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Ottobre 17, 2024
Azienda TopManagement

Eccellenza mondiale nelle pratiche HR? Iberdrola, che ottiene il certificato di Top Employer 2024

L’ente certificatore globale premia la realtà spagnola, la più grande utility elettrica d’Europa


L’ente certificatore globale per il riconoscimento dell’eccellenza nelle pratiche HR ha approvato le politiche di Talent Management di Iberdrola in Spagna, Regno Unito (ScottishPower), Germania, Francia, Italia, Stati Uniti (Avangrid), Brasile (Neoenergia) e Messico. Iberdrola, https://it.wikipedia.org/wiki/Iberdrola diventa una delle due sole aziende energetiche al mondo a ottenere la certificazione. Top Employers Institute si basa sui risultati ottenuti nell’indagine sulle migliori pratiche HR che attraversa la funzione di gestione del personale attraverso sei domini costituiti da 20 attività.

Iberdrola è un Top Employer europeo accreditato. L’azienda è stata riconosciuta come Top Employer 2024 per il sostegno allo sviluppo personale e professionale del suo personale e per le sue pratiche innovative in materia HR. Iberdrola ha ricevuto la stessa certificazione anche perle sue attività negli Stati Uniti, in Brasile e in Messico.

Iberdrola

È la più grande utility elettrica d’Europa per capitalizzazione di mercato, nella top tre al mondo, leader nelle energie rinnovabili e guida la transizione energetica verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Il gruppo fornisce energia a quasi 100 milioni di persone in decine di

Paesi. Con un’attenzione particolare alle energie rinnovabili, alle reti intelligenti e alle soluzioni smart per i clienti, i principali mercati di Iberdrola comprendono l’Europa (Spagna, Regno Unito, Portogallo, Francia, Germania, Italia e Grecia), gli Stati Uniti, il Brasile, il Messico e l’Australia.

L’azienda è presente anche in mercati in crescita come Giappone, Taiwan, Irlanda, Svezia e Polonia, tra gli altri.

La certificazione

Il processo di certificazione applicato dal Top Employers Institute, l’ente certificatore globale per il riconoscimento dell’eccellenza nelle pratiche HR, prevede un’analisi dettagliata delle pratiche di gestione del personale di un’azienda e dell’impatto che esse hanno sull’organizzazione nel suo complesso (strategia e risultati) e sull’impegno, l’attrazione e lo sviluppo dei talenti.

L’accreditamento dipende dall’ottenimento di risultati positivi in un audit completo sulle Best Practices HR. Tutte le certificazioni ottenute da Iberdrola e dalle sue controllate sono indipendenti. Il processo di audit e revisione per ottenere il riconoscimento ha dovuto essere completato individualmente in ciascun Paese. Iberdrola diventa una delle due aziende energetiche a livello mondiale ad avere la certificazione europea del Top Employers Institute.

Con Alessia Parere (in foto) HR Manager Italia di Iberdrola, vogliamo conoscere i requisiti e le peculiarità controllate per assegnare la certificazione.

Quali requisiti sono necessari per ottenere la certificazione?

«Per ottenere la certificazione TopEmployer che specifico non essere un premio, si passa attraverso un rigoroso audit con certificatori esterni che analizzano i processi aziendali, consolidati in 6 macro domini, suddivisi in 20 aree (come nella foto), rispetto alle quali l’azienda deve dimostrare di avere una strategia, di averla messa in atto attraverso azioni concrete e di averne misurato i risultati. Per ottenere questa certificazione l’azienda deve raggiungere il punteggio minimo del 60% di risposte accettate dal certificatore, rispetto alle 266 domande previste dal questionario e Iberdrola Italia ha raggiunto il punteggio dell’80,74% ottenendo un ottimo risultato rispetto alle aziende competitor. Il programma Top Employer è triennale e si applica al 2024, 2025 e 2026, ma ogni anno dobbiamo rinnovare la certificazione attraverso audit di aggiornamento. Al momento abbiamo ottenuto la certificazione per l’anno 2024».

Il personale che ruolo assume? Quali criteri applicate nello specifico?

«Il personale non è chiamato direttamente a rispondere alle domande ma è l’azienda che deve fornire evidenze (mail, comunicati, meeting di riunioni, procedure) in cui le strategie aziendali sono comunicate, implementate e discusse con il personale».

L’ambiente di lavoro quali caratteristiche deve assolvere?

