
I primi influencer di un’organizzazione? I suoi dipendenti.
La comunicazione tradizionale è sempre meno efficace. In un mondo saturo di messaggi pubblicitari, tutte le aziende competono per l’unica risorsa davvero scarsa: l’attenzione del pubblico.
I contenuti delle pagine aziendali sui diversi social network riscuotono sempre meno successo in termini di numero di visualizzazioni e interazioni per due motivi principali:
- Penalizzazione algoritmica: gli algoritmi dei social network tendono a penalizzare la visibilità dei contenuti aziendali, mostrandoli a un numero ridotto di persone.
- Percezione dei contenuti: spesso i contenuti aziendali appaiono freddi e impersonali, risultando meno coinvolgenti.
Le persone, inoltre, preferiscono interagire con altre persone, non con generiche aziende o brand, sia in ambito B2B che in ambito B2C e i dipendenti in questo senso possono giocare un ruolo chiave nell’umanizzare l’azienda.
Il ruolo dei dipendenti nella percezione aziendale
La percezione che un cliente ha di un’azienda è determinata per il 70% dall’esperienza diretta con i suoi dipendenti. Questa percezione si forma non solo durante gli incontri fisici, ma anche attraverso le interazioni online. Per questo motivo, tutti i collaboratori possono contribuire in modo significativo ad accrescere la conoscenza, l’immagine e la reputazione dell’organizzazione
I dipendenti parlano già della propria azienda a familiari e amici, sia offline che online: oltre il 50% infatti condivide spontaneamente contenuti aziendali sui social network.
Questo li rende un potente strumento di comunicazione, capace di amplificare visibilità e credibilità.
In altre parole, ciascuno di loro è un potenziale Employer Brand Ambassador (o Corporate Influencer), perché il loro racconto vale più di molti messaggi istituzionali
Chi è un Employer Brand Ambassador?
Il Brand Ambassador è un dipendente che si fa portavoce dell’azienda, contribuendo alla sua visibilità attraverso storie autentiche che si integrano con le attività di comunicazione corporate. Grazie al potere della rete e dei social network, i messaggi dei dipendenti raggiungono un pubblico più ampio rispetto ai canali ufficiali dell’azienda e sono percepiti come più autentici e credibili.
Come trasformare i dipendenti in Brand Ambassador
Chiunque all’interno dell’azienda può diventare Brand Ambassador, ma è fondamentale un percorso strutturato che preveda:
- Valorizzazione del ruolo: i dipendenti devono sentirsi apprezzati e sapere che il loro contributo è importante.
- Formazione specifica: per comprendere le dinamiche del web e l’uso dei social network in modo professionale.
Coinvolgere i dipendenti in un percorso per trasformarli in Brand Ambassador presenta numerosi vantaggi sia per le persone che per l’azienda:
- I dipendenti si sentono valorizzati, migliorano la propria reputazione digitale e acquisiscono nuove competenze.
- L’azienda accresce la sua visibilità, credibilità e reputazione nei confronti di pubblici diversi, interni ed esterni: candidati, clienti, fornitori e altri stakeholder.
- Il pubblico è esposto a messaggi più autentici e personali, che favoriscono lo sviluppo di relazioni più solide con l’organizzazione.
Ogni azienda può farlo
Ogni tipo di azienda può decidere di investire sui dipendenti per trasformarli in Brand Ambassador: lo possono fare start up o realtà di piccole dimensioni, dove spesso i budget di comunicazione sono ridotti, ma lo possono fare anche aziende di grandi dimensioni, per accrescere la credibilità del brand grazie a storie autentiche.
Ogni organizzazione, inoltre, dalle aziende private, agli studi associati, alle università, fino alle associazioni no-profit, può portare avanti progetti di questo tipo: le persone sono infatti interessate a conoscere e approfondire il cosiddetto dietro le quinte e i dipendenti rappresentano un canale privilegiato per raccontarlo.
Il mio contributo
Da anni supporto organizzazioni e aziende di diverse dimensioni e settori nella creazione di programmi strutturati per trasformare i dipendenti in Brand Ambassador. Questo include percorsi di formazione personalizzati, strategie di coinvolgimento e supporto operativo per garantire messaggi autentici e credibili.
Autenticità e volontarietà: i pilastri del successo
Per funzionare, questi progetti devono basarsi sull’autenticità e sulla volontarietà. Solo dipendenti realmente motivati possono generare messaggi credibili e coinvolgenti. Forzare la partecipazione rischia di ottenere l’effetto opposto: comunicazioni che risultano tanto artificiali quanto le classiche pubblicità.
I programmi più efficaci coinvolgono i dipendenti su base volontaria, creando una sinergia tra le loro storie personali e la strategia dell’azienda. Il risultato? Una comunicazione che non solo funziona, ma crea connessioni autentiche.
Stefania Boleso
Formatrice e consulente aziendale nelle aree del marketing e della comunicazione,
nel 2016 ha creato Trademark-You, realtà che collabora con le aziende per sviluppare strategie di Employer Branding su misura. Dal 2011 professoressa a contratto presso l’Università Cattolica, dove insegna marketing e comunicazione di marca in corsi di laurea magistrale, triennale e master.
www.linkedin.com/in/stefaniaboleso