Parla Fabio Francesco Franco, avvocato, esperto di nuove tecnologie

Perché e quando un imprenditore deve affidarsi ad un e-legal? E che costi ha questo tipo di supporto? A chi affidarsi per non rischiare?
Abbiamo girato queste domande a Fabio Francesco Franco, avvocato, fondatore di e-legal.it/ , Startupper e Business Angel.
Avvocato, quando affidarsi ad un legale, esperto di nuove tecnologie e, in genere, quali sono le richieste più frequenti?
Intanto, un imprenditore dovrebbe rivolgersi a un avvocato esperto di nuove tecnologie ogni volta che introduce innovazioni anche digitali nella propria attività. Anticipare le problematiche legali consente di evitare costi imprevisti e proteggere il valore dell’azienda. Le richieste più frequenti delle Startup e PMI innovative riguardano: la Regolamentazione dell’intelligenza artificiale, quindi l’utilizzo etico e conforme degli algoritmi nelle attività aziendali; la Cybersicurezza e i contratti digitali, cioè la prevenzione dei rischi legali connessi alla sicurezza informatica e la redazione di contratti per piattaforme digitali; la Protezione dei dati personali, ossia la conformità al GDPR e gestione dei dati sensibili, la Proprietà intellettuale e la gestione dei diritti su software e algoritmi, quindi la tutela di brevetti, marchi e copyright su soluzioni innovative.
Chi è il suo cliente-imprenditore tipo?
Un imprenditore visionario, spesso attivo nei settori della tecnologia, della digitalizzazione e dell’innovazione. Collaboriamo con startup e PMI innovative che sviluppano soluzioni digitali, intelligenza artificiale e piattaforme software, ma anche con aziende tradizionali che vogliono innovare i propri processi. Per esempio, abbiamo seguito dei progetti nell’ agrifood con Ez-Lab Srl tra cui quello portato avanti da Nazario Fania, un apicoltore molisano che ha voluto certificare con la tecnologia l’autenticità dei propri prodotti.
Quanto è richiesta la consulenza di una figura come la sua dalle pmi in Italia rispetto a quanto avviene in altri Paesi europei?
In Italia, la cultura della consulenza legale preventiva è meno radicata rispetto ad altri Paesi europei. Molti imprenditori si affidano a consulenti generici o cercano soluzioni fai-da-te, finendo spesso per affrontare problemi legali più complessi e costosi in seguito. In altri Paesi, come la Germania o il Regno Unito, le aziende comprendono meglio il valore strategico di un avvocato esperto di nuove tecnologie e lo coinvolgono fin dalle prime fasi di un progetto. Tuttavia, la consapevolezza sta crescendo anche in Italia. Sempre più imprenditori comprendono che un’assistenza legale specializzata non è solo un costo, ma un investimento che tutela il business e ne accelera la crescita.
Come l’Ai ha cambiato il suo lavoro negli ultimi due anni, avvantaggiando lei e i suoi clienti?
L’intelligenza artificiale ha trasformato profondamente il settore legale, permettendoci di offrire servizi più rapidi ed efficienti. Grazie a strumenti come Lexroom.ai, che utilizziamo da oltre un anno, possiamo: effettuare ricerche giurisprudenziali estremamente attendibili; velocizzare la predisposizione di contratti e atti legali, riducendo tempi e costi per i clienti; analizzare grandi volumi di dati giuridici, identificando rischi e soluzioni con maggiore precisione; automatizzare task ripetitivi, lasciando più spazio alla consulenza strategica. Per l’imprenditore, i benefici principali sono: la riduzione dei tempi di attesa, una maggiore precisione nelle analisi e un accesso più semplice e trasparente ai servizi legali.
Lei è anche un business angel. Su quali leve puntare in futuro per assicurare appeal alle aziende?
Oggi, gli investitori guardano a tre fattori chiave prima di finanziare una startup: scalabilità del modello di business: il progetto deve avere il potenziale per crescere rapidamente senza aumentare in modo proporzionale i costi, utilizzo strategico della tecnologia: le aziende più attrattive sono quelle che sfruttano AI, blockchain o altre tecnologie emergenti per ottenere un vantaggio competitivo, Sostenibilità e compliance: gli investitori sono sempre più attenti agli aspetti ESG (Environmental, Social, Governance) e alla conformità normativa, soprattutto in settori regolamentati. In futuro, la capacità di integrare intelligenza artificiale e sostenibilità sarà un elemento distintivo per ottenere finanziamenti. Le startup che sapranno bilanciare innovazione e rispetto delle normative avranno un vantaggio competitivo decisivo.
Cinzia Ficco