Il premio, giunto alla 26esima edizione, alla chairwoman di Bolton Group
Imprenditrice dell’Anno® per Ey è Marina Nissim, Chairwoman di Bolton Group S.r.l.
E’ lei la vincitrice nazionale della XXVI edizione del Premio – quest’anno dedicato all’arte – organizzato per gli imprenditori italiani che guidano aziende con un fatturato di almeno 40 milioni di euro e che abbiano dato il proprio contributo allo sviluppo territoriale e nazionale, dal punto di vista economico, sociale e ambientale.
EY ha riconosciuto nella Nissim “la capacità di condurre un Gruppo internazionale, i cui prodotti sono consumati ogni giorno da milioni di persone, con prioritaria propensione alla sostenibilità, all’ambiente e alla valorizzazione delle persone, portando l’azienda verso una crescita globale ed etica”.
Azienda familiare e multinazionale italiana, la Bolton è stata fondata dal padre Joseph Nissim a Milano nel 1949, ed è attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti di largo consumo di alta qualità. Il Gruppo detiene un portafoglio di 60 marchi distribuiti nelle categorie Food, Home Care, Adhesives, Personal Care e Beauty Care, ampiamente riconosciuti dal mercato, nazionale ed internazionale, tra cui i più noti in Italia: Rio Mare, WC Net, Borotalco, Chilly, Collistar e molti altri. Sin dai primi anni 2000, Marina ha orientato le attività di Bolton Group verso la sostenibilità, estendendola progressivamente dalla filiera del tonno a tutti i prodotti del Gruppo, e da sempre sostiene la ricerca scientifica, la promozione della cultura e l’educazione scolastica. Marina Nissim è parte della CEO Roundtable on Ocean ed è uno dei 77 leader d’impresa che hanno firmato la “CEOs Call to Action” per un nuovo modello di sviluppo sostenibile.
Massimo Antonelli (in foto) CEO di EY in Italia e COO di EY Europe West, dichiara: “Con il Premio EY L’Imprenditore dell’Anno ® celebriamo da 26 anni le storie di imprenditrici e imprenditori che hanno saputo distinguersi e scrivere pagine di successo per le proprie aziende e persone. Anche in questo periodo complesso di fragilità economica, e un PIL che stimiamo che in Italia crescerà dello 0,7% nel 2023 e dello 0,8% nel 2024, i leader italiani dimostrano di saper reagire reinventando i modelli di business e puntando su innovazione, flessibilità e talento”.
Enrico Lenzi, responsabile Italia del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno ® afferma: “E’ un onore poter celebrare ogni anno le eccellenze dell’imprenditoria italiana, vero punto di forza del nostro Paese e del nostro tessuto economico. Nel DNA di EY c’è da sempre la volontà di supportare imprenditrici e imprenditori e aiutarli a superare le sfide dei nostri tempi. Credo che sia proprio questo nostro impegno a rendere così speciale il Premio, insieme al contributo della nostra Giuria indipendente che anno dopo anno valorizza l’unicità e il valore ineguagliabile del tessuto imprenditoriale del Paese”.
Il Premio Family Business è stato assegnato a Chiara Mastrotto, Presidente di Gruppo Mastrotto S.p.A. “per il coraggio e la visione strategica dimostrate nella conduzione di un business familiare, che pur mantenendo i valori della tradizione, è stato in grado di cogliere le sfide dei tempi moderni, adattandosi ad un mercato in costante cambiamento”. Nel 2003 Chiara Mastrotto ha iniziato la sua esperienza nell’azienda di famiglia Gruppo Mastrotto – azienda attiva dal 1958 come punto di riferimento internazionale nella lavorazione di pelli bovine di alta qualità per l’arredamento, l’industria calzaturiera, la pelletteria, l’abbigliamento, l’automotive, la nautica e l’aviazione – assumendone poi la carica di Amministratore Delegato nel 2010 e di Presidente nel 2012. Lavora per avvicinare sempre più l’azienda al cliente, in particolare attraverso la creazione di Gruppo Mastrotto Express, il più grande hub logistico al mondo del settore. È fondatrice e consigliere della Fondazione Silvana e Bruno Mastrotto, un ente filantropico che si propone di sostenere progetti con finalità sociali, e membro del Consiglio Generale di UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria).
