di Dennis Tonon
L’attuale panorama aziendale è immerso in un contesto VUCA, dove la volatilità, l’incertezza, la complessità e l’ambiguità sono diventati tratti distintivi. Questa realtà impone una richiesta pressante di flessibilità, adattabilità e resilienza da parte delle organizzazioni.
Uno degli elementi critici in questa dinamica è lo stress sul posto di lavoro, che si è trasformato in una delle principali cause di assenteismo e disimpegno dei dipendenti. Un recente studio condotto da Deloitte ha evidenziato che il 95% dei leader delle risorse umane individua lo stress come il principale problema di salute mentale all’interno delle loro organizzazioni.
Nonostante i tentativi di affrontare questo problema attraverso programmi di benessere, come riportato da McKinsey, i livelli globali di salute e benessere rimangono notevolmente bassi, nonostante il 90% delle organizzazioni offra tali programmi. Questa realtà mette in luce l’inefficacia delle soluzioni occasionali e sottolinea la necessità di rivedere il modello di gestione.
In aggiunta, il mercato del lavoro è sempre più influenzato dalle generazioni più giovani, la Generazione Y (millennials) e la Generazione Z, che portano con sé valori e aspettative diverse rispetto alle precedenti. Per l’83% dei millennials, ad esempio, un equilibrio sano tra lavoro e vita privata è essenziale per il benessere e la soddisfazione lavorativa, come riportato da Accenture. Un elemento cruciale per queste giovani generazioni è l’allineamento dei valori personali con quelli dell’azienda per cui lavorano.
Uno studio ha evidenziato che circa il 70% dei millennials e il 76% della Generazione Z ritiene che l’azienda debba avere un impatto positivo sulla società e che la missione aziendale debba riflettere i propri valori.
Il concetto di “purpose” sta diventando sempre più rilevante, come dimostrato anche da uno studio di BCG BrightHouse. Tuttavia, in Italia, solo il 45% degli intervistati percepisce chiaramente il purpose della propria azienda, mettendo in luce una discrepanza significativa rispetto ad altri Paesi. Il cambiamento nel rapporto tra lavoratore e azienda è evidente, con solo una minoranza che si dichiara orgogliosa della propria società. In Italia, solo il 51% degli intervistati si sente orgoglioso, mentre solo il 5% si dedica appassionatamente al proprio lavoro. Questi dati evidenziano la necessità di una leadership efficace che possa colmare il divario tra le aspettative dei dipendenti e la realtà organizzativa.
In definitiva, i dati raccolti indicano chiaramente che i modelli organizzativi attuali non sono più adeguati per affrontare le sfide di un mondo del lavoro in continua evoluzione. Per rimanere competitivi e trattenere i talenti, le aziende devono adottare un nuovo approccio alla leadership, in grado di rispondere alle esigenze delle nuove generazioni e di adattarsi al cambiamento costante della società. In Amorim Cork Italia amorimcorkitalia.com/azienda-amo per contrastare questi trend, sto guidando un progetto per trasformare l’organizzazione in una Positive Organisation. L’obiettivo è creare una cultura aziendale solida e positiva che favorisca il benessere psicologico e fisico dei dipendenti, incrementando così la loro soddisfazione, produttività e l’engagement sul posto di lavoro.
Questo ambizioso progetto coinvolge ogni individuo attraverso programmi formativi incentrati su una vasta gamma di temi, tra cui la scienza della felicità, la leadership positiva, la comunicazione efficace, la gestione dello stress e lo sviluppo delle intelligenze multiple. Per essere un Leader che attua una Positive Leadership è fondamentale comprendere però che la felicità è non solo un’emozione, ma anche una competenza. La ricerca ha dimostrato che la felicità dipende per il 50% dai geni, per il 10% dalle circostanze di vita e per il restante 40% dai comportamenti consapevoli. Da questo presupposto, abbiamo sviluppato un manifesto intitolato “I principi dell’energizzatore”.
Questo vademecum è essenziale poiché gli energizzatori all’interno delle Org+ sono quelle persone impegnate a creare un’atmosfera positiva e a promuovere una cultura di crescita e sviluppo continuo
all’interno dell’azienda. Tenendo in considerazione, come evidenziato da una ricerca di Wayne Baker, Rob Cross e Andrew Parker, che il potere e l’influenza nelle aziende di oggi hanno meno a che fare con le posizioni dei dipendenti nell’organigramma e più con la loro capacità di dare energia agli altri nelle loro reti organizzative, i principi dell’energizzatore offrono un quadro per orientare i comportamenti e promuovere un ambiente lavorativo positivo e produttivo.
Questo manifesto, esposto in tutte le aree di lavoro, evidenzia 15 principi, come ad esempio l’agire con coerenza, la gratitudine e l’unire e trainare, per promuovere l’adozione di comportamenti che favoriscono il benessere e la produttività. La sua implementazione contribuirà a creare un contesto in cui i dipendenti possano sentirsi maggiormente valorizzati e ispirati a dare il loro contributo in modo significativo. Per supportare l’assimilazione di questi principi, ho ideato una strategia comunicativa multilivello che fa uso della nostra TV aziendale e della creazione di una newsletter mensile. Attraverso la TV aziendale, esponiamo mensilmente un principio, accompagnato da una ricerca scientifica che ne evidenzia la rilevanza e un libro consigliato che ne approfondisce il concetto. In parallelo ho creato una newsletter che fornisce ulteriori approfondimenti sul principio del mese, con azioni consigliate, vantaggi dell’adozione del principio, ricerche a suo sostegno e una citazione dal libro suggerito.
Questa comunicazione multilivello contribuirà a garantire una comprensione approfondita e una reale
assimilazione dei principi dell’azienda. Inoltre, sosterrà una più ampia e corposa knowledge strategy,
rafforzando la cultura aziendale e migliorando l’efficacia del nostro personale, data l’elevata quantità di contenuti forniti nella newsletter, derivati da articoli scientifici e ricerche accademiche, opportunamente semplificati per una più agevole comprensione.
L’approccio scientifico costante che ho voluto adottare mira a formare “Complexity Thinker”, individui
capaci di applicare la ricerca scientifica nei contesti complessi, facilitando esperienze trasformative e
processi di miglioramento. https://dennistonon.com/
Dennis Tonon, classe 1993, attualmente ricopre il ruolo di Deputy Industrial Director presso Amorim Cork Italia. Certificato Lean Six Sigma Yellow Belt e Lean Six Sigma Green Belt. Dopo gli studi in Ingegneria, ha conseguito un MBA – Master of Business Administration presso la University of Bologna Business School. Ha inoltre completato Executive Programs in Mergers & Acquisitions presso l’Imperial College Business School di Londra e in Strategic Business Management presso l’University of Cape Town. Nel 2023 ha vinto i Positive Leadership Award, selezionato tra 7.399 candidature provenienti da 18 paesi su 5 continenti, premio che celebra l’eccellenza nella leadership positiva e nell’innovazione gestionale.