Tag: Diversity

  • Sicindustria firma la Carta per le Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro

    Sicindustria firma la Carta per le Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro

    Si tratta della dichiarazione di intenti promossa in Italia da Fondazione Sodalitas


    Sicindustria, partner di Enterprise Europe Network, ha firmato oggi presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Messina la Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro, la dichiarazione di intenti promossa in Italia da Fondazione Sodalitas per la diffusione di politiche inclusive nel mondo del lavoro.

    La firma della Carta per le Pari opportunità da parte di Sicindustria/EEN rappresenta un traino importante per le imprese del tessuto imprenditoriale siciliano. Le imprese potranno, infatti, sottoscrivere a loro volta la Carta entrando a far parte di un network di imprese italiane sensibili ai temi di diversità e inclusione e riferimento per l’Italia all’interno della Piattaforma Europea delle Diversity Charters, promossa dalla Commissione Europea per contribuire concretamente a combattere la discriminazione sul luogo di lavoro.

    Oggi aderiscono alla Carta circa 600 imprese cui si sono aggiunte nel tempo organizzazioni non profit e pubbliche amministrazioni come Regioni ed Enti locali, per un totale di oltre 1000 aderenti che impiegano oltre 900mila lavoratori.

    L’iniziativa si inserisce all’interno dell’evento “Donne e Lavoro: un approccio intersezionale”, organizzato nell’ambito del progetto europeo SPEED-FEM da Fondazione Sodalitas e Sicindustria/EEN con la collaborazione del Gruppo Caronte & Tourist.

    SPEED-FEM è il progetto nato dalla collaborazione tra Fondazione Sodalitas, Soleterre, Fondazione Libellula per l’Italia, KEAN e D&I per la Grecia e dedicato alla valorizzazione delle donne sul posto di lavoro, tenendo presenti le specifiche caratteristiche di ognuna di loro, con il co-finanziamento della Commissione Europea.

    Le azioni di SPEED-FEM si rivolgono alle aziende di tutte le dimensioni, invitandole a promuovere la creazione di luoghi di lavoro più inclusivi attraverso attività di apprendimento reciproco e di sensibilizzazione, tra cui la diffusione di buone pratiche già messe in atto dalle imprese.

    In particolare, il progetto si concentra sulle donne che affrontano discriminazioni intersezionali in Italia e in Grecia, due dei Paesi che si collocano agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda l’uguaglianza di genere nell’occupazione.

    Nonostante l’Italia abbia registrato una crescita significativa nel Gender Equality Index dal 2010 a oggi, rimane, infatti, 1.8 punti indietro rispetto alla media UE: iniziative come SPEED-FEM e la Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro promosse da Fondazione Sodalitas possono contribuire concretamente a ridurre ulteriormente il divario che separa l’Italia dagli altri paesi europei.

    Da 16 anni, Fondazione Sodalitas è impegnata a promuovere la Carta per le Pari Opportunità, con l’obiettivo di compiere passi concreti verso l’inclusione e la valorizzazione delle diversità nel mondo del lavoro”, ha dichiarato Luca Maria Recalcati, Consigliere di Fondazione Sodalitas – Il sostegno autorevole delle istituzioni radicate nei territori, come quello di Sicindustria, rappresenta un presupposto fondamentale per coinvolgere le imprese locali in una vera e propria alleanza per le Pari Opportunità. Per rafforzare ulteriormente il proprio impegno, con un focus specifico sul tema parità di genere nel mondo del lavoro, Fondazione Sodalitas è dallo scorso anno coinvolta anche nel progetto SPEED-FEM, un’iniziativa pensata per supportare le aziende che, ispirandosi all’esempio di altre imprese, desiderano intraprendere un percorso verso luoghi di lavoro liberi da discriminazioni e pregiudizi”.

    “La firma della Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro – ha detto Pietro Franza, presidente di Sicindustria Messina – rappresenta un passo fondamentale per promuovere una cultura aziendale sempre più inclusiva e attenta al valore della diversità. Come Sicindustria/EEN siamo convinti che l’uguaglianza di genere e l’inclusione siano non solo principi etici imprescindibili, ma anche fattori chiave per la crescita e la competitività delle imprese. Attraverso questa adesione, vogliamo incoraggiare tutte le aziende del nostro territorio a intraprendere percorsi concreti per valorizzare il talento femminile e combattere ogni forma di discriminazione sul lavoro. L’iniziativa si inserisce perfettamente nel quadro del progetto europeo SPEED-FEM, con cui condividiamo l’obiettivo di creare ambienti di lavoro più equi e sostenibili. Sicindustria continuerà a sostenere e promuovere azioni che possano favorire il cambiamento culturale necessario per ridurre il divario di genere nel mondo del lavoro, nella convinzione che solo attraverso la collaborazione tra imprese, istituzioni e società civile sia possibile costruire un futuro migliore per tutti”.

    Al convegno, oltre a Pietro Franza, Presidente di Sicindustria Messina e Amministratore Delegato di Caronte & Tourist, sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni locali Giovanna Spatari, Rettrice Università di Messina, Federico Basile, Sindaco Comune di Messina, Cettina Scaffidi, Presidente Comitato d’imprenditoria femminile della Camera di Commercio Messina e Domenico Vecchio, Presidente Confindustria Reggio Calabria.