A Dario Roncadin, Amministratore Delegato di Roncadin S.p.A. SB è andato Il Premio Crescita Globale “per la sua visione strategica e innovativa che gli ha permesso di guidare la crescita globale dell’azienda, portando un simbolo dell’eccellenza italiana all’estero, pur mantenendo il forte legame con il territorio e il sostegno dell’economia locale”. Dal 2007 è Amministratore Delegato di Roncadin, l’impresa di famiglia con sede a Meduno (PN) specializzata nella produzione di pizze surgelate per la GDO italiana e internazionale (esporta oltre il 70% del suo prodotto all’estero). Sotto la guida di Dario Roncadin, l’azienda cresce per occupazione e fatturato rafforzando la capacità di portare nel mondo il miglior Made in Italy alimentare. Inoltre si internazionalizza con l’apertura di uno stabilimento a Chicago, inaugura una strategia di acquisizioni di PMI di eccellenza nel settore pizza e affini e aumenta l’impegno verso la sostenibilità e la responsabilità sociale, diventando alla fine del 2021 Società Benefit.
A Lorenzo Caminoli, Presidente di EC Holding S.p.A., è assegnato il Premio Innovazione “per l’audacia e la visione nel creare soluzioni innovative di processo, al fine di implementare la crescita internazionale garantendo il pieno coinvolgimento degli stakeholder”. Ha iniziato a lavorare poco più che ventenne in realtà esterne al business familiare. Il desiderio di mettersi alla prova su terreni neutri gli ha consentito di entrare in Sogimi, nel 1997, forte di un bagaglio di esperienze umane, relazioni, professionali, da mettere al servizio del Gruppo. Come Amministratore Delegato di una delle aziende controllate, ha potuto acquisire la solida conoscenza dei prodotti e dei mercati che ha poi sfruttato appieno negli anni successivi, come responsabile Sales & Marketing di Sogimi. Sua la scelta di potenziare la struttura, integrando l’imprinting familiare con un’organizzazione di tipo manageriale. Un’intuizione felice, che ha agevolato l’ingresso in azienda della terza generazione di Caminoli. Dal 2015 è Presidente di EC Holding e coordina le strategie di sviluppo di tutte le società controllate.
Per la categoria Modelli di Business Sostenibili è stato premiato Vittorio Alpi, Presidente di Alpi S.p.A., “per aver trasformato il proprio modello di business adattandolo ad un mercato in continua evoluzione, mantenendo alta l’attenzione alla qualità del prodotto e alla sostenibilità ambientale e sociale”. Fondata nel 1919, Alpi ha avviato una tradizione manufatturiera volta all’eccellenza, diventando rapidamente un’industria leader nella produzione di superfici decorative. È la prima azienda ad industrializzare il processo produttivo del legno composto, crescendo rapidamente sui mercati internazionali.
Il Premio Tradizione Italiana è stato assegnato a Romana Tamburini, Presidente di Surgital S.p.A. “Si aggiudica il Premio Tradizione italiana per la passione e il coraggio che le hanno permesso di dare vita a una grande azienda alimentare, facendo del connubio tra tradizione italiana e innovazione il segreto del successo del proprio business.” Surgital nasce come piccolo laboratorio artigianale di produzione di tortellini, per poi diventare un punto di riferimento del settore Horeca e GDO. La gamma di brand e referenze è ampia e diversificata. L’offerta è costituita da pasta fresca surgelata, piatti pronti surgelati e sughi in pepite surgelati per la ristorazione, catering e canale bar.
La storia imprenditoriale di Romana Tamburini, la signora della pasta fresca made in Romagna, classe 1941, fondatrice e attuale presidente di Surgital S.p.A., inizia nel 1980 in un laboratorio di soli 45 metri quadrato a Lavezzola, piccolo comune ravennate. Qui, assieme al marito Edoardo Bacchini, con cui sigla un sodalizio personale e professionale che dura felicemente ancora oggi, mette a frutto le sue capacità manageriali. Controllata interamente dalla famiglia Bacchini, prima azienda italiana produttrice di pasta fresca surgelata, oggi è una realtà di portata internazionale, dove la cultura e le radici di una tradizione si innestano perfettamente in uno stile e orientamento all’innovazione e alla sostenibilità, imprescindibili per garantire il futuro alle nuove generazioni.
A ricevere il Premio Speciale Giuria è Enrico Cerea, Executive Chef di Da Vittorio S.r.l., “per aver saputo con sapiente intuizione fare dell’attività di famiglia un modello di business innovativo, valorizzando il proprio patrimonio culturale con metodologie all’avanguardia e portando così l’azienda a risultati eccellenti”. Società riconosciuta a livello internazionale per i servizi di ristorazione, catering e hotellerie di lusso. È riconosciuta anche per l’omonimo ristorante Da Vittorio, tristellato ed entrato nella prestigiosa e mitica guida Rossa Michelin. Il Gruppo conta oggi nove stelle a livello internazionale. Enrico (Chicco), primogenito di Bruna e Vittorio Cerea, cresce in cucina, sbirciando e apprendendo i rudimenti del mestiere dai genitori nel ristorante di famiglia., una passione che lo ha portato a seguire, studiare e formarsi dai migliori chef al mondo.
