Ilaria Profumi, avvocato, nel gruppo EXp global che gestisce le operazioni internazionali della società
Una community di 89mila professionisti immobiliari, distribuiti su 24 Paesi, oltre agli Stati Uniti.
L’ azienda si chiama EXp Realty https://expitalia.it/ ed è nata nel 2009 con l’obiettivo di superare i costi e i rallentamenti dell’intermediazione nel settore immobiliare.
“Community – specifica Ilaria Profumi, nata nel ’73 ad Assisi, avvocato e pubblicista, Regional director Growth di eXp EMEIA – è da prendere nel senso letterale del termine, come una realtà che dà importanza alla gender diversity, rispetta usi e costumi locali dei nostri colleghi e spinge per la collaborazione. Il modello è quello light alla Netflix, con piccole realtà di base alle spalle delle quali c’è un brand internazionale e di successo”.
L’idea è nata da Glenn Sanford, professionista del settore immobiliare, che ben conosceva le limitazioni dei tradizionali modelli di intermediazione brick-and-mortar. Sanford ha osservato come gli alti costi generali, i rigidi orari di ufficio e la mancanza di collaborazione soffocassero il potenziale di crescita di agenti e broker.
Il settore immobiliare aveva un disperato bisogno di innovazione e molti professionisti faticavano ad adattarsi alla rapida evoluzione del panorama digitale. “Questi problemi – continua Profumi – hanno suscitato un senso di urgenza e frustrazione tra i professionisti del settore immobiliare, che volevano qualcosa di più di ciò che offriva il modello di intermediazione convenzionale. Lo status quo non era più sostenibile e la necessità di un approccio più progressista e lungimirante diventava sempre più evidente. Riconoscendo questa lacuna, Glenn Sanford ha immaginato una soluzione rivoluzionaria: eXp Realty, un’agenzia di intermediazione basata sul cloud, che avrebbe sfruttato una tecnologia all’avanguardia e un modello aziendale unico per affrontare i problemi più urgenti del settore. Liberandosi dai vincoli delle agenzie di intermediazione tradizionali e abbracciando un approccio più flessibile, collaborativo e tecnologico, eXp Realty ha permesso a innumerevoli agenti e broker di raggiungere nuove vette di successo e rimodellare il futuro del settore. La visione di Glenn Sanford era creare un’agenzia di intermediazione che offrisse ad agenti e broker un’ampia gamma di risorse e supporto, come Amazon fornisce ai suoi clienti diversi prodotti e servizi. Per raggiungere questo obiettivo, Glenn ha sviluppato un modello di business unico per eXp Realty, che opera sulla base di un modello di condivisione dei ricavi. Non si addebitano più le tradizionali commissioni di franchising o le spese di ufficio. Questo permette agli agenti di guadagnare un reddito passivo, basato sul successo complessivo dell’azienda, anziché solo sulle loro vendite”.
Oltre al suo modello aziendale innovativo, eXp Realty offre una piattaforma tecnologica all’avanguardia e una cultura di supporto che incoraggia la collaborazione e l’innovazione. Queste caratteristiche hanno reso eXp Realty un leader del settore e hanno attirato i migliori agenti e broker a livello nazionale.
Sotto la guida di Glenn, eXp Realty ha registrato una rapida crescita ed è diventata una delle agenzie immobiliari più grandi e di maggior successo al mondo.
Nel 2019, eXp World Holdings, la società madre di eXp Realty, è stata quotata in Borsa al NASDAQ, diventando così la prima agenzia immobiliare quotata in Borsa al mondo.
“E’ cresciuta tanto – ancora Profumi – Quando sono entrata in azienda nel maggio 2021 l’azienda contava 55mila agenti. Dopo due anni e mezzo gli agenti nel mondo sono diventati 89mila ed io sono orgogliosa di aver contribuito a questa ascesa. Un giorno un agente indiano mi disse: exp e’ un business per l’umanita’ perche’ cambia la vita dei professionisti immobiliari e delle loro famiglie in meglio”.
Ilaria fa sapere che ci sono “due piattaforme metaverso proprietarie, una da laptop e una da smartphone (B2B la prima e B2B e B2C la seconda), che consentono di abbattere tutte le barriere spaziali e incontrarsi da qualunque parte del mondo per fare riunioni, chiudere affari, mostrare visite virtuali di immobili ai clienti. Avendo costi operativi bassi, il costo di adesione è esiguo proprio come un abbonamento Netflix”.
I vantaggi sono notevoli. L’agente immobiliare ha il supporto derivante dalla piattaforma e dai tools tecnologici e dal back office costituito da persone e dipendenti. Il supporto si occupa della parte burocratica del lavoro di agente immobiliare che farà ciò che gli piace di più: la vendita, il rapporto con il cliente, in sostanza le attività che producono profitto”.
Concorrenti? “Esistono nel mondo – replica l’avvocato – varie digital real estate company. Tuttavia è internazionale quanto EXP REALTY e nessuna è quotata in Borsa. Siamo l’azienda cresciuta di più negli ultimi anni ed il vantaggio sta nel modello di business disruptive rispetto ai modelli tradizionali che stanno perdendo terreno in termini di numero agenti, e di conseguenza, transazioni e quota di mercato”.
A sostenere Exp reality ci sono partnership importanti e “continuiamo – afferma – a stringerne altre perché siamo un agent centric company: l’agente immobiliare è al centro di tutto il nostro lavoro quotidiano e vogliamo offrirgli il miglior servizio, la migliore assistenza ed i migliori tools. Per ciò non smettiamo mai di crescere e siglare partnership.
“Gli azionisti – aggiunge Profumi – sono gli agenti immobiliari stessi che in Exp possono così costituire una legacy per se e la propria famiglia. Il modello è scalabile perché siamo globali, ma con un’anima estremamente locale. Quando approcciamo un Paese, effettuiamo una due diligence approfondita per capire come il modello di business possa adattarsi alla realtà, quale tipo di contrattualistica utilizzare, quali debbano essere i requisiti per gli agenti immobiliari”.
I progetti del futuro? Continuare a crescere. Potrebbe diventare un franchising? La risposta dell’avvocato: “Il franchising è un modello tradizionale vecchio e desueto con notevoli costi di gestione ed operativi sia per il franchisor che per il franchisee. Exp non diventerà un franchising perché significherebbe restare nel passato quando noi siamo lanciati come una Ferrari nel futuro. Siamo nel momento Blockbuster vs Netflix. E’ come se mi chiedesse di tornare alle video cassette”
Cinzia Ficco