Potrebbe diventare realtà il progetto Pipenet, nato da uno studio di Franco Cotana, docente Ingegneria di Perugia
Pipenet, innovativo progetto di trasporto a lievitazione magnetica, nasce da uno studio realizzato dal professore Franco Cotana dell’Università di Ingegneria di Perugia, il quale comincia a lavorare al progetto nei primi anni 2000. Ed è proprio in questi giorni che Pipenet potrebbe diventare una realtà, grazie a un finanziamento da 16 milioni di euro, fondamentale per realizzare le diverse fasi di sviluppo del progetto. https://www.youtube.com/watch?v=-m6p4OE4Opg
Pipenet rappresenta una rivoluzionaria innovazione nel settore del sistema dei trasporti: possiamo immaginare una rete di tubi, dei condotti speciali che, con altri dispositivi, permettono il trasporto di merci ad elevata velocità, con ridotti consumi energetici e, di conseguenza, con un minore impatto ambientale.
Potremmo definirlo un progetto a beneficio dell’ambiente poiché riesce a interpretare le esigenze di questo momento storico, nel quale la sostenibilità rappresenta un requisito fondamentale per l’economia.
Professore Cotana, nel dettaglio in che consiste il progetto Pipenet?
« Nella creazione di un nuovo sistema di trasporto denominato Pipenet, costituito sostanzialmente da condotti ad aria evacuata con tecnologie che permettono il trasporto di merci ad elevata velocità, con ridotti consumi energetici. La merce sarà trasportata nei condotti all’interno di appositi contenitori o capsule di dimensioni e caratteristiche tali da poter viaggiare nelle tubazioni con basso attrito ad elevata velocità. La propulsione delle capsule sarà realizzata per mezzo di motori lineari sincroni, il sostentamento e la guida attraverso innovativi sistemi a sublimazione e levitazione magnetica (Maglev). La rete di tubi permetterà di collegare e interconnettere fisicamente punti dove ci sia l’esigenza di ricevere o spedire la merce con tempi estremamente ridotti (esempio Milano – Roma merci spedite in 19 minuti di percorrenza). Sarà connesso qualunque tipo di punto vendita e/o di distribuzione, dal produttore ovvero dai magazzini centralizzati con forniture just in time. Questa riduzione di tempi e costi gioverà all’intero sistema dei trasporti riducendo i costi dei produttori e dei consumatori. Si ridurranno i costi di trasporto non inquinante. L’obiettivo è realizzare una vera e propria infrastruttura di trasporto destinata a coprire un significativo segmento del trasporto merci che si sposi anche con la rete internet, potenziandone e moltiplicandone lepossibilità (E-Commerce). Il Sistema oltre all’elevata velocità, al basso impatto ambientale(atmosferico, acustico, etc.), alla flessibilità, sarà fonte anche di decongestionamento del traffico e ridurrà feriti e morti causati dagli incidenti stradali. Di conseguenza, anche i costidel sistema sanitario nazionale».
Perché vuole rivoluzionare il sistema dei trasporti?
«Perché mira a decarbonizzare il sistema dei trasporti. Il basso impatto ambientale con assenza di emissioni di CO2 (il sistema autoproduce l’energia rinnovabile che serve al suo funzionamento) è la conseguenza dei ridotti consumi energetici. Le dimensioni contenute ne consentono una rapida installazione in affiancamento a infrastrutture esistenti. Le dimensioni sono compatibili con la posa in mare come già avviene per i grandi Metanodotti».
Che ruolo svolge la tecnologia?
«Non si tratta di una sola tecnologia, ma di varie tecnologie già disponibili, integrate nel sistema. L’integrazione delle tecnologie è alla base del nuovo mezzo di trasporto con i seguenti obiettivi: eliminazione degli attriti (attriti aerodinamici, attriti da rotolamento) per ridurre al massimo i consumi energetici, altissime velocità massime per alte capacità di trasporto e ridottissimi tempi di consegna, assenza di rallentamenti stop and go tipica del trasporto ferroviario, massima flessibilità anche nel reindirizzamento delle capsule nel sistema a Rete, affidabilità e percorsi alternativi, bassi costi ed elevati fattori di riempimento delle capacità di trasporto grazie a politiche tariffarie in funzione dei tempi di consegna».
Quali sono i vantaggi per le imprese?
«Magazzino just in Time, dal produttore al consumatore saltando la catena di distribuzione, semilavorati e componenti in arrivo da altre fabbriche per realizzare un sistema produttivo flessibile e distribuito nel territorio, azzerati i costi di magazzino e i costi della carbon tax per i trasporti e lo stoccaggio delle merci. Un vantaggio competitivo straordinario nella riduzione dei costi di produzione e trasporto. Salto della catena del freddo ed eliminazione del deterioramento delle merci deperibili».
Quanto costa il progetto alle imprese?
«Il progetto non ha costi per le imprese, si ripaga in otto anni con tariffe fissate per ogni capsula che trasporta 500 chilogrammi ogni 100 chilometri. Si va da 0,5 a 15 euro in funzione della priorità di delivery e dell’urgenza. Ogni azienda o trasportatore potrà prenotare da poche centinaia a qualche milione di capsule all’anno su un totale di qualche miliardo di capsule/anno (nell’assetto di rete evoluta). Ciascuna stazione Una capsula ogni 2 secondi in partenza e una capsula ogni 2 secondi in arrivo. Nella dorsale Reggio Calabria-Milano in meno di un’ora con 30 stazioni circa una ogni 40 chilometri viaggerebbero in un anno oltre 500 milioni di capsule al costo medio di 6 euro/capsula. Questi a loro volta possono generare ricavi per oltre 3 miliardi l’anno a fronte di costi OPEX di un miliardo l’anno e 2 miliardi di Capex che in otto anni ripaga l’infrastruttura. Costo dell’infrastruttura, circa 15 miliardi».
Come funziona nella pratica? Ci può fare un esempio?
«Ogni spedizione di pacco o merce in contenitori di vario tipo di dimensione massime 80x80x250 centimetri, peso massimo 500 chilogrammi, è pianificata dall’inizio della presa in consegna della merce in stazione oppure attraverso il drone (fino a 10 chilogrammi) dalla propria abitazione (da e per). Il costo dipende dalla priorità assegnata. Un esempio: nessuna priorità, minimo costo. Decide il sistema quando inviare (nei momenti di scarsa richiesta). Nel caso di prelievo e/o consegna da balcone o finestra di casa, il drone (il cui costo è a parte) è dotato di trasponder e viaggia entro lo spazio aereo di apposite aerovie. A ogni drone è assegnato uno slot. Il Send To è rappresentato da questo simbolo § (analogo a @ per i messaggi email): sarà l’indirizzo fisico a cui spedire o ricevere la merce, che in pochi minuti sarà recapitata».
Francesco Fravolini