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  • Lecce, recupero materie prime critiche: da Assoambiente 4 proposte

    Lecce, recupero materie prime critiche: da Assoambiente 4 proposte

    Prima tappa della campagna “Impianti Aperti on the Road 2025”


    End of Waste anche per le materie prime critiche, processi autorizzativi più snelli, incentivi al riciclo di queste materie e investimenti su ricerca e sviluppo.

    Sono queste le principali attività da promuovere per rendere il nostro Paese un modello nel recupero delle materie prime critiche, illustrate da ASSOAMBIENTE (l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare e smaltimento rifiuti, nonché bonifiche) nel corso del talk  “Il futuro delle materie prime critiche Problemi nazionali e soluzioni internazionali”.

    L’evento, tenutosi presso l’impianto di trattamento di schede elettroniche della società americana TECHEMET a Guagnano (Lecce),  ha segnato la prima tappa di “Impianti Aperti on the Road 2025. Il viaggio per la sostenibilità”, la campagna di sensibilizzazione sul tema della corretta e sostenibile gestione dei rifiuti promossa dall’Associazione con il patrocinio del MASE e di ISPRA SNPA.          

    Il settore del riciclo e del trattamento dei rifiuti”, ha evidenziato il Presidente Assoambiente Chicco Testa nel corso del suo intervento, “costituisce oggi uno strumento fondamentale per intercettare, recuperare e reimmettere nei cicli produttivi anche le materie prime critiche, risorse fondamentali per diversi settori industriali strategici, dalle tecnologie avanzate all’energia rinnovabile, passando per la produzione di auto. E ciò vale soprattutto per l’Italia, che dovrebbe irrobustire ancora di più la sua quasi naturale vocazione industriale al riciclo, investendo anche in questo settore particolarmente remunerativo e strategico. Potenziare le infrastrutture per il riciclo dei CRM rappresenta quindi un passo essenziale per ridurre la nostra dipendenza dalle importazioni e promuovere una gestione sostenibile delle risorse”.

    Per venire incontro alla necessità di reperire questi materiali, utilizzando la leva del riciclo, Assoambiente ha condiviso con le istituzioni un documento che delinea lo sviluppo del  settore in quattro mosse con l’obiettivo di rendere l’Italia modello di riferimento nel riciclo dei critical raw materials (CRM), contribuendo non solo alla crescita economica, ma anche alla sostenibilità ambientale:

    1.           è fondamentale creare un quadro normativo chiaro e incentivante per le aziende che intendono investire, ad esempio riconoscendo automaticamente l’End of Waste a fine processo di riciclo dei CRM;

    2.           per attrarre investimenti è necessario snellire i processi autorizzativi, senza rinunciare agli standard ambientali e di sicurezza;

    3.           vanno promosse attività di ricerca e sviluppo di tecnologie per il riciclo di queste materie, rafforzando la collaborazione tra Università, centri di ricerca e imprese per sviluppare soluzioni innovative che aumentino la resa del riciclo e riducano l’impatto ambientale;

    4.           il settore va supportato con incentivi economici, come sgravi fiscali o contributi diretti, alle aziende che investono.

    L’inaugurazione di un innovativo impianto di trattamento schede elettroniche

    L’evento è stato anche occasione per inaugurare il nuovo impianto di trattamento delle schede elettroniche a Guagnano, in provincia di Lecce.

    Il fulcro della nuova struttura è un innovativo macchinario in grado di triturare e separare con precisione le componenti elettroniche ed elettriche per il loro riciclo. L’impianto è dotato di macchinari e laboratori di ultima generazione, progettati per l’analisi e la separazione dei metalli preziosi, garantendo un processo di trattamento dei rifiuti sempre più efficiente e sostenibile.

    Un ruolo centrale in questo percorso è svolto dal Progetto L.E.C.C.E. (Leading Electronic Scrap and Catalytic Converters Enterprise), sviluppato in collaborazione con l’Università del Salento, con l’obiettivo di migliorare il processo di recupero di ferro, alluminio e metalli preziosi dai rifiuti elettronici. Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Regione Puglia attraverso il programma PIA – Programmi Integrati di Agevolazione.

    La nuova struttura, che nel corso della mattinata ha aperto i suoi cancelli a visite guidate da parte dei partecipanti all’evento, conferma il ruolo di primo piano Techemet Italia negli investimenti green in innovazione tecnologica per contribuire attivamente alla transizione ecologica.

    L’evento, organizzato in collaborazione con Ecoeuro ha ricevuto anche il patrocinio, del Comune di Guagnano, della Provincia di Lecce, della Regione Puglia e di Ecomondo.

    La Redazione

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  • Il più grande network dell’economia circolare è on line

    Il più grande network dell’economia circolare è on line

    Si tratta di Circularity, azienda nata nel 2018 grazie a Camilla Colucci


    Circularity, azienda innovativa dell’economia circolare, presenta la nuova versione della piattaforma dedicata al recupero e alla valorizzazione dei materiali di scarto industriali lungo tutta la filiera. https://circularity.com/chi-siamo/

    Nata nel 2018, Circularity è tra le prime aziende tecnologiche ad aver ottenuto lo status di Società Benefit: tra i suoi obiettivi di business, infatti, uno dei principali consiste nel creare condizioni che favoriscano la prosperità sociale e ambientale del contesto nel quale opera.

