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Maggio 17, 2024
InnovazioneMarketing

Un occhio sempre vigile sul cantiere, anche per aiutare il marketing. Senza violare la privacy

Possibile con dispositivi di TimelapseLab. Ce ne parla Damiano Bauce, Ceo e founder


Monitorare il cantiere con Timelapse mediante video per documentare i progressi del business semplicemente in pochi click.

Tutto ciò è possibile con i dispositivi video time lapse industriali di TimelapseLab. L’azienda produce questi apparati per cantieri con funzionale piattaforma web per il monitoraggio da remoto, senza dimenticare la generazione di video time lapse sempre per cantiere professionali da utilizzare a fini di report, marketing e comunicazione interna.

È un rivoluzionario sistema per osservare l’avanzamento dei lavori mediante la tecnologia, compreso il focus su diversi step dell’avanzamento dei lavori. La tecnologia sta cambiando processi di lavorazione e modalità di osservazione della stessa produzione a beneficio dell’efficienza produttiva di un’impresa. Questi dispositivi aiutano la produzione specialmente quando è fondamentale capire e conoscere il costo di produzione di un determinato materiale che è legato al tempo di lavorazione. Le imprese del XXI secolo scommettono sul nuovo paradigma economico appellandosi sempre più a sistemi di tecnologia dove il digitale assume un ruolo fondamentale: potremmo definirlo il nuovo controllo della produzione. E sono proprio queste innovazioni a caratterizzare gli adeguamenti necessari alla produzione delle imprese stravolgendo l’economia italiana.

Con Damiano Bauce, CEO & Founder di TimelapseLab, scendiamo nel dettaglio per conoscere questa tecnologia a beneficio delle imprese.

Perché proporre sul mercato una simile tecnologia?

«Questa tecnologia si differenzia sostanzialmente da quelle esistenti – come,  ad esempio, la videosorveglianza- in quanto scatta immagini e le offusca immediatamente tramite algoritmo proprietario, rimuovendo in questo modo i dati personali. Principalmente viene utilizzato per varie funzioni tra le quali: ottimizzare il controllo remoto cantieri, evitare frequenti visite, avere un migliore controllo della sicurezza sul lavoro e subappaltatori, ed infine ottenere materiale utile al marketing. I fruitori sono infatti diversi: project manager, direzione lavori, area marketing, hse, investitori, asset manager, eccetera».

Come funziona tecnicamente?

«Il cliente ci invia planimetrie/rendering e durata cantiere, noi suggeriamo dove posizionare il dispositivo e in due o tre giorni lo spediamo in cantiere. Può essere posizionato a palo, a muro, sulla gru, ovunque. Il dispositivo è industriale e brevettato – no webcam o macchine fotografiche – viene recapitato direttamente in cantiere. Spediamo in 23 Paesi. Necessita solamente di corrente elettrica (220v industriale), è plug&play, quindi appena connesso ad essa comincia a funzionare senza alcuna configurazione o supporto necessario. Non servono quindi tecnici o installatori, un qualsiasi operatore o manutentore in cantiere lo può posizionare in autonomia. Il project manager, anche da remoto, potrà visionare le immagini scattate dal dispositivo e in caso far regolare la vista inizialmente. Non serve alcuna manutenzione, all’interno ha un riscaldatore per gestire la temperatura invernale ed evitare condensa, custodia ip67 con vetro in cristallo calibrato. Le immagini sono salvate tutte sul web tramite un router interno appena dopo lo scatto, quindi il cliente è sempre aggiornato e non si perdono dati».

Il valore aggiunto di questo monitoraggio?

«Il valore aggiunto è un occhio sempre vigile sul cantiere, che permette di vedere lo stato avanzamento lavori da remoto, e non intacca le tematiche privacy. Infatti possiamo offuscare direttamente le immagini di volti, corpi, targhe, mezzi e aree, per esser adempienti ai temi privacy».

Che ruolo assumono il digitale e la tecnologia?

«Il nostro sistema si basa su reti neurali addestrate verticalmente sui cantieri. Infatti, tramite la nostra tecnologia, possiamo mandare alert per i temi sicurezza: mancanza dpi nei lavoratori (esempio elmetti), persone fuori orari di lavoro, persone in aree proibite, etc. Possiamo anche contare le persone, determinare quali mezzi sono presenti in cantiere – quindi quante piattaforme aree o escavatori, per le rendicontazioni mensili-, inviare alert per consegna materiali o alcuni avanzamenti lavori da cronoprogramma. Il tutto in automatico, in questo modo da una control room un project manager può visionare vari cantieri senza esserci fisicamente e senza sfociare nella videosorveglianza. Le immagini prodotte possono anche essere certificate con marca

temporale e firma digitale, in modo da aver un valore probatorio per eventuali criticità legali».

I benefici economici per le imprese?

«I benefici sono molteplici, uno dei primari è evitare costi inutili di trasferte per controllare fisicamente avanzamento lavori e prevenire rilavorazioni per errori. In più il materiale è utilizzato spesso per marketing, sia i video timelapse che immagini efficaci per raccontare come lavora l’azienda. Non ultimo, si ha una visione sul numero di persone, tipi di mezzi, e sui tempi dell’avanzamento lavori, tutti temi dove è fondamentale il controllo per contenere i costi».

Quanto costa questa tecnologia alle imprese?

«Dipende dal tipo di dispositivo, dal numero dalla durata in termini di mesi/anni e dai servizi software necessari. Il costo, è un abbonamento, può partire dai 250 euro al mese, comprensivo di noleggio hardware, sim dati e piattaforma software con i vari servizi».

Francesco Fravolini

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