Convegno a Palazzo Mezzanotte di Milano il 5 giugno prossimo
“Inclusività competitiva”: è il titolo del convegno che si terrà a Palazzo Mezzanotte, a Milano, il 5 giugno prossimo.
Si tratta della seconda edizione dell’evento, dedicato ai vantaggi competitivi derivati da politiche di Diversity & Inclusion, organizzato da EDI-Eccellenze d’Impresa e MIT Sloan Management.
Nella prima edizione del 2023 di “Inclusività competitiva”, si è dimostrato che le politiche di diversità e inclusione in azienda sono vantaggi competitivi nei processi di internazionalizzazione e innovazione delle imprese italiane. Sempre in quell’occasione si è raccontato di come le aziende inclusive producessero ricavi superiori a quelle non inclusive del 23% (Fonte: Diversity Foundation & Focus Management).
Quest’anno si dimostrerà quanto sia facile implementare la D&I in aziende di tutte le dimensioni e quanto sia poco costoso in termini finanziari, anche grazie alla testimonianza di quattro manager di aziende quali: Barilla, Nestlè, Fastweb e UniCredit.
Si spiegherà inoltre, come la promozione di D&I possa diventare uno strumento di trasformazione culturale e di processo, spingendo i manager a rivedere le molte zone di comfort delle loro convinzioni ed attivando una rigenerazione virtuosa clima-processi.
“La capacità di includere le diversità nella propria azienda e nel pensiero strategico – commenta Luigi Consiglio, (in foto), presidente di EDI, Eccellenze d’Impresa – diventa vantaggio competitivo nei processi di sviluppo del prodotto e di internazionalizzazione. L’ascolto delle diversità è ricchezza strategica che permette alle aziende di customizzare prodotti e gestire in modo virtuoso fabbriche e filiere. È naturalmente un po’ meno facile gestire un ambiente diverso, ma la qualità del risultato ne rappresenta un fattore di successo indiscutibile”.
“La comprensione delle singole forme di diversità – aggiunge Chiara Lupi, Direttrice Editoriale MIT SLOAN Management Review – “insieme all’ascolto delle loro istanze e la capacità di trasformarle in azioni inclusive, arricchiscono la brand equity in modo più che proporzionale, riflettendosi sul posizionamento e sui risultati in termini di quote di mercato, fatturato e redditività, a parità di altre condizioni”.
Ad aprire l’evento a Milano, sarà la professoressa Paola Profeta, Prorettrice e Professoressa Ordinaria di Scienza delle finanze dell’Università Bocconi, con un intervento dal titolo “vantaggi economici di una leadership e di una cultura inclusive”.
Seguiranno le testimonianze di Floriana Notarangelo, Chief Diversity & Inclusion di Barilla, Andreas Ruefenacht, Group Head of HR R&D di Nestlé, Luciana De Laurentiis, Head of Corporate Culture& Inclusion di Fastweb, Siobhán McDonagh, Head of Group People di UniCredit.
Seguirà l’intervento di Laura Fedeli, Head of Advisory di Valore D, con INCLUSION IS MADE DEI by DEI®. Racconterà i KPI della D&I e mostrerà la collocazione su questi parametri di un campione di 200 aziende
Francesca Vecchioni presidentessa di Fondazione Diversity ed Emanuele Acconciamessa CEO di Focus Management illustreranno i risultati della ricerca annuale sui Diversity Brand Awards. Anno dopo anno viene misurato in modo statisticamente significativo quanto i maggiori marchi nazionali siano percepiti come inclusivi attraverso le politiche complessive messe in atto dalle aziende valutate. I vincitori 2024 sono stati TIM, PAYPAL e Netflix. Ma sarà altrettanto importante vedere le evoluzioni registrate dai vari marchi.
La conclusione è affidata a Anna Fiscale, imprenditrice e fondatrice del progetto Quid. Anna darà spunti di ispirazione sul ruolo dell’impresa sociale nel promuovere una cultura inclusiva all’interno della comunità e delle imprese. Quid è oggi un’azienda redditizia e autosufficiente che ha un fatturato di 8 milioni e impiega 150 donne fragili liberate da varie forme di schiavitù. Anna è un modello speciale di imprenditrice che ha saputo trasformare le fragilità in punti di forza.
La Redazione