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Novembre 24, 2024
Focus

“Fino al 60% degli input per l’economia globale potrebbe essere prodotto attraverso le biotecnologie”

Se ne parlerà fino al primo ottobre prossimo


Torna per la sua XII edizione, la Biotech Week: una settimana di eventi e manifestazioni, coordinata e promossa in Italia da Assobiotec-Federchimica, che ha l’obiettivo di raccontare un metasettore: quello delle biotecnologie e delle biosoluzioni che l’Unione Europea ha recentemente definito una delle aree più promettenti del secolo.

Da oggi al primo ottobre prossimo – e nella settimana precedente e successiva con una serie di eventi satellite – saranno oltre novanta gli appuntamenti che animeranno il calendario nazionale: eventi on site, online e ibridi, tutti ad accesso gratuito. Ci saranno conferenze scientifiche, laboratori, visite guidate e virtuali nei centri di ricerca e nelle imprese dove si fa innovazione, incontri e webinar per approfondire tematiche di attualità, seminari e tanto altro per pubblici di tutte le età.

“La comunicazione e la divulgazione delle biotecnologie sono uno degli elementi chiave per lo sviluppo del settore. – ha dichiarato Fabrizio Greco Presidente di Federchimica Assobiotec – La società civile, i giovani, le Istituzioni, i decisori devono conoscere ed essere consapevoli del valore attuale e dell’enorme potenziale del biotech e delle biosoluzioni, poichè solo così potranno esserci azioni e scelte consapevoli. La Commissione Europea considera le biotecnologie e le biosoluzioni una delle aree più promettenti di questo secolo per affrontare la transizione green e risolvere molte delle sfide della nostra società. Già oggi circa il 50% di tutti i nuovi farmaci e terapie in sviluppo sono biotecnologici, così come lo sono i vaccini, le terapie geniche e cellulari, la medicina rigenerativa e molti dei sistemi diagnostici più innovativi. Al di fuori dell’area della salute, le biotecnologie offrono una risposta concreta alla sfida globale di produrre di più utilizzando meno risorse e riducendo l’impatto ambientale. Una ricerca del McKinsey Global Institute ha stimato che fino al 60% degli input per l’economia globale potrebbe essere prodotto attraverso le biotecnologie e si calcola che, grazie alle biosoluzioni, le emissioni di CO2 possono essere ridotte dell’8%. La Biotech week vuole raccontare tutto questo valore e lo fa dal 2013 con un programma che ogni anno si rinnova grazie alla disponibilità di tanti partner che organizzano un evento in questa settimana. A loro va il nostro ringraziamento così come al Senato della Repubblica e alla Camera dei deputati che hanno voluto concedere, anche quest’anno, il patrocinio alla manifestazione”.

La Biotech Week potrà essere seguita, citata e commentata sui social usando l’hashtag #biotechweek e utilizzando i Tag > Facebook @BiotechWeekEU @AssobiotecNews > X @biotechweek @AssobiotecNews > LinkedIn @Assobiotec > Instagram @storiedalfuturo @europabio

“Oggi il biotech rappresenta un motore fondamentale dell’innovazione farmaceutica. Insieme ai farmaci di sintesi chimica, al digitale, all’Intelligenza artificiale contribuisce alla pipeline di 23.000 medicinali in sviluppo nel mondo, il 45% di origine biotecnologica, che potranno offrire risposte sempre più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini”, afferma Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, in occasione della Biotech week 2024 – Molti sono quelli biotech in sviluppo per terapie avanzate, farmaci orfani, e che garantiranno cure personalizzate. Medicinali che, insieme a tutti gli altri, sono importanti per la salute dei cittadini e rappresentano un traino economico della produzione e dell’export. Dal maggio 2022 al luglio 2024 la produzione farmaceutica Made in Italy ha fatto registrare un +5,6%. Con un saldo estero complessivo di 17 miliardi nel 2023 e un picco di 9,6 miliardi nel primo semestre 2024. La sfida è quella di mettere in sicurezza un settore, quello delle Life Sciences, strategico per la nostra Nazione e per l’Europa con un contesto legislativo e burocratico incentivante per attrarre una parte degli investimenti globali in R&S che tra il 2024 e il 2029 raggiungeranno i 2.000 miliardi di dollari. La nuova Commissione dovrà cambiare marcia per recuperare il gap importante che ancora c’è con USA, Cina e altri competitor. Come ricordava il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, qualche giorno fa – è arrivato il momento che ci facciamo rincorrere noi – Ce la possiamo fare, perché abbiamo competenze, risorse umane, know how e tecnologie”.

La Redazione

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