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  • Evento Farmindustria-Fondazione ITS per Giornata Nazionale del Made in Italy

    Evento Farmindustria-Fondazione ITS per Giornata Nazionale del Made in Italy

    Inaugurati 8 laboratori nel Campus Pharma Academy


    Inaugurati ieri nel Campus Pharma Academy 8 nuovi laboratori nel corso dell’evento: “Competenze per l’innovazione. ITS Pharma Academy un modello vincente”

    Il Campus Pharma Academy è un contesto residenziale che offre agli studenti, in un unico luogo, aule didattiche, laboratori, start-up, alloggi e servizi ricreativi.

    Una struttura che permette di migliorare l’attrattività degli ITS e della formazione terziaria e favorisce l’orientamento degli studenti.

    Il progetto – avviato nel 2019 – ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti le competenze tecniche necessarie per la formazione delle figure professionali richieste dall’industria farmaceutica. Riducendo così il mismatch tra i profili ricercati e quelli presenti sul mercato del lavoro che oggi pesa quasi 1,8 miliardi, secondo l’ultimo Rapporto Excelsior Unioncamere, per l’intero comparto delle Life Sciences. Dal 2019 a oggi sono stati formati oltre 250 studenti e attualmente, con 7 corsi attivi, si stanno formando circa 140 giovani. Il tasso di placement è stato del 100% (circa 90% ancor prima della conclusione dei corsi), come quello sulla coerenza tra studi e occupazione.

    I laboratori inaugurati sono stati realizzati grazie ai fondi del PNRR e co-progettati con le imprese. Hanno il più elevato livello tecnologico e strumentale presente nei canali formativi pubblici per offrire a studenti, in ottica di up-skilling, e lavoratori, in ottica di re- skilling, una formazione all’avanguardia. Nello specifico i laboratori sono: di Impianti per Produzioni Farmaceutiche Sterili, Controllo Qualità e Operatività, di Analisi Chimiche e Preparazione, di Analisi Chimico-Fisiche e Strumentali per Controlli di Qualità, d iControllo di Qualità Microbiologico, di Biotecnologie, di Cosmeceutici e Nutraceutici, Polifunzionale, con Tecnologie Smart per Industria 5.0.

    Nel corso dell’evento è stata annunciata, nell’ambito del piano Mattei, la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione egiziano sul sistema della formazione professionale in ambito farmaceutico per contrastare lo skills mismatch attraverso la formazione di risorse umane altamente specializzate e aprirsi a nuove prospettive orientate alla ricerca e alla creazione di start-up d’impresa. Iniziativa che segue la sigla dei recenti Protocolli d’Intesa firmati tra MUR, CRUI e Farmindustria, da un lato e Farmindustria, ITS Pharma Academy e FEI (Federazione Imprese Egiziane), dall’altro, con l’obiettivo di trattenere i talenti nelle università e nelle imprese italiane, attrarli dall’estero, e promuovere la cooperazione.

    Un modello formativo basato su una visione internazionale e un approccio di filiera con gli attori delle Life Sciences per una collaborazione sempre più stretta tra università, centri di ricerca, aziende e istituzioni, in grado di rispondere in modo efficace alle esigenze del mercato e delle nuove tecnologie. 

    Ieri si sono svolti anche due momenti di orientamento con 20 imprese farmaceutiche che si sono presentate ai giovani per accrescere la consapevolezza sul valore dell’industria farmaceutica in Italia.

    “Le competenze sono le fondamenta dell’innovazione e della competitività, ha commentato Marcello Cattani, Presidente Farmindustria in occasione della Giornata del Made in Italy e in vista della Giornata della Ricerca italiana nel Mondo – E l’Italia per quanto riguarda la qualità delle Risorse Umane non è seconda a nessuno. Gli addetti totali sono 71.000, di cui il 45% donne. Occupazione che negli ultimi 5 anni è cresciuta dell’8%, con un picco del +21% tra gli under 35. E anche i nostri ricercatori rappresentano un’eccellenza globale. Sia quelli in tutto il mondo sia i 7.300 presenti nel Paese, in aumento del 3% rispetto al 2023 ed equivalenti a oltre il 10% del totale degli addetti, che portano avanti studi e progetti che possono cambiare le prospettive di cura e offrire nuove speranze ai cittadini. Strutturare un percorso, attraverso la collaborazione e la partnership, per creare e sviluppare continuamente le competenze necessarie alle imprese è oggi imprescindibile, così come lo è ripensare a livello europeo l’ecosistema delle Life Sciences. Altrimenti il rischio è perdere terreno ed essere meno attrattivi in un contesto in cui la tecnologia corre veloce, la competizione è planetaria e nuovi Paesi emergono con decisione. L’impegno del Governo va in questa direzione. Anche noi ci siamo e stiamo facendo la nostra parte.”

