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Ottobre 11, 2024
FocusInnovazione

Giuliano Zuccoli, una vita spesa per l’autonomia energetica in Italia

Un libro del giornalista Biagio Longo (Guerini) ricorda il manager scomparso undici anni fa


A undici anni dalla sua scomparsa e dopo aver lavorato con lui per quindici anni, il giornalista Biagio Longo, l’ha voluto ricordare con un libro, pubblicato di recente da Guerini e Associati.

Parliamo di Giuliano Zuccoli, uno dei più importanti manager del nostro Paese, un capitano d’industria che ha speso la sua vita per l’autonomia energetica in Italia e che è diventato protagonista di un miracolo.

All’apice della sua vita, l’attività di Zuccoli, orgoglioso valtellinese del 1943, uomo del fare più che del dire, resistente alla notorietà, molto schivo – come si legge nel libro (L’energia che ci manca) – coincide con la più straordinaria trasformazione dell’industria energetica e del mondo  delle utilities in Italia.

E’ stato l’artefice della creazione e ascesa del Gruppo energetico a2a. Partendo dall’eredità di due secolari aziende municipali  (la Aem di Milano e la Asm di Brescia), in meno di un decennio, a2a è diventata il secondo polo energetico e ambientale del Paese. Dopo Enel.

Ma perché leggere oggi questo libro?

“Nel pieno di una crisi energetica ed ecologica mondiale, aggravata dalla guerra in Ucraina – scrive Giuseppe Sala, sindaco di Milano, all’epoca della scomparsa di Zuccoli Vicepresidente del Gruppo – risulta ancora più interessante la portata storica del suo contributo all’industria dell’energia in Italia. I suoi meriti maggiori sono stati scolpiti nel marmo di una delle più importanti centrali idroelettriche valtellinesi. Giuliano Zuccoli volle e tenacemente realizzò, da Presidente della Aem di Milano, la fusione con la Asm di Brescia nella nuova a2a, che per primo guidò, avviando un processo di aggregazione aziendale e crescita internazionale, che ha portato la secolare tradizione di municipalismo lombardo in campo energetico all’altezza dei nuovi scenari europei e dell’economia globale”.

Arrivando ai giorni nostri, “a Milano – scrive ancora il primo cittadino – serve continuamente il potenziamento della rete elettrica. E’ ormai nella tradizione secolare del nostro Gruppo cogliere  anche le occasioni dei grandi eventi pubblici internazionali  (Expo, Olimpiadi, ecc) per sperimentare innovazioni. I Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina del 2026 vedranno la sperimentazione, per esempio, di un treno alimentato a idrogeno verde di cui a2a è produttore e distributore insieme a Snam. Alimentazione ecologica dei veicoli, ma anche smart mobility  stanno segnando la nostra capacità di stare ormai dentro quella che viene definita la quarta rivoluzione industriale”.

Il libro, che contiene un intervento di Gabriele Albertini, mette a disposizione del lettore la raccolta completa di numerosi documenti, tra cui lo strumento principale con cui Zuccoli comunicava. Quella “Lettera agli Azionisti” per l’approvazione del Bilancio tra le cui righe si può cogliere anno dopo anno, dal 1996 al 2011, un’architettura industriale unica finalizzata a realizzare l’autonomia energetica in Italia.

Memorabile il giorno della quotazione in Borsa, quando rivolgendosi a Longo, disse: “Vedi da oggi cambia tutto, noi dovremo rispondere sia al primo grande azionista, il Comune, ma anche e soprattutto ai cittadini azionisti. E i cittadini ancora di più del Comune e della politica non ci valuteranno per la bellezza dei nuovi progetti industriali, non saranno contenti soltanto perché non gli facciamo mancare il gas o l’energia elettrica: da oggi ci giudicheranno per come andranno sui mercati le loro azioni, sia che ne abbiamo mille che una soltanto”.

C.F.

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