Francesco Giberti e Luca Masseretti, rispettivamente CEO & Founder e CFO & Founder di Babaco Market S.p.A., ricevono il Premio Startup “per aver saputo trasformare un problema in un’opportunità, ed aver così creato con coraggio un business impegnato concretamente nella protezione della biodiversità e nella valorizzazione della ricchezza del nostro territorio.” Babaco Market è un’azienda nata all’inizio del 2020 da un’idea di Francesco Giberti e Luca Masseretti, CEO e CFO, entrambi milanesi, classe 1987, laureati rispettivamente in Giurisprudenza ed Economia, con l’obiettivo di combattere lo spreco alimentare. Dopo una serie di esperienze lavorative nei dipartimenti legali di grandi società di consulenza e in grandi banche d’investimento, Francesco e Luca decidono di lanciarsi insieme in un progetto imprenditoriale proprio, mettendo al centro le loro più grandi passioni: l’innovazione tecnologica e l’economia circolare. Dopo Myfoody, primo progetto startup dedicato alla lotta contro gli sprechi alimentari nei supermercati conclusosi con una exit di successo, nel 2020 nasce Babaco Market il primo e-grocery antispreco in Italia. Babaco Market è un servizio di delivery in abbonamento che porta direttamente a casa dei consumatori delle box di prodotti alimentari fuori dall’ordinario, che per piccoli difetti estetici non rientrano negli standard dei tradizionali canali di distribuzione e per questo rischiano di essere sprecati.
L’edizione di quest’anno si arricchisce, inoltre, di un nuovo premio, il Premio Scaleup, che ha l’obiettivo di riconoscere la realtà imprenditoriale più innovativa affermatasi in poco tempo nel mercato grazie a soluzioni disruptive e con ambiziosi target anche sulla sfera internazionale.
Il Premio Scaleup è assegnato a Francesco De Stefano (CEO & Co-Founder), Jacopo Gervasini (CFO &Co-Founder), Paolo Cassis (COO &Co-Founder) e Giovanni Avallone (CIO &Co-Founder) di Caracol S.r.l. “per aver creduto in un progetto ambizioso, che ora rappresenta un ottimo esempio di tecnologia italiana pronto a gettare le basi per un percorso di espansione internazionale”. Francesco, Jacopo, Paolo e Giovanni hanno fondato Caracol a fine 2017. In seguito ai loro percorsi universitari, i quattro amici avevano la visione di portare la stampa 3D verso un nuovo paradigma in termini di dimensioni, efficienza e sostenibilità. Insieme i quattro ragazzi formano un gruppo eterogeneo di competenze: Francesco ha un background in management e strategia aziendale, avendo studiato all’Università Bocconi, London Business School e Columbia University, Jacopo ha invece competenze in ambito economico grazie agli studi all’Università Cattolica, Paolo e Giovanni studiano al Politecnico di Milano e assumono quindi i ruoli tecnici relativi alle Operations e alla Ricerca e Sviluppo. Caracol è una PMI Innovativa, che nasce dall’idea di superare i limiti della manifattura e trovare alternative per produrre in maniera più efficiente e sostenibile. L’azienda ha sviluppato una piattaforma tecnologica di manifattura additiva modulare che viene venduta ad aziende manifatturiere per offrire una soluzione produttiva migliore per costi, tempi, performance e sostenibilità – in settori industriali avanzati (aerospazio, automotive, marino, design, architettura e costruzioni).
Ad assegnare i premi la Giuria presieduta da Guido Corbetta, Professore all’Università Bocconi di Milano, e composta da Alberto Baban, Presidente di VeNetWork, Laura Colnaghi Calissoni, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Carvico, Giovanna Gregori, Consigliere Delegato di AIDAF, Monica Mandelli, Head of Latin America-Client and Partner Group in KKR, Cristina Scocchia, Amministratore Delegato di Illycaffè, Antonio Gozzi, Presidente del Gruppo Duferco.
La ventiseiesima edizione del Premio EY L’Imprenditore dell’Anno ® si è svolta con il supporto dei partner Banca Finnat, Microsoft e Board Italia.
La Redazione