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Novembre 21, 2024
FocusManagement

Piero Vigutto: “Anche per valutare una performance ci vuole orecchio”

Lo psicologo del lavoro sottolinea l’importanza dell’ascolto da parte dell’imprenditore


A  fine anno pubblicherà una guida su come si valuta una performance. 

Nel frattempo, da psicologo del lavoro, continua a studiare quali sono le leve giuste per far fluire un’azienda.

Dopo vent’anni di esperienza, è arrivato ad una conclusione: non esiste una sola “psicoterapia” aziendale, ma situazioni standard, in cui si presentano più o meno gli stessi problemi, per affrontare i quali occorre una grande capacità di ascolto.

Parlo di  Piero Vigutto, classe ’74, specializzato in psicologia del lavoro e delle organizzazioni con il professor Vincenzo Majer – uno dei pionieri italiani degli studi sul capitale umano e docente universitario patavino, che ha fondato la HR&O Consulting, con cui  offre consulenze come HR Business Partner e Temporary HR Manager.  

Da più di dieci anni Vigutto affianca la direzione aziendale o l’asset HR per l’organizzazione, la gestione, la formazione, la selezione e la valutazione del personale utilizzando anche la tecnica formativa del Lego Serious Play e dell’assessment.

E’ l’ideatore e il creatore del Team Aware – strumento di valutazione delle soft skill, ZeroStress – piattaforma di valutazione dello stress lavoro correlato.

Blogger, saggista ed esperto di gestione risorse umane, si occupa di soft skill e gestione dei gruppi di lavoro. Docente e formatore per le tematiche riguardanti human resource managementempowerment, comunicazione efficace, gestione dello stressteam building, gestione della conflittualità e negoziazione, percezione del rischio e della sicurezza, welfare aziendale, engagement del personale, ha condotto la trasmissione on line #CoseDellAltroManager e pubblicato tre manuali di psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Ogni anno organizza il convegno #HRO -Risorse Umane, Innovazione e Strategie, che ha come tema principale la gestione delle persone e dell’organizzazione. 

E’ il responsabile scientifico del corso universitario Innovative HR Manager & HR Business Partner e il Co-Organizzatore di HR Nexus, la prima fiera internazionale sul metaverso dedicata ai servizi alle imprese. Ha un blog personale.

 https://www.hroconsulting.it/

 https://www.hroconsulting.it/blog/

https://h-demy.eu/

L’abbiamo intervistato.

“Cosa dico subito agli imprenditori che chiedono una mia consulenza?  Non esiste più un imprenditore padre padrone – dice – che può ricattare il dipendente con lo stipendio. Il modello del leader che in azienda non ammette il contraddittorio, ha una comunicazione scarsa o assertiva all’interno dell’azienda, insufficiente all’esterno sui valori che porta avanti con la sua attività, è destinato a chiudere, fallire, vedere andare via i propri dipendenti. Il punto dolente per quasi tutte le aziende che registrano un alto tasso di dimissioni, è proprio la mancanza di comunicazione, che è mancanza di ascolto, quasi sempre motivata con la mancanza di tempo. E invece, è un grande investimento dedicare ore a indagini interne per sapere come si vive in azienda, cosa passa per la testa dei dipendenti che non puoi più comprare con qualche benefit, qualche viaggio, o aumenti di stipendio. La stessa cena informale non serve a molto, se non fatta con il team che conosci, di cui sai quasi tutto. Non è sufficiente per conoscere tutti i dipendenti che – si stenta a capire- vogliono sentirsi coinvolti, motivati. E tu imprenditore, devi stare accanto a loro e guidarli verso un obiettivo comune. Gestire un’azienda è stare vicino ai propri dipendenti nel progetto che hai in mente e che loro devono conoscere. Nessun segreto, altrimenti ti troverai gente che non saprà dirti perché viene a lavoro, se non per lo stipendio. Coinvolgere, motivare e stare con loro: questo è quello che dico ai clienti. Ma a monte, è necessario che l’imprenditore abbia chiara la sua vision, sapere dove vuole arrivare, conoscere i suoi obiettivi che devono essere adeguati alle risorse economiche e professionali di cui dispone, misurabili, monitorabili in modo frequente. Sa quante volte mi capita di avere come clienti imprenditori che ignorano l’organigramma aziendale, il quale andrebbe aggiornato costantemente? Insomma, l’analisi va fatta su chi guida l’impresa e sui lavoratori, su ciò che si ha a disposizione e sulle mete finali, sul percorso che deve essere fatto di faccia a faccia frequenti. Per non pentirsi poi di non aver trattenuto talenti o assunto personale stonato c on il resto della squadra. Come si vede, il fallimento, l’insuccesso non dipendono da questioni economiche, quanto dall’inconsapevolezza di avere difficoltà. Non esiste una sola leva, ma tante leve rispetto a problemi sempre uguali. Ovvio che non bastano più i buoni pasto. La parola magica di un’organizzazione deve diventare: cura. Cura delle proprie persone. Lo ripeto sempre: il welfare è un universo complesso che l’azienda deve conoscere, padroneggiare, personalizzare e comunicare prima ancora di iniziare un percorso. Il welfare infatti, non è solo regolamentazione. E’ qualcosa di più profondo, la possibilità di coinvolgere il personale in un rapporto quasi intimo con l’impresa che si può tradurre con un clima migliore, minori costi di gestione del personale – sia per l’attrazione dei talenti che nella selezione del personale- migliori performance. Insomma, è quello che gli psicologi del lavoro chiamano engagement. Se la vediamo da questo punto di vista, per fare welfare, ovvio, diventano ridicoli i crediti per mangiare gratis. Serve, piuttosto, creare un ambiente salutare, senza rischi”. 

Il prossimo libro di Vigutto è il seguito dell’altro, dal titolo: “Organizzare la selezione nelle PMI”, che si rivolge alle aziende, agli enti pubblici e offre strumenti pratici e approfondimenti teorici utili per la gestione efficace delle risorse umane.

In questo lavoro l’autore non si limita a proporre una singola metodologia, ma esplora diverse prospettive e approcci, lasciando ai lettori la possibilità di adattare le tecniche alle proprie esigenze e ai propri contesti specifici. Attraverso una struttura chiara e dettagliata, Vigutto  guida i lettori attraverso le varie fasi del processo di selezione, dalla job analysis alla valutazione dei candidati, offrendo consigli pratici e suggerimenti utili per affrontare le sfide più comuni. Perché il buon giorno si vede, in genere, dal mattino. Chi ben comincia…Si sa.

Cinzia Ficco

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