questo link pugliacreativa.it/en/creativity- mee

    La Redazione

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  • “Il nostro mare pulito? Merito anche di Aqp. Entro il 2030 le perdite si ridurranno al 37%”

    “Il nostro mare pulito? Merito anche di Aqp. Entro il 2030 le perdite si ridurranno al 37%”

    Parla Francesca Portincasa direttrice generale dell’Acquedotto Pugliese, di proprietà della Regione


    Quattro milioni di cittadini serviti, 2250 dipendenti, un valore di produzione pari a 741 milioni di euro, un utile netto di 24,1 milioni di euro, investimenti per 312,8 milioni di euro, gare bandite per un miliardo di euro.

    Sono i numeri aggiornati al 2022 di Acquedotto Pugliese, società che gestisce il servizio idrico integrato in Puglia e in 12 Comuni della Campania, su una superficie di 20mila chilometri quadrati e che conta su 5 potabilizzatori in tre regioni (Fortore, Sinni, Pertusillo, Locone e Conza dellaCampania), 10 laboratori di analisi, 185 depuratori, 13 impianti d’affinamento per il riuso delle acque trattate e 1 impianto di compostaggio.

    La sua storia inizia nel 1906, quando partono i lavori per la sua costruzione. Oggi la sede legale è in via Cognetti a Bari, in uno dei più antichi palazzi della città, progettato da Cesare Vittorio Brunetti e decorato da Duilio Cambellotti agli inizi del XX secolo. È noto anche come la cattedrale laica dell’acqua, perché l’acqua è raffigurata in ogni dettaglio, in ogni decoro.

    Il suo presidente è Domenico Laforgia, la direzione generale è affidata a Francesca Portincasa, che ha centrato due primati. “Sono la prima donna – ci dice – alla direzione e non sono una ingegnera. Ho una laurea in Biologia, fondamentale in una realtà come questa, dal momento che AQP è nato per esercitare la vigilanza igienico-sanitaria sulle sorgenti d’acqua. Sono cresciuta all’interno, superando vari step. Il che dimostra che in Acquedotto si può crescere, se ci si impegna. Sono entrata nel 1989 in seguito ad un concorso pubblico, quando l’Acquedotto era un ente parastatale. Ho cambiato più volte ruolo. Come direttrice coordino tutte le attività che si svolgono: dalla pianificazione alla gestione del quotidiano”.

    Un tempo si diceva: “L’Acquedotto dà più da mangiare che da bere”. E’ cambiato qualcosa?

    In realtà la frase nasce con un’accezione positiva. AQP ha dato da mangiare perché ha portato acqua e occupazione, permettendo lo sviluppo del territorio e quindi la creazione di posti di lavoro. Pensi all’indotto che c’è intorno all’Acquedotto. Se fa riferimento alla politica, la Regione, il nostro socio unico, non interferisce nel quotidiano. Controlla che vengano realizzate le sue linee generali, dà un indirizzo.

    Francesca Portincasa, direttrice generale Aqp

    Le novità sotto la sua direzione?

    È iniziato un percorso per una riduzione drastica delle perdite: dal 2018 al 2021 abbiamo recuperato il 3% delle perdite, cioè 18 milioni di metri cubi di acqua. Dal 2021 al 2023, il 5%. Quindi c’è stato un incremento alla lotta contro gli sprechi del 2% in poco più di due anni. Lo abbiamo fatto individuando le fonti di sperpero, riparando o sostituendo tratti interi di rete idrica, per lo più urbana. Oggi abbiamo circa il 47% di perdite ed entro il 2030 stimiamo di ridurle al 37%.Le attività di riparazione per il 50% sono state affidate ad aziende pugliesi, che hanno presentato l’offerta migliore, sia dal punto di vista tecnico che economico. A proposito di gare, siamo stati i primi ad ospitare un convegno sul nuovo codice degli appalti. E da aprile scorso siamo impegnati incorsi di formazione per il personale di AQP e Aeroporti di Puglia. Facciamo sinergia tra società partecipate dalla Regione.

    Progetti su sostenibilità e inclusione?

    Acquedotto Pugliese è nato sostenibile. Da quasi 120 anni l’acqua in Puglia continua ad arrivare senza energia, per gravità, grazie al Canale Principale. Si tratta di un fiume nascosto di 244 chilometri che scorre a 4 metri al secondo, portando l’acqua dall’Irpinia alla Puglia. Nel 2021 AQP ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite. Abbiamo inoltre pubblicato il Piano di sostenibilità che copre il periodo 2022-2024. A breve lo aggiorneremo sempre partendo dall’acronimo AQP: Ambiente, Qualità e Persone. Rispetto all’inclusione, stiamo continuando a lavorare sulle pari opportunità e abbiamo ottenuto la certificazione per la parità di genere. In AQP, a parità di ruolo, non c’è differenza di trattamento economico tra uomo e donna.

    Smart working e organizzazione del personale: cosa mi dice?

    Lo abbiamo mantenuto anche oltre l’emergenza pandemica e poi strutturato, adottando tutte le tecnologie per essere connessi costantemente con l’ufficio. Crediamo che sia un’operazione di sostenibilità sociale, cura delle persone e bilanciamento fra vita privata e lavoro.

    Il progetto di cui è più orgogliosa?

    Lo Smart Water Management, che consentirà un miglior servizio e una netta riduzione delle perdite. L’uso delle tecnologie ci permetterà di seguire meglio il viaggio dell’acqua nei nostri 22mila chilometri di tubazioni idriche. Consentirà inoltre di monitorare con più accuratezza tutti gli impianti e i serbatoi, dando quindi un miglior servizio sia sotto il profilo della fornitura di acqua da bere, sia sotto il profilo, peraltro già eccellente, della depurazione. Se abbiamo il mare più pulito d’Italia è anche grazie ai nostri 185 depuratori.

    Invaso del Sinni

    C’è un modello simile ad AQP nel mondo?

    A me piace ricordare che il governo italiano ha portato AQP all’Expo di Dubai come esempio di eccellenza nella gestione di servizio idrico integrato e che siamo stati l’unico Acquedotto accreditato alla conferenza mondiale sull’acqua dell’Onu di marzo scorso a New York. La AQP Water Academy International ha recentemente accolto delegazioni dall’Egitto e dalla Giordania per studiare il nostro modello di servizio idrico integrato. Abbiamo rapporti con i Paesi IORA, quelli che si affacciano sull’Oceano indiano, contatti con gli ambasciatori di Lesotho e Mozambico,  con il Sudafrica. Inoltre abbiamo una partnership attiva con la Danimarca per uno scambio di esperienze e rapporti di interlocuzione naturali con i nostri dirimpettai, Albania e Croazia.

    Acquedotto Pugliese: meglio pubblico o privato?

    Il modello di un acquedotto di proprietà pubblica che ragiona con le logiche del gestore industriale è assolutamente vincente, perché garantisce tutti sotto tutti i profili. Acquedotto Pugliese è efficiente, efficace ed economico. Oltreché tra i maggiori player europei nella gestione di sistemi idrici integrati. L’anno scorso AQP ha realizzato investimenti per una cifra pari a circa 80 euro per abitante. Quest’anno gli investimenti sono pari a 100 euro per abitante, circa il doppio rispetto alla media italiana. Un dato che evidenzia la capacità crescente di AQP di essere promotore di sviluppo per l’economia e le comunità di riferimento.

    Cinzia Ficco

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