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22/07/2025
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Quotata in Borsa, ha ottenuto il brevetto per gli occhiali destinati ai non vedenti

iVision Tech S.p.A., PMI Innovativa e realtà d’eccellenza del manufacturing «Made in Italy», in Friuli Venezia Giulia


Di recente ha ottenuto il brevetto per l’invenzione industriale degli occhiali iSee, denominato “Dispositivo indossabile di assistenza visiva, particolarmente utile per persone non vedenti e ipovedenti.

Parliamo della iVision Tech S.p.A., PMI Innovativa e realtà d’eccellenza del manufacturing «Made in Italy», attiva nella progettazione e produzione di montature di occhiali da vista e occhiali da sole in acetato, nonché di occhiali combinati, proprietaria dello storico marchio dell’occhialeria francese d’alta gamma “Henry Jullien” (congiuntamente alla società il “Gruppo”).  

Federico Fulchir, Project Manager del Progetto iSee di iVision Tech,  dichiara:A distanza di due anni dal giorno del deposito, siamo molto soddisfatti dell’avvenuta attestazione  di questo brevetto di invenzione industriale, frutto di anni di ricerca, sviluppo e lavoro di squadra. Questo brevetto non è solo un traguardo importante per il nostro progetto iSee, ma rappresenta anche un passo avanti per l’intero settore dell’eyewear. Siamo orgogliosi di contribuire a ridefinire gli standard con una soluzione che unisce creatività, efficienza e sostenibilità sociale. Non vediamo l’ora di mostrare al grande pubblico del Mido come questa tecnologia potrà facilitare le modalità di spostamento delle persone non vedenti”. Il prodotto brevettato, infatti, è estremamente innovativo e completamente Made in Italy.

Interamente progettati e realizzati dal reparto R&D di iVision Tech, sono i primi occhiali tecnologici assistivi per la mobilità che permettono agli utenti non vedenti di registrare lo spazio circostante fino a quattro metri di distanza, aumentando la loro autonomia e garantendo una maggiore sicurezza negli spostamenti.

Ma conosciamo meglio l’azienda con Stefano Fulchir (in foto), che dice: “iVisionTech è una PMI Innovativa con stabilimento produttivo a Martignacco (UD) attiva nella progettazione e produzione di montature di occhiali da vista e occhiali da sole in acetato, metallo e combinati.  È nata nel 2020, il 1° ottobre quando è stato rilevato l’attuale stabilimento produttivo di Martignacco mediante l’acquisizione di un ramo d’azienda di Safilo Industrial S.r.l. con l’obiettivo di rilancio industriale e sviluppo di un polo indipendente dell’occhialeria in Friuli-Venezia-Giulia”.

Come è organizzata?

Intanto Eva, Federico ed io siamo i fondatori di iVision Tech che, attraverso le sue divisioni e aziende controllate in tre Paesi europei e con oltre 250 dipendenti, offre al mercato prodotti e soluzioni diversificati per la clientela B2B e per quella B2C con il brand Henry Jullien. Nel 2023, inoltre, iVision Tech si è quotata in Borsa sul segmento Euronext Growth Milan: questo passaggio fondamentale ha permesso alla nostra società di ampliare la sua offerta, tramite acquisizioni strategiche e propedeutiche alla realizzazione di un’azienda capace di coprire l’intera filiera dell’occhialeria.

Oggi chi la guida?

Oggi iVision Tech è guidata da me ed Eva Fulchir, (Ceo). Federico è Project Manager, a capo del team dedicato al progetto iSee.

Numeri dell’azienda?

iVision Tech oggi conta oltre 250 dipendenti e ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con 9,4 milioni di euro di ricavi e 11,6 milioni di Valore della Produzione. Per quanto riguarda l’export, si tratta ad oggi di una parte minore del fatturato della società perché i prodotti vengono consegnati a gruppi per lo più italiani o europei. C’è una parte di export negli USA che equivale circa al 5% del fatturato, ma si prevede un incremento nel 2025 per effetto delle nuove politiche internazionali.