    Secondo Giorgio Maracchioni, Presidente Fondazione ITS Pharma Academy: “Il Campus Pharma Academy ha realizzato laboratori altamente specializzati progettati in base alle reali esigenze di competenze delle aziende. I reparti, gli ambienti e le attrezzature riproducono fedelmente quelli che gli studenti troveranno in ambito industriale, riducendo così i tempi di inserimento nel mondo del lavoro, aumentando l’orientamento professionale e contribuendo a contrastare l’abbandono scolastico e il fenomeno dei NEET. Tra le eccellenze, il laboratorio di Produzioni Farmaceutiche Sterili che permette la simulazione di produzioni in ambienti sterili, in linea con le normative internazionali, e rappresenta un unicum formativo grazie alla presenza di un isolatore. In questo contesto, si colloca la promozione di iniziative di cooperazione internazionale con i Paesi africani, nell’ambito del Piano Mattei, finalizzate a sostenere lo sviluppo sostenibile, il trasferimento tecnologico, la formazione accademica e professionale e la creazione di opportunità economiche condivise. Tali attività comprendono lo scambio di docenti e studenti, la realizzazione di progetti di ricerca applicata, la partecipazione a workshop, seminari e attività di formazione nel periodo estivo, definizione di programmi congiunti di formazione, l’attivazione di team di progetto per lo sviluppo di percorsi finalizzati al conseguimento di titoli terziari con titoli riconosciuti in entrambi i Paesi.

    I laboratori consentiranno agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di inserire nuovi modelli di formazione e favoriranno processi di innovazione come la riforma scolastica 4+2 e i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO)”.

    I risultati del Campus Pharma Academy

    Dal 2019 a oggi sono stati formati oltre 250 studenti e attualmente, con 7 corsi attivi, si stanno formando circa 140 giovani.

    100% tasso di placement (circa 90% ancor prima della conclusione dei corsi),

    100% tasso coerenza tra studi e occupazione

    35% di donne, ben al di sopra della media donne iscritte in percorsi STEM

    1/4 provenienti da aree lavorativamente svantaggiate.

     30% studenti già laureati o iscritti all’università

    Rilevante è anche la collaborazione con le aziende, ad oggi:

    120 manager aziendali coinvolti nella didattica;

    90% della didattica è erogata dalle aziende.

    La Redazione

  • Farmindustria: produzione per oltre 56 miliardi di euro nel 2024

    Farmindustria: produzione per oltre 56 miliardi di euro nel 2024

    Parla Marcello Cattani, il suo Presidente


    La crescita dell’export a 54 miliardi di euro nel 2024 ha determinato un valore della produzione di oltre 56 miliardi di euro per l’industria farmaceutica in Italia nel 2024, secondo elaborazioni Farmindustria su dati Istat e Iqvia, in aumento rispetto ai 52 miliardi dell’anno precedente.

    Un risultato che si deve totalmente allo sviluppo sui mercati esteri, per cui l’Italia ha fatto meglio dell’UE negli ultimi 5 anni (+65% rispetto a +57%). È un dato che va letto insieme a quello relativo al peso delle esportazioni di medicinali sul totale manifatturiero, quasi triplicato in 20 anni (dal 3,5% nel 2004 al 9,1% nel 2024).

    Il saldo estero di farmaci e vaccini è oggi di +21,2 miliardi, pari al 18% di quello complessivo dell’industria manifatturiera nel Paese, che porta le aziende farmaceutiche al primo posto per surplus.

    Imprese che sono sul gradino più alto del podio anche come principale settore che contribuisce alla crescita del PIL tra il 2022 e il 2024: +17,7% a fronte di un +1,4% del PIL totale.

    Valori che hanno consentito, anche nel 2024, di aumentare l’occupazione che è pari a 71 mila addetti (+1,5%) con un picco in R&S e produzione del 3%.