    “Abbiamo coraggiosamente intrapreso, ormai tanti anni fa, un percorso per la parità di genere. Parliamo di coraggio perché quello marittimo è notoriamente un settore prevalentemente maschile e maschilista. – ha spiegato Tiziano Minuti, HR Manager del Gruppo Caronte & Tourist – Nel 2021 abbiamo istituito, con le rappresentanze sindacali siciliane, la Commissione paritetica per le Pari Opportunità e, pochi mesi dopo, firmato un accordo che fissava l’obiettivo di aumentare del 10% la presenza femminile in organico, raggiunto con successo in pochi anni. A latere era però necessario alimentare una cultura del rispetto attraverso iniziative mirate: dalla nomina di una consigliera di fiducia alla formazione sul linguaggio inclusivo, fino alla sensibilizzazione contro la violenza di genere. Un percorso impegnativo che si è rivelato strategicamente lungimirante e del quale ricordiamo due significativi traguardi: nel 2022 siamo stati battezzati come prima compagnia di navigazione a ottenere la ISO 30415 per la diversità e l’inclusione e, alla fine del 2024, abbiamo conseguito la prestigiosa certificazione UNI PDR 125 per la parità di genere.

    La Redazione

  • I vantaggi competitivi delle politiche di Diversità e Inclusione

    I vantaggi competitivi delle politiche di Diversità e Inclusione

    Convegno a Palazzo Mezzanotte di Milano il 5 giugno prossimo


    Inclusività competitiva”: è il titolo del convegno che si terrà a Palazzo Mezzanotte, a Milano, il 5 giugno prossimo.

    Si tratta della seconda edizione dell’evento, dedicato ai vantaggi competitivi derivati da politiche di Diversity & Inclusion, organizzato da EDI-Eccellenze d’Impresa e MIT Sloan Management.

    Nella prima edizione del 2023 di “Inclusività competitiva”,  si è dimostrato che le politiche di diversità e inclusione in azienda sono vantaggi competitivi nei processi di internazionalizzazione e innovazione delle imprese italiane. Sempre in quell’occasione si è raccontato di come le aziende inclusive producessero ricavi superiori a quelle non inclusive del 23% (Fonte: Diversity Foundation & Focus Management).

    Quest’anno si dimostrerà quanto sia facile implementare la D&I in aziende di tutte le dimensioni e quanto sia poco costoso in termini finanziari, anche grazie alla testimonianza di quattro manager di aziende quali: Barilla, Nestlè, Fastweb e UniCredit.

    Si spiegherà inoltre, come la promozione di D&I possa diventare uno strumento di trasformazione culturale e di processo, spingendo i manager a rivedere le molte zone di comfort delle loro convinzioni ed attivando una rigenerazione virtuosa clima-processi.

    “La capacità di includere le diversità nella propria azienda e nel pensiero strategico – commenta Luigi Consiglio, (in foto), presidente di EDI, Eccellenze d’Impresa – diventa vantaggio competitivo nei processi di sviluppo del prodotto e di internazionalizzazione. L’ascolto delle diversità è ricchezza strategica che permette alle aziende di customizzare prodotti e gestire in modo virtuoso fabbriche e filiere. È naturalmente un po’ meno facile gestire un ambiente diverso, ma la qualità del risultato ne rappresenta un fattore di successo indiscutibile”.

    “La comprensione delle singole forme di diversità – aggiunge Chiara Lupi, Direttrice Editoriale MIT SLOAN Management Review – “insieme all’ascolto delle loro istanze e la capacità di trasformarle in azioni inclusive, arricchiscono la brand equity in modo più che proporzionale, riflettendosi sul posizionamento e sui risultati in termini di quote di mercato, fatturato e redditività, a parità di altre condizioni”.

    Ad aprire l’evento a Milano,  sarà la professoressa Paola Profeta, Prorettrice e Professoressa Ordinaria di Scienza delle finanze dell’Università Bocconi, con un intervento dal titolo “vantaggi economici di una leadership e di una cultura inclusive”.

    Seguiranno le testimonianze di Floriana Notarangelo, Chief Diversity & Inclusion di Barilla, Andreas Ruefenacht, Group Head of HR R&D di Nestlé,  Luciana De Laurentiis, Head of Corporate Culture& Inclusion di Fastweb, Siobhán McDonagh, Head of Group People di UniCredit.

    Seguirà l’intervento di Laura Fedeli, Head of Advisory di Valore D, con INCLUSION IS MADE DEI by DEI®. Racconterà i KPI della D&I e mostrerà la collocazione su questi parametri di un campione di 200 aziende

    Francesca Vecchioni presidentessa di Fondazione Diversity ed Emanuele Acconciamessa CEO di Focus Management illustreranno i risultati della ricerca annuale sui Diversity Brand Awards. Anno dopo anno viene misurato in modo statisticamente significativo quanto i maggiori marchi nazionali siano percepiti come inclusivi attraverso le politiche complessive messe in atto dalle aziende valutate. I vincitori 2024 sono stati TIM, PAYPAL e Netflix. Ma sarà altrettanto importante vedere le evoluzioni registrate dai vari marchi.

    La conclusione è affidata a Anna Fiscale, imprenditrice e fondatrice del progetto Quid. Anna darà spunti di ispirazione sul ruolo dell’impresa sociale nel promuovere una cultura inclusiva all’interno della comunità e delle imprese. Quid è oggi un’azienda redditizia e autosufficiente che ha un fatturato di 8 milioni e impiega 150 donne fragili liberate da varie forme di schiavitù. Anna è un modello speciale di imprenditrice che ha saputo trasformare le fragilità in punti di forza.

    La Redazione

    Loading