Appuntamento dal 6 al 10 novembre, da remoto, organizzato dai founder di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice
Intelligenza artificiale generativa: quali sono gli scenari futuri e come attrezzarsi?
L’intelligenza in grado di generare testo, immagini, video, musica o altri media, è in crescita. E secondo gli esperti servirebbero almeno tre passi per farsi trovare pronti:: acquisizione di un’AI Expert, realizzazione di semplici progetti pilota fino alla realizzazione di una cultura aziendale Gen-AI addicted.
Secondo una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice, la cosiddetta “Gen-AI” risulta ancora un territorio quasi del tutto inesplorato, soprattutto, a livello lavorativo e imprenditoriale. Le prime conferme in merito giungono da un recente report stilato da McKinsey, secondo il quale solo 2 manager su 10 nel mondo utilizzato regolarmente l’intelligenza artificiale generativa al fine di accrescere il proprio business e velocizzare i singoli processi operativi.
Perché’ Tante le cause: di ricorrere a tecnologie sempre più evolute alla volontà di restare nella cosiddetta comfort zone, fino alla decisione ultima di affidarsi solo al proprio capitale umano. Eppure, la Gen-AI, nonostante titubanze e preoccupazioni di vario genere, risulta una grande opportunità in vista dei prossimi anni. A questo proposito, Linkedin fa chiarezza e mette in risalto il fatto che il mercato di riferimento risulta in grande crescita: si prevede un incremento pari a 257 miliardi di dollari entro i prossimi 9 anni, ossia una cifra venti volte superiore rispetto agli 11 miliardi raccolti nel 2022. Restando sulla stessa lunghezza d’onda, quali saranno quindi i settori operativi maggiormente toccati da quest’onda anomala targata Gen-AI? Stando a quanto specificato sempre da McKinsey, in primo piano c’è il marketing (14%), seguito dal reparto produzione (13%) dalla customer care (10%). Fuori dal podio, e anche di parecchio, la finanza(4%), le risorse umane (3%) e il settore manifatturiero (2%).
E in Italia come procede? Secondo Ambrosetti il Bel Paese sarebbe ritardo ed è necessario accelerare per diffondere l’utilizzo di questa tecnologia perché la Gen-AI è in grado di generare fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto ogni anno (una cifra pari al 18% del PIL italiano).
Come? Ad esempio, incrementando la digitalizzazione di oltre 110mila PMI made in Italy. Oppure, investendo in eventi o corsi di formazione ad hoc come la Generative AI Week, un appuntamento, in programma dal 6 al 10 novembre e 100% da remoto, organizzato dai founder di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice per avvicinare manager e imprenditori a questa branca dell’AI. https://www.iaspiegatasemplice.it/
“La Generative AI è un vero e proprio tesoro dalle infinite potenzialità – affermano Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, (in foto) founder di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice – L’obiettivo del nostro evento, oltre che fare cultura, è far capire che la Gen-AI non è solo americana, ma anche italiana. Infatti, ci sono già alcune startup e realtà aziendali che si stanno aprendo a questo nuovo mondo. Però, possiamo e dobbiamo fare meglio. A livello organizzato, il nostro evento sarà interamente gratuito e disponibile sulla piattaforma AI Play (aiplay.it/gen-ai). Ogni giornata sarà suddivisa in due momenti: la mattina gli iscritti potranno ascoltare delle interviste formative rilasciate da grandi esperti del settore, mentre per il pomeriggio sono previste delle demo che spiegheranno come questa tecnologia può realmente aiutare i professionisti ad abbracciare il futuro. Al momento abbiamo già 1500 iscritti all’appuntamento, ma contiamo di superare quota7mila”.
I due hanno stilato un vademecum con 10 consigli per spingere i professionisti ad utilizzare la Gen-AI fin da subito:
1) Informarsi: reperire informazioni e confrontarsi con esperti del settore risulta il primo passo fondamentale per aprire le proprie porte all’intelligenza artificiale generativa.
2) Identificare le esigenze aziendali per capire, sin dalle prime battute, come e dove applicare la Gen-AI in modo tale da migliorare i processi produttivi o le strategie di marketing.
3) Assemblare un team multidisciplinare che comprenda anche un’AI expert, cioè un vero e proprio cultore della tecnologia e delle sue sfaccettature o sottounità come l’IA generativa.
4) Effettuare un’analisi interna che consenta di capire se investire nella Gen-AI rientri fin da
subito nelle disponibilità dell’impresa in questione
5) Fare ricerca, anche prolungata, con l’obiettivo di selezionare il fornitore/partner AI addicted adatto: solo così sarà possibile effettuare l’upgrade desiderato.
6) Provare non costa nulla: siccome si tratta di una tecnologia nuova, si consiglia di iniziare con un progetto pilota e non su larga scala al fine apportare eventuali correzioni a percorso terminato.
7) Formare il proprio personale grazie a corsi o eventi ad hoc in modo tale da apprendere le basi della Generative AI e affidarsi così alle loro conoscenze per accedere ad un livello di efficacia superiore.
8) Una volta che il manager, e di conseguenza l’azienda, decide di aprirsi al mondo dell’intelligenza artificiale generativa, si consiglia di monitorarne le prestazioni per valutarne l’efficacia applicativa.
9) Accettare di affidarsi ad una tecnologia così avanzata significa anche, in fase operativa,
rispettare delle leggi e dei regolamenti, soprattutto, in ottica privacy dei dati.
10) Realizzare e, in un secondo tempo, spammare una vera e propria cultura Gen-AI related: in questo modo, tutto il team adotterà tecnologie emergenti e un mindset orientato all’apprendimento e alla conoscenza delle innovazioni più avveniristiche.
La Redazione