    “Innovazione scientifica e tecnologica e nella produzione. Investimenti crescenti sul territorio. Eccellenza delle Risorse umane e nelle capacità manageriali e imprenditoriali. Sistema pubblico con molte eccellenze e un SSN rafforzato dalle politiche di questi anni. Sono i fattori che hanno guidato la crescita dell’industria farmaceutica in Italia, che si conferma come un asset portante dell’intera Nazione – commenta Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria – Il Governo ha posto come obiettivo per l’export nel quinquennio 2022-2027 l’aumento da 626 a 700 miliardi, il che equivale al +12%. Le nostre aziende in due anni hanno già superato il target, raggiungendo il 13%. Risultati straordinari ottenuti a fronte di un incremento dei costi complessivi della produzione del 30%, che sono in ulteriore aumento e con prezzi dei prodotti rimborsati stabili o in diminuzione. L’eccellenza del settore, fondamentale anche per la sicurezza nazionale in un contesto geopolitico sempre più competitivo e con equilibri delicati, è così confermata a livello internazionale. L’Esecutivo segue con attenzione l’industria farmaceutica e le Scienze della Vita con azioni che è importante si rafforzino nei prossimi mesi per consolidare il ruolo da protagonista della nostra industria. È ora necessario procedere alla veloce definizione di una Strategia Nazionale sulla Farmaceutica, con una profonda revisione della governance che continui ad aumentare le risorse e introduca nuovi modelli basati sul valore delle cure, per migliorare l’accesso ai medicinali e attrarre sempre nuovi investimenti e competenze. Possiamo farcela, noi ci siamo”.

    La Redazione

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  • “Fino al 60% degli input per l’economia globale potrebbe essere prodotto attraverso le biotecnologie”

    “Fino al 60% degli input per l’economia globale potrebbe essere prodotto attraverso le biotecnologie”

    Se ne parlerà fino al primo ottobre prossimo


    Torna per la sua XII edizione, la Biotech Week: una settimana di eventi e manifestazioni, coordinata e promossa in Italia da Assobiotec-Federchimica, che ha l’obiettivo di raccontare un metasettore: quello delle biotecnologie e delle biosoluzioni che l’Unione Europea ha recentemente definito una delle aree più promettenti del secolo.

    Da oggi al primo ottobre prossimo – e nella settimana precedente e successiva con una serie di eventi satellite – saranno oltre novanta gli appuntamenti che animeranno il calendario nazionale: eventi on site, online e ibridi, tutti ad accesso gratuito. Ci saranno conferenze scientifiche, laboratori, visite guidate e virtuali nei centri di ricerca e nelle imprese dove si fa innovazione, incontri e webinar per approfondire tematiche di attualità, seminari e tanto altro per pubblici di tutte le età.

    “La comunicazione e la divulgazione delle biotecnologie sono uno degli elementi chiave per lo sviluppo del settore. – ha dichiarato Fabrizio Greco Presidente di Federchimica Assobiotec – La società civile, i giovani, le Istituzioni, i decisori devono conoscere ed essere consapevoli del valore attuale e dell’enorme potenziale del biotech e delle biosoluzioni, poichè solo così potranno esserci azioni e scelte consapevoli. La Commissione Europea considera le biotecnologie e le biosoluzioni una delle aree più promettenti di questo secolo per affrontare la transizione green e risolvere molte delle sfide della nostra società. Già oggi circa il 50% di tutti i nuovi farmaci e terapie in sviluppo sono biotecnologici, così come lo sono i vaccini, le terapie geniche e cellulari, la medicina rigenerativa e molti dei sistemi diagnostici più innovativi. Al di fuori dell’area della salute, le biotecnologie offrono una risposta concreta alla sfida globale di produrre di più utilizzando meno risorse e riducendo l’impatto ambientale. Una ricerca del McKinsey Global Institute ha stimato che fino al 60% degli input per l’economia globale potrebbe essere prodotto attraverso le biotecnologie e si calcola che, grazie alle biosoluzioni, le emissioni di CO2 possono essere ridotte dell’8%. La Biotech week vuole raccontare tutto questo valore e lo fa dal 2013 con un programma che ogni anno si rinnova grazie alla disponibilità di tanti partner che organizzano un evento in questa settimana. A loro va il nostro ringraziamento così come al Senato della Repubblica e alla Camera dei deputati che hanno voluto concedere, anche quest’anno, il patrocinio alla manifestazione”.

