Economia circolare: ecco l’impresa che sta rivoluzionando il settore delle autodemolizioni

Si tratta della Ecoeuro di Monza. Parla il suo fondatore Antonello Di Mauro


Antonello Di Mauro: «In linea con le normative europee, EcoEuro si impegna a garantire che ogni fase del processo di riciclo avvenga nel rispetto delle migliori pratiche di sostenibilità, promuovendo al contempo l’efficienza economica e il rispetto per l’ambiente».

Imprese: EcoEuro ecoeuro.it /rivoluziona il settore delle autodemolizioni con servizi innovativi, consulenza strategica, collaborazioni con le università del territorio, progetti educativi nelle scuole. EcoEuro intende emergere in qualità d’impresa del proprio asset di competenza e si specializza nella gestione a 360° delle attività legate ai veicoli a fine vita. Parola d’ordine: crescita. Ed è l’obiettivo che sintetizza l’evoluzione di EcoEuro, un’azienda al 100% made in Italy certificata ISO 9001:2015 dal 2019. Non solo. Il suo Network di Centri di Demolizione conta circa il 75% del totale delle auto riciclate ogni anno in Italia. I punti di forza della company? Il Systema EcoEuro, un software gestionale che offre l’opportunità ai singoli clienti di controllare nel dettaglio l’intero flusso del veicolo fuori uso. E grazie a questo sistema è possibile tracciare i rifiuti provenienti proprio dai mezzi a fine vita e, di conseguenza, riciclarli nel migliore dei modi, riducendo la mole di rifiuti e salvaguardando l’ecosistema. L’innovazione in casa EcoEuro non si ferma e prende forma attraverso un marketplace che funge da piattaforma di contatto per tutti coloro che necessitano di ricambi specifici per il proprio mezzo di trasporto. A questo proposito, una volta che l’utente ha individuato il pezzo mancante, può contattare direttamente il centro di demolizione di riferimento e recuperarlo di persona.

Con Antonello Di Mauro, fondatore diEcoEuro, vogliamo approfondire questa rivoluzione del settore delle autodemolizioni perconoscere i nuovi sistemi studiati a beneficio dell’ambiente.

In che modo vuole rivoluzionare il settore delle autodemolizioni?

«La vera rivoluzione che stiamo portando avanti consiste nell’elevare in modo significativo gli standard dell’intero settore, che negli ultimi anni ha dovuto affrontare la sfida di innovarsi per stare al passo con l’evoluzione tecnologica. EcoEuro ha l’ambizione di essere il motore di questo cambiamento, alzando l’asticella e offrendo soluzioni all’avanguardia che impatteranno sull’intera filiera dell’End of Life Vehicle (ELV). Il nostro obiettivo è quello di introdurre prodotti e servizi innovativi, pensati su misura per i nostri clienti e in grado di evolvere costantemente per rispondere alle esigenze di un mercato in continuo cambiamento. Non si tratta soltanto di adattarsi alle nuove tecnologie, ma di anticipare le necessità future del settore, offrendo soluzioni che permettano alle aziende di essere non solo competitive, ma protagoniste attive in questo processo di trasformazione. Siamo fermamente convinti che attraverso l’innovazione e l’efficienza operativa possiamo promuovere un trend di crescita e sviluppo sostenibile per tutte le aziende che si affidano alla nostra consulenza. Il nostro approccio non si limita a fornire strumenti avanzati, ma mira a creare valore a lungo termine, contribuendo alla competitività e alla crescita del settore nel suo complesso. In questo modo, puntiamo a essere partner strategici nel percorso di evoluzione delle aziende, aiutandole a cogliere le opportunità che offre il cambiamento tecnologico e normativo».

Perché c’è questa esigenza nell’asset specifico?

«L’esigenza nell’asset specifico nasce dalla necessità di rispondere alle sfide di un settore in rapida evoluzione, caratterizzato da normative ambientali stringenti e avanzamenti tecnologici. Questo asset è fondamentale per ottimizzare i processi, migliorare l’efficienza e garantire la conformità normativa, oltre ad anticipare le tendenze di mercato. Investire in questo settore permette alle aziende di essere competitive, promuovendo innovazione, sostenibilità e crescita a lungo termine».

Che ruolo svolgono i consulenti?

«I consulenti svolgono un ruolo fondamentale in EcoEuro, rappresentando il punto di contatto umano tra la nostra azienda e i clienti che si affidano ai nostri servizi. La nostra forza risiede nelle persone e i consulenti sono i nostri collaboratori in prima linea, essenziali per tradurre la nostra visione in soluzioni concrete per i nostri clienti. Ogni azienda con cui lavoriamo ha esigenze uniche con differenti strutture organizzative e modalità operative. I nostri consulenti hanno la competenza e la sensibilità per comprendere queste peculiarità e sviluppare soluzioni su misura, che rispondano alle specifiche necessità di ciascun cliente. Il loro supporto non si limita solo a fornire consulenze tecniche o strategiche; aiutano le aziende a raggiungere i loro obiettivi, migliorando l’efficienza, garantendo il rispetto delle normative e promuovendo la sostenibilità, valori fondamentali per EcoEuro».

Qual è il valore economico del settore?