Chi sono i suoi clienti?

iVision Tech opera su due canali distributivi: il mercato retail con il brand Henry Jullien, marchio francese con oltre 100 anni di storia, che si è distinto sul mercato internazionale dell’occhialeria per aver sviluppato la lavorazione delle montature con la tecnica Doublé Or e come produttore in collaborazione con importanti brand internazionali del settore della moda luxury, gestendo un ciclo produttivo integrato composto mediamente da 36 processi produttivi concatenati che vanno dal disegno a mano e dalla prototipazione in3D fino alle fasi finali di assemblaggio e finissaggio per poi procedere al confezionamento del prodotto.

Quanto investe in innovazione rispetto al fatturato?

iVision Tech ha sempre creduto nell’innovazione. È appena stato lanciato sul mercato iSee, l’occhiale progettato per i non vedenti che verrà presentato al grande pubblico il prossimo febbraio, in occasione del Salone internazionale dell’occhialeria Mido di Milano. Il Progetto iSee è un’iniziativa sociale pensata per dare risposte alle esigenze quotidiane dei non vedenti. L’occhiale è stato interamente progettato da un team guidato da iVisionTech con il contributo di un gruppo di persone prive di vista. Oggi permette loro di rilevare lo spazio intorno fino a quattro metri di distanza e 30 oggetti contemporaneamente. Ogni anno iVision Tech ha investito in ricerca e sviluppo, oggi il team del progetto iSee è arrivato a 12 persone, coordinate da Federico Fulchir, tra interne ed esterne. Si parla di sviluppatori hardware, software e di tutta la tecnologia integrata da iSee.

Cosa cambierà con Gianluca Davanzo, nominato Chief Operating Officer? 

La nomina arriva in un momento di forte crescita per iVision Tech, che ha completato tre acquisizioni strategiche negli ultimi 12 mesi. Sotto la sua guida, la società punta a ottimizzare i processi operativi interni e ad accelerare la crescita in un mercato ricco di molte opportunità. Siamo certi che Gianluca Davanzo, con la sua esperienza e carriera pluridecennale nel settore della produzione e gestione industriale, sarà in grado di far aumentare l’efficienza di iVision Tech in contesti sempre più competitivi.

Come battete la concorrenza?

La società si vuole posizionare su una linea specifica ed è quella che sempre più si sta delineando all’interno della strategia e delle recenti acquisizioni, diversificandosi rispetto all’attuale offerta dell’occhialeria.

Quanto investite in comunicazione?

iVision Tech ha prevalentemente canali di vendita B2B (e meno B2C), preferisce dunque una comunicazione istituzionale, che tiene soprattutto presente della quotazione in Borsa e dunque della necessità di tenere sempre aggiornati gli investitori. Con il brand Henry Jullien e il progetto iSee si sta aprendo anche una comunicazione dedicata ad entrambi i canali per valorizzare soprattutto i rispettivi clienti. Un grande investimento riguarda la presenza (anche tramite stand fisico) di iVision Tech alle più prestigiose fiere internazionali dell’eyewear, ossia il Silmo di Parigi e il Mido di Milano.

Progetti da realizzare per il 2025?

Uno dei prossimi obiettivi è sicuramente quello di rendere gli occhiali iSee dei dispositivi medici. Lo scorso maggio, iVision Tech ha ottenuto la Certificazione ISO 13485:2016 che l’autorizza a produrre dispositivi medici e servizi correlati. Questo cambiamento permetterà di allargare la platea di utenti che possono accedere all’occhiale e rendere il progetto un’iniziativa sociale concreta. La società, infine, ha appena iniziato a lavorare sulla seconda fase di iSee che si vuole aprire al mondo dell’ipovisione: un’area ancora più complessa rispetto a quella degli utenti non vedenti e che renderà iVision Tech una realtà sempre più innovativa e all’avanguardia. Già disponibili dal mese scorso tramite piattaforma e-commerce isee-one.com, gli occhiali tecnologici saranno ufficialmente presentati al grande pubblico in occasione del Mido, il Salone internazionale dell’occhialeria di Milano che si terrà tra l’8 e il 10 febbraio prossimi. isee-one.com/it/

Cinzia Ficco

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