    La Biotech Week potrà essere seguita, citata e commentata sui social usando l’hashtag #biotechweek e utilizzando i Tag > Facebook @BiotechWeekEU @AssobiotecNews > X @biotechweek @AssobiotecNews > LinkedIn @Assobiotec > Instagram @storiedalfuturo @europabio

    “Oggi il biotech rappresenta un motore fondamentale dell’innovazione farmaceutica. Insieme ai farmaci di sintesi chimica, al digitale, all’Intelligenza artificiale contribuisce alla pipeline di 23.000 medicinali in sviluppo nel mondo, il 45% di origine biotecnologica, che potranno offrire risposte sempre più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini”, afferma Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, in occasione della Biotech week 2024 – Molti sono quelli biotech in sviluppo per terapie avanzate, farmaci orfani, e che garantiranno cure personalizzate. Medicinali che, insieme a tutti gli altri, sono importanti per la salute dei cittadini e rappresentano un traino economico della produzione e dell’export. Dal maggio 2022 al luglio 2024 la produzione farmaceutica Made in Italy ha fatto registrare un +5,6%. Con un saldo estero complessivo di 17 miliardi nel 2023 e un picco di 9,6 miliardi nel primo semestre 2024. La sfida è quella di mettere in sicurezza un settore, quello delle Life Sciences, strategico per la nostra Nazione e per l’Europa con un contesto legislativo e burocratico incentivante per attrarre una parte degli investimenti globali in R&S che tra il 2024 e il 2029 raggiungeranno i 2.000 miliardi di dollari. La nuova Commissione dovrà cambiare marcia per recuperare il gap importante che ancora c’è con USA, Cina e altri competitor. Come ricordava il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, qualche giorno fa – è arrivato il momento che ci facciamo rincorrere noi – Ce la possiamo fare, perché abbiamo competenze, risorse umane, know how e tecnologie”.

    La Redazione

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  • Farmindustria: confermato Marcello Cattani alla Presidenza

    Farmindustria: confermato Marcello Cattani alla Presidenza

    Votato all’unanimità, resterà per altri due anni


    Conferma all’unanimità per Marcello Cattani (in foto) alla Presidenza di Farmindustria. Sarà in carica per il biennio 2024-2026.

    Cattani – parmigiano, 53 anni, sposato, due figli, laureato in Scienze Biologiche ad indirizzo biomolecolare, con una specializzazione in Chimica e Tecnologia Alimentari – è Presidente e Amministratore Delegato di Sanofi Italia e Malta.

    È anche nel Consiglio Generale di Confindustria e nel Consiglio Generale di Assolombarda. Da ottobre 2022 è Presidente del Club Santé Italia, che riunisce 40 aziende francesi in Italia in ambito medico-farmaceutico.

    Alberto Chiesi (Chiesi Farmaceutici) è stato nominato Presidente Onorario di Farmindustria.

    L’Assemblea ha, inoltre, eletto il Comitato di Presidenza composto da cinque Vice- Presidenti:

    Alessandro Chiesi (Chiesi Farmaceutici)

    Valentino Confalone (Novartis Farma)

    Massimo Di Martino (Abiogen Pharma)

    Paivi Kerkola (Pfizer Italia)

    Pierluigi Petrone (Euromed)

    Del Comitato di Presidenza fanno parte anche:

    Lucia Aleotti (A. Menarini)

    Francesco De Santis (Italfarmaco)

    Fabio Landazabal (GlaxoSmithKline)

    Morena Sangiovanni (Boehringer Ingelheim Italia)

    Mario Sturion Neto (Johnson &Johnson)

    Luciano Grottola (Ecupharma)

    Le linee programmatiche della nuova squadra per il biennio 2024-2026 saranno illustrate nel corso dell’Assemblea di Farmindustria, che si svolgerà a Roma giovedì 4 luglio, a partire dalle 10.30, presso l’Auditorium della Conciliazione (Via della Conciliazione 4).