«L’ambiente di lavoro viene analizzato sotto molteplici aspetti, da un punto di vista prettamente fisico (disponibilità di ambienti idonei, comodi e accoglienti, in cui siano presenti luoghi di aggregazione, relax e ristoro) al clima aziendale sul quale influiscono fattori come la comunicazione bidirezionale, l’attenzione dell’azienda al benessere, i valori condivisi, la cultura d’impresa. In tutti questi aspetti si ricerca principalmente la possibilità dei dipendenti di influire sulle scelte e sui processi aziendali, attraverso canali dedicati di ascolto, focus group in cui gli stessi dipendenti possono proporre iniziative o discutere di quelle offerte dall’azienda».

Diversità e inclusione in che modo vengono esaminati e classificati?

«Diversità e inclusione sono valori che rafforzano il senso di appartenenza di una società e che devono essere riflessi nei valori aziendali, nella employee value proposition, nell’employer branding e nelle iniziative sociali, nonché declinati nei processi più HR come la selezione, lavalorizzazione dei talenti, il training, i percorsi di carriera, dove si analizza se il rispetto della D&Iviene garantito e misurato. Vengono, infatti, prese in esame le prassi aziendali e i risultati chequeste ottengono, studiando, ad esempio, la employee experience dal momento in cui uncandidato decide di applicare ad un annuncio fino al termine del rapporto di lavoro, attraversotutti i momenti di contatto con l’azienda stessa».

Il processo di audit e revisione deve essere completato individualmente in ciascun Paese?

«Sì, ogni paese realizza un audit individualmente e si certifica come paese per la società che rappresenta, benché molte policies e pratiche interne possano essere trasversali ai paesi in quanto proprie del gruppo Iberdrola e dunque globali».

Perché è importante il sostegno allo sviluppo personale e professionale dell’azienda?

«È importante in primis per le aziende poiché queste, per essere in grado di affrontare i cambiamenti sociali, economici e geopolitici che impattano inevitabilmente i business, con una velocità che prima era impensabile, devono poter reagire velocemente mettendo in atto nuove strategie e orientando diversamente le proprie azioni. Ma per far ciò è necessario formare continuamente il personale e mantenerlo aggiornato e preparato sulle skills richiesti. Dall’altro lato i lavoratori devono poter contare sull’appoggio delle aziende nel loro percorso di crescita, che non è e non può essere limitato ai corsi di formazioni offerti, ma soprattutto alla possibilità di misurarsi con nuove attività e ruoli in cui ci si mette alla prova ogni giorno. L’azienda può crescere ed evolversi solamente andando di pari passo con la crescita dei propri dipendenti».

Quanto incidono le pratiche innovative adottate dall’azienda in materia HR?

«Avere a disposizione dei processi all’avanguardia che si basano sull’utilizzo di piattaforme dedicate per la digitalizzazione dei processi HR o dell’uso dell’Intelligenza Artificiale per l’analisi dei dati o ancora di modelli sofisticati per la pianificazione delle risorse da assumere in base all’evoluzione del business, consente di mettere in atto azioni molto più precise e ridurre il margine di errore o avere dei dati molto più oggettivi e precisi per rivedere i processi. Dall’altro lato la tecnologia deve avere l’obiettivo di automatizzare processi più operativi o di minor valore aggiunto, garantendo e lasciando sempre spazio al fattore umano nelle relazioni, nell’ascolto attivo e nel supporto dei dipendenti, che non può e non deve essere mai tralasciato in un’azienda sana».

Le certificazioni più richieste alle imprese

Nel mondo delle imprese le certificazioni più richieste sono principalmente relative a standard internazionali che garantiscono qualità, sicurezza e sostenibilità. Conosciamo un breve elenco di quelle più comuni come si legge su Accredia (https://www.accredia.it/), Ente Italiano di Accreditamento. «Certificazioni ISO. ISO 9001: Sistema di gestione della qualità. È la certificazione più diffusa in Italia, con oltre 94.000 certificati attivi, e rappresenta un requisito fondamentale per partecipare a bandi pubblici nel settore delle costruzioni e per qualificare i fornitori. ISO 14001: Sistema di gestione ambientale. Con oltre 20.000 certificati attivi, questa norma è fondamentale per le aziende che desiderano dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità ambientale. ISO 45001: Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Questa certificazione è particolarmente richiesta per garantire un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative vigenti. ISO 27001: Sistema di gestione della sicurezza delle informazioni. Con l’aumento delle minacce informatiche, questa certificazione sta diventando sempre più importante per le aziende che gestiscono dati sensibili. ISO 22301: Sistema di gestione della continuità operativa. Aiuta le organizzazioni a pianificare e gestire le emergenze, garantendo la continuità delle operazioni in caso di interruzioni».

Francesco Fravolini

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