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Ottobre 11, 2024
Finanza

I 7 trend che stanno delineando il futuro della fiscalità


La complessità è la caratteristica predominante di ogni sistema fiscale internazionale. Oggi più che mai, i responsabili delle politiche pubbliche si trovano ad affrontare nuove sfide: dalla rapida evoluzione delle normative internazionali e comunitarie, ai sofisticati schemi di evasione fiscale, fino all’adozione di nuove tecnologie e al miglioramento dei servizi per i contribuenti.

In particolare in Italia permane un tax gap tra i più alti a livello europeo, nonostante un notevole sforzo da parte dei policy maker e dei soggetti attuatori delle politiche fiscali nel contrasto e recupero dell’evasione fiscale e nonostante i record di recupero del 2023 (+22%, fonte Agenzia delle Entrate).

Le politiche e gli strumenti messi in atto per favorire la compliance spontanea e la collaborazione tra il contribuente e le Agenzie Fiscali hanno incrementato il livello di adesione spontanea, ma ancora molto può essere fatto per recuperare un gap che continua ad essere molto elevato in valore assoluto, seppur in diminuzione in rapporto percentuale al PIL.

Da una relazione del 2023 del Dipartimento Finanze del MEF (relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva anno 2023) risulta infatti che al 2020 il valore del sommerso, altrimenti detta “Economia non osservata” (o NOE, acronimo inglese di Non-Observed Economy), si attestava intorno a 157,3 miliardi di euro (9,5% del PIL), determinato da due fattori principali quali: la sotto-dichiarazione del valore aggiunto e l’impiego di lavoro irregolare.

Anche il tax gap complessivo (IRAP, IVA, IRES, IRPEF) nel periodo 2001-2020 si attesta in media intorno agli 80,5 miliardi di euro con un trend in discesa negli ultimi anni che ha portato ai già anticipati minimi storici, sia in valore assoluto (64,2 miliardi) che in percentuale rispetto al PIL (dal 6,07% al 3,87%) nel 2020.

Nonostante un quadro positivo dovuto agli interventi normativi e attuativi degli ultimi anni non si può non rilevare come, in valori assoluti e percentuali, il sommerso e il tax gap continuino essere tra i più alti a livello europeo, drenando di fatto risorse potenzialmente impiegabili per i servizi ai cittadini.

A questi elementi si aggiungono le potenziali frodi ai meccanismi di finanziamento europei che, anche a seguito dell’introduzione del PNRR, aumentano considerevolmente il potenziale bottino per organizzazioni e fenomeni fraudolenti.

A complicare ulteriormente questo quadro c’è un mondo interconnesso e globale, sempre più dipendente oggi dalla tecnologia e domani dall’intelligenza artificiale, con strumenti che da un lato favoriscono un contrasto più efficace ed efficiente a fenomeni evasivi, elusivi e di frode, dall’altro sono strumenti studiati e utilizzati proprio dai frodatori per identificare nuovi potenziali pattern elusivi, evasivi e di frode.

Per questo motivo un efficace ecosistema di contrasto e recupero dell’evasione fiscale e contributiva non potrà prescindere nei prossimi anni da una maggiore collaborazione internazionale, dalla centralità e interconnessione dei dati e dalla capacità di analisi attraverso strumenti evoluti di intelligenza artificiale.

Gli esperti di SAS hanno, in particolare, individuato sette macro tendenze che stanno incidendo sul futuro della fiscalità. Ecco, in sintesi, di cosa si tratta.

Incremento esponenziale della condivisione dei dati

Le agenzie fiscali globali stanno sfruttando il potenziale delle nuove fonti di dati grazie a normative come le direttive DAC7 e DAC8 dell’UE. Contestualmente, vengono creati centri di competenza per l’analisi dei dati e si riconosce l’importanza delle informazioni open source. L’era della condivisione dei dati tra amministrazioni fiscali e altri enti pubblici è iniziata, permettendo di superare i silos informativi tra dipartimenti. Questo approccio collaborativo, se gestito prestando attenzione all’origine, alla provenienza, all’accuratezza e sicurezza dei dati, consentirà di combattere l’evasione fiscale a livello globale.

