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Dicembre 2, 2024
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Qualità, innovazione, campagne pubblicitarie, rebranding: così si spiega il successo dei savoiardi Bonomi

Parlano Fausto e Renato, Presidente e Ad dell’ azienda che produce il dolce preferito dai Reali, nata nel 1850


Da pasticceria di montagna ad azienda leader mondiale nella produzione di savoiardi.  E tutto per il Forno Bonomi inizia a 940 metri di altitudine nel 1850. Come ci racconta il Presidente, Fausto Bonomi ( a destra nella foto)

“La famiglia Bonomi – afferma – nel 1850 gestiva il forno a Velo Veronese, a pochi chilometri dal punto in cui oggi si trova lo stabilimento di Roveré Veronese, nello splendido altopiano della Lessinia, alle porte di Verona. L’avventura inizia 11 anni prima della proclamazione dell’Unità d’ Italia, con una bottega di paese. Grazie al talento imprenditoriale e al passaggio generazionale, oggi Forno Bonomi è diventato uno stabilimento super tecnologico dove lavorano 190 persone producendo 38 quintali l’ora di savoiardi, oltre a sfogliatine, Tortefrolla e altre dolcezze di montagna”.

A metà degli anni Cinquanta, Umberto, padre dell’attuale Presidente, Fausto e di Renato Bonomi, Amministratore delegato dell’azienda, prende in gestione il forno di famiglia appartenuto ai bisnonni, sviluppando l’attività su tutto il Veronese, con prodotti molto apprezzati fra cui la tradizionale Tortafrolla. La produzione si ingrandisce con Verona sempre più apprezzata come meta  turistica.

Il grande cambiamento di Forno Bonomi avviene nel 1975 dopo il trasferimento a Roveré Veronese. Allora diventando un’industria.

“Oggi nello stabilimento di Forno Bonomi lavorano 190 persone, il 90% locali – ci dice l’ad – Forno Bonomi lavora  24 su 24 ore per produrre la sua pasticceria di montagna. L’ azienda, oltre al re savoiardo, sforna ricette di antica sapienza artigianale come la Tortafrolla di Verona e piccole bontà come sfoglie e amaretti in diversi formati e varianti di ricette. Inoltre, produce delle sfiziose sfogliatine salate in tre gusti mediterranei, ideali come snack e per l’aperitivo. Ogni giorno vengono sfornati 900 quintali di prodotto finito, grazie a un ciclo produttivo continuo, alimentato da fonti 100% rinnovabili e totalmente automatizzato. Su un fatturato di 63 milioni di euro, la quota export mondiale è del 60%”.

All’estero chi compra i vostri savoiardi? “Forno Bonomi – replica il presidente – esporta i suoi savoiardi in tutto il mondo, ovunque ci sia il Tiramisù, il dolce italiano più amato nel mondo. La maggior parte dell’esportazione è assorbita dal canale HoReCa e dalla GDO”.

Perché si chiamano savoiardi? “I savoiardi – spiegano i Bonomi – sono diventati un’icona della pasticceria italiana e si sono diffusi dalla Francia sino in Piemonte e poi via via in tutta Italia al seguito dei Savoia. Erano i biscotti ufficiali della corte della casa regnante d’Italia dal 1861 sino alla loro deposizione ed esilio nel 1947. Oggi sono un caposaldo della pasticceria italiana. L’Italia ha una lunga tradizione di produzione di savoiardi, sia artigianali che industriali.

I Bonomi sono alla terza generazione da quando nel dopoguerra l’azienda è stata rilevata dal ramo della famiglia di Renato e Fausto Bonomi, oggi alla guida dell’azienda.

“Alla base della nostra crescita – fanno sapere – c’è la qualità nel rispetto delle ricette tradizionali e della bontà dei nostri ingredienti. Una condizione che solo se accompagnata da costante innovazione tecnologica, ambientale e sociale, consente all’azienda di poter affrontare il mercato interno ed internazionale con successo. Un ruolo strategico gioca certamente anche la comunicazione, che è stata consolidata nel 2023, dopo il compimento di un articolato processo di rebranding per sostenere la costante crescita sia sul mercato interno che internazionale. In termini di comunicazione c’è stata innanzitutto la scelta di diventare official sponsor della prestigiosa Arena di Verona e della sua Fondazione. Un importante passo che va nella direzione di un sostegno del nostro territorio e dei valori che ci accomunano. Ed anche della consapevolezza che con l’Opera Lirica amplifichiamo il messaggio di Forno Bonomi in un circuito mondiale di grande prestigio. C’è sempre stata un’attività di sponsorizzazione volta soprattutto alle piccole iniziative locali. Nel 2023 l’azienda ha puntato sull’eccellenza. L’autunno vede Forno Bonomi pronto a celebrare il prodotto eroe, Il savoiardo, che viene prodotto 24 ore su 24 su tre linee, sfornando complessivamente 38 quintali di prodotto ogni ora. Un traguardo ambizioso che viene reso riconoscibile a tutti attraverso nuova campagna di comunicazione OOH dinamica, su tram, metropolitana e affissioni, che ha come sfondo le grandi capitali del mondo raggiunte dal best seller di Forno Bonomi, con grande soddisfazione dei palati che amano i sapori italiani autentici e il vero Tiramisù”.

In futuro?  “Nel 2024 – dichiara Alberto Kruger, Direttore Marketing Forno Bonomi – andremo a consolidare l’offerta incrementando la distribuzione ponderata e proseguendo le diverse attività di comunicazione, puntando soprattutto sul nostro savoiardo di montagna. Siamo i primi produttori al mondo di questa specialità italiana che caratterizza il dolce più amato a livello mondiale, il Tiramisù, e siamo in grado di gestirne la distribuzione a livello internazionale in 110 Paesi: un primato che abbiamo tutte le intenzioni e capacità di consolidare”.

Intanto per circa due settimane i savoiardi riconoscibili per la loro forma iconica saranno protagonisti della campagna OOH su tram, metropolitana e affissioni, nella metropoli di Milano, con un obiettivo di awareness e riconoscibilità della marca, fra i maggiori player del mercato bakery-food.

Cinzia Ficco

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