    La Redazione

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  • Rinnovo di Anna Maria Braca alla Presidenza CDMO (Gruppo Conto Terzi) di Farmindustria

    Rinnovo di Anna Maria Braca alla Presidenza CDMO (Gruppo Conto Terzi) di Farmindustria

    Toni Valente di Pierrel sarà il Vice Presidente


    Anna Maria Braca, Vice Presidente di BSP Pharmaceuticals, è stata confermata alla Presidenza del Gruppo CDMO – Specialisti della manifattura farmaceutica di Farmindustria, che riunisce le aziende farmaceutiche conto terzi.

    Toni Valente di Pierrel sarà il Vice Presidente. Del gruppo fanno parte circa venti imprese, piccole, medie e grandi, tutte internazionalizzate, a capitale italiano ed estero, specializzate in molte tipologie di produzioni.

    Un Gruppo che ben rappresenta il CDMO italiano, leader in UE, secondo un’analisi Prometeia del 2023, con 3,1 miliardi di euro di produzione, pari a circa il 23% del totale europeo, davanti a Germania (20%) e Francia (16,4%).

    Un primato reso possibile dalla crescita degli investimenti – + 13% nel 2023 – e dell’export – +15% nel 2023, +328% dal 2010 al 2023 – e indirizzato per il 90% verso economie avanzate quali Stati Uniti, Europa, Giappone.

    Gli occupati in Italia sono 15.000, con un aumento nel biennio 2022-23 dell’11%.

    Una leadership nella produzione confermata anche dai dati preliminari dell’indagine Prometeia 2024 in corso di realizzazione.

     “Altissimi standard di qualità, grande flessibilità, rapidità di adattamento, eccellenza delle risorse umane, elevata produttività, propensione all’innovazione sono le principali caratteristiche di un settore in costante crescita, che sempre più si posiziona come partner strategico dei grandi gruppi farmaceutici – afferma Anna Maria Braca – “Una punta di diamante dell’industria farmaceutica nella nostra Nazione con potenzialità straordinarie di sviluppo e crescita. Ecco perché bisogna garantire un contesto attrattivo in un quadro di accesa competizione globale e con scenari geopolitici in continua evoluzione. Con il supporto del Gruppo, il mio impegno sarà di far conoscere ancora più a fondo il nostro comparto e le sue esigenze”.

    La Redazione

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  • “In Italia grazie ai farmaci 260 mila i guariti dall’epatite C. Occorre continuare a fare ricerca”

    “In Italia grazie ai farmaci 260 mila i guariti dall’epatite C. Occorre continuare a fare ricerca”

    Marcello Cattani, presidente di Farmindustria parla di traguardi raggiunti per la salute dei cittadini


    “Una notte dedicata alla scienza e all’innovazione con uno sguardo riservato al lavoro quotidiano di migliaia di ricercatrici e ricercatori”, dichiara Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, in occasione della Notte europea dei Ricercatori – iniziativa promossa dalla Commissione Europea – prevista per questa sera.

    “Per le imprese farmaceutiche la R&S è vitale per assicurare nuove terapie o rendere quelle già esistenti più efficaci. E i risultati sono concreti. In Italia grazie ai farmaci 260.000 mila persone sono guarite dall’epatite C. E in dieci anni coloro che sopravvivono dopo una diagnosi di tumore sono 1 milione in più. I farmaci orfani disponibili sono passati da 7 nel 2007 a 135 nel 2022. Le vaccinazioni hanno permesso di sradicare malattie e controllarne altre. A vantaggio della salute dei cittadini e della crescita economica. E sono in sviluppo oltre 20.000 molecole a livello mondiale per offrire risposte terapeutiche sempre più innovative. Traguardi raggiunti grazie all’impegno di donne e uomini che si dedicano alla Ricerca.

    Nella nostra Nazione dei circa 69.000 addetti, 6.900 sono proprio occupati nella R&S.

    E di questi il 53% sono donne. Tra il 2017 e il 2022 l’occupazione di under 35 ha fatto registrare un +16% e quella femminile un +13%. Senza dimenticare che Farmindustria e aziende sono da tempo impegnate in progetti che coinvolgono scuole superiori, ITS Academy e Università per favorire la formazione e l’occupazione. Ma soprattutto per trasmettere l’amore per la scienza e far acquisire agli studenti le competenze tecniche oggi necessarie nel nostro settore. La Notte europea dei Ricercatori è un’occasione unica per creare sinergie tra comunità scientifica e cittadini, per diffondere la cultura scientifica e avvicinare tutti, in particolare i giovani, all’affascinante mondo della Ricerca.”

    La Redazione

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