Nella 3a edizione, che si terrà dal 18 al 20 ottobre prossimi, sarà presentato il Master in Comunicazione digitale e social
“Leggere le tendenze attuali. Immaginare il web che sarà”.
E’ l’invito che il Master in Comunicazione, digitale, mobile e social dell’Università di Parma, coordinato dal giornalista Giorgio Triani, sociologo, rivolge agli studenti, al mondo dell’impresa e delle professioni con la terza edizione del Mini Digital Festival in programma dal 18 al 20 ottobre prossimi
Una manifestazione che, pensata come momento accademico interno, quest’anno si propone all’attenzione dell’intera città con un programma pieno di idee e spunti di riflessione, proposte sfidanti e temi innovativi. In parecchi casi sono novità vere e in qualche modo spettacolari.
Si entrerà infatti nel mondo del’AI (intelligenza artificiale) del metaverso, della realtà virtuale che però agisce sensibilmente sulla realtà effettiva. Ma, pensando anche al più generale e veloce processo di digitalizzazione in corso, si parlerà e si vedrà un futuro che è già adesso, incombente, vicino, prossimo a rivoluzionare l’intero ecosistema sociale.
Nel primo giorno si potrà entrare in un metaverso musicale, che incrociando il Festival Verdi, consentirà di ascoltare la musica del maestro (prove ed esecuzioni dell’edizione del festival in corso) nel MetaVerdi. Un teatro virtuale nel quale si potrà accedere, come fosse un videogioco, attraverso il web, ma anche in modo immersivo. Ovvero indossando un visore. Lo spettacolo sarà visibile anche al pubblico presente in sala, cioè a tuti, mentre l’esperienza “aumentata” sarà accessibile a gruppi limitati e solo su prenotazione.
Qualche giorno prima saranno rese pubbliche le modalità e regole d’accesso.
Sul sito del master www.webmediamaster.unipr.it è visibile e scaricabile l’intero programma della manifestazione, che sarà gratuita e aperta a tutti.
Oltre al MetaVerdi sarà possibile entrare nel MetaMaster, che è la copia digitale del master in comunicazione digitale, dove appunto verrà presentata l’ edizione 2023-24, le cui iscrizioni si chiuderanno il 27 ottobre.
Ma la novità e originalità assolute del MetaMaster è che il suo ambiente riproduce l’aula in cui si sono tenute le lezioni (Aula B del plesso universitario D’Azeglio) con affaccio delle finestre sul chiostro.
Realizzata dalla masterista Giulia Sichel e guidata dal docente Simone Puorto si tratta della prima aula universitaria – a Parma sicuramente, ma forse in Italia, dove il prossimo anno si farà lezione anche nel metaverso. Lì docenti e studenti saranno presenti con i loro avatar. Questi metaversi realizzati consentiranno anche a professionisti, manager e imprenditori di capire meglio quali potrebbero essere gli utilizzi concreti (professionali e aziendali) degli spazi metaversici.
Visioni e viaggi nella “realtà aumentata” –anche con Patrizio Del Nervo, sindaco di Albaredo per San Marco in Valtellina, il primo MetaBorgo d’Italia, premiato dalla Comunità Europea- saranno presso palazzo del Governatore, dove a seguire si parlerà di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, dati, AI, web&social a servizio della comunità.
Saranno presentate app e piattaforme innovative ed esperienze di uso dei dati nei pubblici servizi ( dai movimenti e tracciamenti della popolazione in tempo reale, ai flussi turistici e agli accessi alle cure).Mentre una panoramica delle realizzazioni più significative a livello internazionale sarà conclusa da una tavola rotonda che proporrà innovative soluzioni digitali anche nella nostra città.
Giovedì e venerdì il mini digital festival si trasferirà nelle aule del plesso universitario di via D’Azeglio con una due giorni di presentazioni di libri e app, di video e interviste, dibattiti a più voci sui temi oggi molto caldi della comunicazione, del giornalismo, dell’introduzione di intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, degli scenari produttivi e occupazionali che si stanno preparando per tutti, ma soprattutto per i giovani. E tutto considerando che gira da tempo la previsione che più della metà dei lavori che faranno i ragazzi che ora frequentano la scuola dell’obbliga fra 10 anni saranno nuovi e ora sconosciuti. Nello stesso tempo in cui un’analoga percentuale di lavori che stiamo facendo ora spariranno.
Aprirà i lavori Derick de Kerckove, sucessore del grande Marshall McLuhan all’università di Toronto, e nella prima mattinata si succederanno influencer e autori di libri, social media manager, editor e pubblicitari.
Il giornalismo oggi e lo stato dell’editoria, i dilemmi della disinformazione e la produzione di bufale, l’avvento del siamo tutti opinionisti e la comparsa del giornalismo automatico saranno alcuni temi dei vari panel che potranno essere partecipati dal vivo, ma anche on line.
Il Mini Digital Festival avrà infatti carattere ibrido e potrà essere seguito in live streaming sui canali social del master (Facebook, YouTube e Linkedin). Tanti i relatori (docenti universitari, giornalisti Rai, progettisti, futurologi) e le pillole video che verranno proposte, anche come intermezzi, fra una discussione e l’altra. Ma troveranno spazio anche proposte di utilizzo dell’AI, in ambito business, e due sfide creative di scrittura con utilizzo di Chatbot GPT rivolte agli studenti di scuola superiore e universitari.
I due contest a premio sono realizzati in collaborazione con il Festival della parola. Che s’aggiunge ai vari soggetti istituzionali e privati, alle imprese, associazioni ed enti formativi che hanno reso concretamente possibile il Mini Digital Festival: Comune di Parma, Laumas, Lampi, Com2, Eureka. Cultura e innovazione.
Info e contatti, come già scritto, al sito del master dove è scaricabile l’intero programma: www.webmediamaster.unipr.it
La Redazione