    Lo sforzo e l’impegno profuso da Circularity – commenta Camilla Colucci, CEO di Circularity – è stato quello di studiare e implementare uno strumento allineato con la normativa ambientale che dia un valore aggiunto alle imprese affinché possano valutare il partner più efficiente per gestire i propri rifiuti dal punto di vista ambientale e tracciare i propri scarti per rendicontare il dato reale del proprio livello di circolarità – .

    Camilla Colucci, fondatrice di Circularity

    Già nel 2018, la prima versione della Circularity Platform si collocava in questo scenario con l’obiettivo di ampliare il raggio di collaborazione tra aziende in ottica di simbiosi industriale e favorire così lo scambio di informazioni utili allo sviluppo di filiere produttive più circolari. Ai fini della promozione dell’economia circolare, infatti, lo sviluppo di piattaforme digitali assume un ruolo fondamentale, consentendo ai diversi attori coinvolti di collaborare per estendere il ciclo di vita dei prodotti.

    Rispetto alla versione precedente della piattaforma, l’innovazione digitale rappresenta uno dei principali punti di forza della nuova versione della Circularity Platform, grazie all’applicazione di modelli di calcolo avanzati di elaborazione di dati che classificano gli operatori in base a parametri ambientali, e sistemi di geolocalizzazione che consentono la tracciabilità dell’intera filiera dei rifiuti, dei sottoprodotti e dei materiali end of waste, per i quali fin ad oggi non esisteva un sistema dedicato.

    I dati più recenti indicano un peggioramento dell’indice globale di circolarità dell’economia mondiale che misura la quota di materiali provenienti dal riciclo sul totale dei materiali consumati: scende dal 9,1% nel 2018 al 7,3% nel 2022 (Circularity Gap Report 2023).

    Nel 2022 l’Italia ha pubblicato il documento che riassume la Strategia Nazionale di Economia Circolare, evidenziando come la digitalizzazione (Internet Of Things, blockchain, piattaforme di tracciabilità e product passport) assuma un ruolo strategico per consentire l’adozione di nuovi modelli di business che massimizzino la circolarità dei prodotti, la tracciabilità dei flussi di materia e dei rifiuti per comprendere il vero valore economico dei rifiuti trattati e il loro reale impatto ambientale.

    La piattaforma georeferenziata di Circularity si rivolge a produttori, trasportatori, utilizzatori e start up, permettendogli di: Gestire secondo un modello circolare i propri scarti, generando materie prime seconde per nuovi cicli produttivi e aumentando le percentuali di recupero dei propri scarti. Individuare i partner più virtuosi sul territorio e definire accordi commerciali per la gestione circolare della materia in tutte le fasi. Tracciare e monitorare il percorso dei materiali di scarto per acquisire maggiore conoscenza circa le destinazioni e le performance ambientali dei propri fornitori. Quantificare la CO2 equivalente della gestione ambientale dei materiali consentendo alle imprese di effettuare una scelta consapevole dal punto di vista di impatto ambientale, condividendo nell’ecosistema il valore aggiunto dato dalle emissioni evitate. Ridurre il costo del trattamento dei rifiuti e individuare soluzioni economiche migliorative sui volumi prodotti

    La piattaforma consente alle imprese di trovare nuove fonti di approvvigionamento di materiali riciclati, creare una vera e propria rete di partner con la quale dialogare e ideare soluzioni direttamente in piattaforma, ma anche di utilizzare tool digitali per misurare le proprie performance ESG e quelle della propria supply chain. E poiché l’informazione e la consapevolezza delle proprie azioni è condizione essenziale per poter cambiare lo status quo attuale dei processi industriali, la piattaforma offre anche la possibilità di seguire corsi di formazione sulla sostenibilità e l’economia circolare e di essere informati su quanto avviene nel settore, grazie alle notizie selezionate giornalmente da Renewable Matter, rivista di eccellenza del settore.

    Un portale adatto ad ogni impresa, di ogni dimensione, dalle microaziende fino alle multinazionali più grandi player del tessuto industriale. Perché l’economia circolare è un patrimonio comune che ha bisogno del contributo di tutti.

    Ad oggi l’utilizzo della Circularity Platform è disponibile sia in modalità gratuita (Freemium) che in modalità premium. Tutte le aziende possono entrare gratuitamente nel network dell’economia circolare creato da Circularity utilizzando questo link https://circularity.com/circularity-platform/ .


    Circularity è una azienda innovativa a capitale 100% italiano, partecipata al 36% da Innovatec, azienda leader nel settore clean tech quotata al mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana (EGM).

    Fondata a giugno 2018 e guidata da Camilla Colucci, CEO della società, Circularity è una società̀ benefit, integra cioè̀ nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società̀ e sull’ambiente. Circularity, grazie al suo team di professionisti esperti di tematiche di sostenibilità̀ e di ingegneria dei materiali, offre percorsi di formazione, sviluppa tool di misurazione e gestisce progetti di consulenza tecnico-strategica per accompagnare le aziende nel percorso di integrazione della sostenibilità̀ e della circolarità̀ all’interno del proprio modello di business. L’innovazione di Circularity sta nell’aver sviluppato la prima e unica piattaforma di simbiosi industriale in Italia che mette in rete gli attori del processo di produzione, trasformazione e gestione degli scarti e dei materiali industriali, per avviare percorsi di economia circolare.

    La Redazione


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