Opportunità e minacce dell’uso dell’IA e della IA Generativa nella fiscalità

I criminali sfruttano le nuove tecnologie, inclusa l’IA Generativa, per fini illeciti, generando identità sintetiche e false dichiarazioni fiscali. Nonostante l’entusiasmo per i risparmi sui costi e l’ottimizzazione delle risorse, i rischi non vanno sottovalutati. Le agenzie fiscali si trovano ad affrontare sfide di conformità che richiedono strategie efficaci contro frodi e non conformità. Sono quindi necessarie misure tempestive per contrastare le tecniche illecite avanzate, garantendo la sicurezza e l’integrità dei dati fiscali.

Una tassazione corretta al “primo colpo”

Gli amministratori fiscali riconoscono da anni l’importanza di migliorare il servizio ai contribuenti, l’educazione fiscale e la conformità. Tuttavia, processi frammentati e complessi hanno ostacolato questi sforzi, confondendo i contribuenti e favorendo l’evasione. Implementando il risk scoring in tempo reale durante la sottomissione delle dichiarazioni fiscali, le agenzie possono garantire una tassazione corretta sin dall’inizio. Questo è il momento ideale per trasformare i rapporti con i contribuenti, offrendo loro una guida pratica e correggendo immediatamente gli errori.

Reprimere l’evasione

Quando il patrimonio di un contribuente non corrisponde al reddito dichiarato, le agenzie fiscali avviano indagini. Le criptovalute e l’evasione transfrontaliera complicano il quadro, rendendo cruciale l’analisi del sommerso per ridurre il gap di conformità. Le tecniche degli evasori sono sempre più sofisticate e le autorità necessitano di supporto per stare al passo. Le ricchezze non dichiarate sono indice di irregolarità, e in quanto tale necessita di approfondimenti e indagini.

Condivisione dell’innovazione con i paesi in via di sviluppo

L’innovazione è cruciale per il progresso sociale ed economico, stimolando cambiamenti positivi. La condivisione delle idee, sostenuta da organizzazioni pubbliche globali, avvantaggia i Paesi in via di sviluppo. I governi collaborano contro il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale, minacce alla stabilità nazionale.

Organizzazioni come OCSE, CIAT e FTA facilitano questi scambi, concentrandosi sulla condivisione diretta tra pari, da cui le agenzie fiscali dei Paesi in via di sviluppo possono trarre grande beneficio.

Superamento della carenza di competenze

Gli amministratori fiscali sono sotto pressione a causa della necessità di competenze specialistiche in contabilità, revisione, data science e investigazioni. I cambiamenti demografici, i budget limitati e la concorrenza del settore privato rendono difficile coprire i posti vacanti e preservare la conoscenza istituzionale.

E’ cruciale assumere, formare e trattenere talenti, investendo nelle giuste competenze e in un nuovo approccio alla gestione del personale.

Fiducia dei contribuenti e modernizzazione

In un periodo di cambiamenti radicali, le agenzie fiscali devono guadagnarsi la fiducia dei cittadini dimostrando trasparenza e apertura. Tradizionalmente caute nell’adottare nuove tecnologie, ora è il momento di abbracciare l’Intelligenza Artificiale. Investendo in spiegazioni chiare, le agenzie possono mostrare ai contribuenti i benefici dei nuovi processi tecnologici. Questi vantaggi includono interazioni meno stressanti e una maggiore comprensione delle esigenze fiscali dei cittadini. Agenzie fiscali efficienti sapranno dimostrare come le tecnologie migliorano i servizi offerti.

Per esplorare l’impatto di questi trend e come SAS può supportare ad affrontare le nuove sfide della fiscalità, vi invitiamo a consultare l’ebook gratuito 7 trend che stanno delineando il futuro della fiscalità: una prospettiva globale.

di Andrea Covino, Sales Manager Public Sector – SAS

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