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Maggio 19, 2024
Innovazione

Nasce Marea Azzurra, la nuova piattaforma di innovazione per la Blue Economy

Si tratta di un hub sorto dalla partnership tra Lauro.it Holding e H2biz


Marea Azzurra è la nuova piattaforma di innovazione per la Blue Economy nata dalla partnership tra Lauro.it Holding e H2biz.

Nasce dalla sinergia tra gli operatori della filiera del mare che si mettono insieme per collaborare e ricercare nuove soluzioni in un mondo in cambiamento continuo, dove ognuno resta padrone in casa propria.

Si tratta di un HUB orizzontale che aggrega competenze e operatori dei settori: mare, ambiente, energia, digitalizzazione. Il nuovo HUB è stato strutturato per cogliere tutte le opportunità di mercato della transizione ecologica e della trasformazione digitale ed è composto da fornitori di elevato standing in grado di coprire tutte le esigenze di innovazione del settore marittimo.

L’obiettivo è sviluppare progetti e gestire transazioni commerciali tra gli aderenti. In questo caso potranno formarsi reti di imprese o ATI o società ad hoc costituite. Marea Azzurra vanta, tra i soci fondatori, player armatoriali, imprenditori del mondo ricettivo e logistico, policy maker, poli accademici di Ricerca, innovatori e startupper.

Marea Azzurra è aperta al contributo di tutti gli operatori del settore marittimo e ai partner e fornitori dei comparti digitalizzazione, energia e sostenibilità ambientale.

Ai progetti di filiera possono partecipare in qualità di beneficiari tutti gli operatori del Sistema Mare iscritti a Marea Azzurra e in qualità di partner o fornitori le imprese e i professionisti qualificati e approvati dal board di Marea Azzurra. L’obiettivo è di sviluppare soluzioni integrate e scalabili per digitalizzare i processi operativi delle aziende del settore marittimo e rendere sostenibili le attività degli operatori.

Ci sono progetti simili in Italia e all’estero? “Riteniamo – fa sapere Salvatore Lauro – di essere i primi in Italia e siamo orgogliosi di averlo creato nel Mezzogiorno d’Italia”.

Per manifestare il proprio interesse, operatori marittimi, fornitori e partner possono contattare la Centrale Operativa H2biz.

Cosa vi aspettate che cambi con Marea Azzurra?

“In primis – replica Lauro – richiamare un gran numero di giovani verso la Blue Economy, soprattutto attraverso gli Istituti Tecnici Superiori ed attraverso il progetto che è stato rilanciato dal Rotary distrettuale della Campania con il progetto Ulisse. La fondazione Vola via mare ITS per il mare è pronta ad accogliere migliaia di giovani che vogliono guardare con attenzione alla possibilità di lavorare sul mare. L’unione, le sinergie ed il parlarsi tra i vari operatori può creare maggiore attenzione verso l’economia del mare e mettere insieme energie e collaborazioni nuove che aumenteranno certamente il PIL in questo settore, in una città a grande valenza come Napoli e in tutto il territorio campano”.

“Ricordiamo – fanno sapere da Marea Azzurra – che  nel 2021 il “Sistema mare” ha segnato una crescita del prodotto diretto del 9,2%, una crescita più ampia rispetto al dato medio nazionale del 6,4%. Un’economia che arriva a circa 143 miliardi di euro, quasi il 9% del complesso del valore aggiunto prodotto, con una occupazione di circa 914 mila persone direttamente coinvolte. Nel 2022 rispetto al 2019 il tessuto imprenditoriale blu si è incremento del 4,4%, contro una contrazione nello stesso periodo dell’1,2% del totale delle imprese. E nel Mezzogiorno questa crescita è stata più che doppia rispetto al dato medio nazionale, sfiorando il 10%.

In Italia la Blue Economy coinvolge vari settori: i servizi di alloggio e ristorazione che producono il 47,8%, le attività sportive e ricreative il 15,1%, la filiera ittica il 14,6%, la filiera della cantieristica il 12,5%, la movimentazione di merci e passeggeri via mare il 5,5%, la ricerca, regolamentazione e tutela ambientale il 4,3%, l’industria delle estrazioni marine lo 0,2%. In Campania abbiamo il primo esempio del Metrò del Mare, un’opportunità alternativa al trasporto terrestre soprattutto di autobus e automobili che inquinano e soffrono di numerosi incidenti stradali. Il trasporto passeggeri via mare è sicuramente più sicuro e green. Particolare attenzione viene posta sull’imprenditoria giovanile: diventare marinai è molto facile, basta saper vogare e nuotare! Si pensi alle grandi navi da crociera dove si svolge non solo attività marittima ma anche di attenzione al cliente, accoglienza, beauty farm, proprio come in una vera città. Allo stesso modo le barche da riporto possono offrire ai giovani numerose possibilità di lavoro”.

La Redazione

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