«Il settore dell’End of Life Vehicle (ELV) rappresenta un segmento di mercato con un valore economico rilevante e in continua crescita, trainato sia dalla domanda di riciclo e riutilizzo dei materiali, sia dalle stringenti normative ambientali. A livello europeo si stima che il valore economico del settore ELV si aggiri intorno a diverse decine di miliardi di euro, con prospettive di crescita sostenute dall’adozione di pratiche di economia circolare e dall’avanzamento tecnologico nel recupero di materiali e componenti. Il valore non si limita al mero riciclo dei veicoli, ma abbraccia una filiera complessa che include la raccolta, la demolizione, il trattamento dei rifiuti pericolosi, il recupero di materiali preziosi e la rivendita di parti di ricambio. Questorende il settore strategico sia dal punto di vista ambientale, riducendo l’impatto ecologico, sia daquello economico, generando nuove opportunità di business e lavoro qualificato. EcoEuro, con isuoi prodotti e servizi innovativi, mira a incrementare ulteriormente questo valore, promuovendo soluzioni che migliorano l’efficienza del processo di smaltimento e recupero, e che aiutano le aziende a rispettare le normative, aumentandone la redditività e riducendo gli sprechi. Investire in innovazione tecnologica e sostenibilità è la chiave per massimizzare il valore economico del settore nei prossimi anni».

Come avviene il processo di riciclo dell’automobile?

«Il processo di riciclo di un’automobile, conosciuto anche come trattamento di veicoli a fine vita (End of Life Vehicle – ELV), è un percorso complesso e altamente regolamentato, volto a minimizzare l’impatto ambientale e massimizzare il recupero di materiali utili. Si articola in diverse fasi: ritiro e smaltimento. Il veicolo viene ritirato e inviato a un centro di raccolta autorizzato. Qui si procede con il trattamento iniziale, che include la rimozione e lo smaltimentodi sostanze pericolose come oli, carburanti, liquidi refrigeranti, batterie e altri componenti inquinanti. Questi materiali vengono poi inviati alle filiere di settore che li lavoreranno al fine di recuperarne e riciclarne il più possibile. Smontaggio e recupero di componenti. Successivamente si procede con lo smontaggio di tutte le parti che possono essere riutilizzate o rivendute come motori, cambi, parti elettriche, meccaniche e componenti vari dell’automobile. Questo passaggio è cruciale per il riutilizzo delle componenti ancora in buone condizioni, contribuendo a ridurre la domanda di nuove risorse. Frantumazione e separazione dei materiali: la carcassa del veicolo una volta pressata, composta principalmente dalla struttura metallica, viene inviata in impianti di frantumazione. Qui il metallo e gli altri materiali vengono ridotti in piccoli frammenti e separati tramite tecniche avanzate come la separazione magnetica e la flottazione per dividere acciaio, alluminio, plastica e altri materiali. Riciclo dei materiali: i materiali separati vengono avviati al processo di riciclo. L’acciaio, l’alluminio e le altre leghe vengono rifusi per essere riutilizzati nella produzione di nuovi componenti, mentre la plastica e altri materiali vengono recuperati per altri usi industriali. In molti casi, si ottiene una percentuale di recupero del materiale superiore all’85%, contribuendo significativamente all’economia circolare. Questo processo non solo riduce l’impatto ambientale associato allo smaltimento dei veicoli, ma genera anche valore economico attraverso il recupero e il riutilizzo di materie prime secondarie. In linea con le normative europee, EcoEuro si impegna a garantire che ogni fase del processo di riciclo avvenga nel rispetto delle migliori pratiche di sostenibilità, promuovendo al contempo l’efficienza economica e il rispetto per l’ambiente».

Analisi del settore

Il settore delle autodemolizioni in Italia è regolato e monitorato da diverse fonti tra cui istat.it

Ecco alcuni dati elaborati dall’Istat per comprendere l’andamento del settore economico.

«Numero di imprese: nel 2022 il numero totale di imprese attive nel settore delle autodemolizioni è significativo, anche se i dati specifici non sono sempre facilmente accessibili. Tuttavia, l’Istat fornisce informazioni aggregate che possono includere le autodemolizioni sotto la categoria più ampia delle attività manifatturiere e dei servizi correlati. Addetti: le imprese nel settore possono variare notevolmente in termini di dimensioni. Le classi di addetti sono suddivise come segue: 0-9 addetti; 10-49 addetti; 50-249 addetti; 250 e più addetti. Queste categorie aiutano a comprendere la distribuzione delle risorse umane nel settore. Forma Giuridica: le imprese di autodemolizione possono essere costituite in diverse forme giuridiche, tra cui imprenditori individuali, società a responsabilità limitata e cooperativa. Questa diversità riflette la varietà di approcci imprenditoriali nel settore. Il settore delle autodemolizioni è anche soggetto a normative ambientali rigorose. Le aziende devono seguire procedure specifiche per garantire che i materiali siano gestiti in modo ecologico, contribuendo alla transizione ecologica in corso in Italia. Questo aspetto è stato discusso in vari convegni e rapporti, evidenziando l’importanza della sostenibilità nel settore. Per ulteriori dettagli e dati specifici è possibile consultare il portale Istat dedicato ai dati economici e alle statistiche del settore dove sono disponibili report aggiornati e analisi dettagliate».

Francesco Fravolini

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