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Novembre 21, 2024
FocusInnovazione

Quando l’arte si fa impresa

Giulia Filippini e il suo progetto. Fondente


Fondente Arte è un’opportunità per le imprese che vogliono distinguersi, comunicare e promuoversi in modo innovativo, responsabile e sostenibile. È un nuovo approccio filosofico proposto alle imprese per valorizzare la potenzialità espressiva dell’arte al fine di trasformala in creatività. Questo originale punto di vista che potremmo definire ‘focus creativo’ può maturare nuove idee, per rinnovare e aggiornare il core business di un’impresa. Conviene ricordare che in questo momento storico c’è una grande trasformazione tecnologica che costringe le imprese a rivedere i processi produttivi, lanciando la realtà economica verso il nuovo paradigma del XXI secolo. Ed è proprio in questa esigenza che entra in scena la proposta di Fondente Arte, progetto d’impresa dedicato non solo agli artisti emergenti ma anche a tutte le imprese che vogliono raccontarsi e promuoversi attraverso il linguaggio dell’arte. Possiamo definirla una scommessa economica che intende conferire valore alla proposta creativa dell’arte perché Fondente Arte è un innovativo modello economico che disegna e sviluppa intorno all’arte un nuovo paradigma sociale, culturale, sostenibile. Le imprese hanno bisogno della creatività per promuovere nuove soluzioni business, specialmente in questo momento storico nel quale la trasformazione tecnologica cambia drasticamente l’organizzazione del lavoro.

Con Giulia Filippini, storica dell’arte ed events & communication manager di Fondente Arte, scendiamo nei dettagli del progetto artistico e culturale per comprendere il valore potenziale a beneficio delle imprese.

In che modo le imprese possono sfruttare l’arte?

«L’arte può innescare, guidare e sostenere la trasformazione umanistica e la creazione di valore dell’impresa, a condizione che ne diventi patrimonio genetico e fattore evolutivo. In tal senso, l’arte può essere utilizzata per perseguire molteplici finalità aziendali: di miglioramento dell’immagine e della reputazione, mecenatesche e filantropiche, patrimoniali e finanziarie, di marketing, di comunicazione e di stakeholder engagement, di responsabilità sociale e culturale, di benessere organizzativo e di sviluppo del capitale umano. L’arte così intesa e utilizzata diventa un potente ed efficace divulgatore culturale dell’impresa e nell’impresa, pervadendola completamente e permeandone ogni livello organizzativo fino a diventarne espressione ed elemento identitario».

Qual è il ruolo della creatività nell’economia?

«Il World Economic Forum include la creatività tra le competenze più preziose da avere e sviluppare per un successo professionale durevole. Per lo Human Dynamics Laboratory del MIT la creatività è una delle abilità decisive per la costruzione di team di lavoro eccellenti ed altamente performanti. L’arte, agendo a livello emotivo e cognitivo, può aiutare l’impresa ad esprimere il suo potenziale creativo e a svilupparne il genio, riducendo il time to mind, accelerando l’apprendimento organizzativo e contribuendo ai processi creativi, decisionali ed esecutivi».

Cosa proponete alle imprese per rinnovare il core business?

«Mi viene da pensare all’impresionismo, che è una forma d’arte dell’impresa”, citando le divertenti parole scritte da Alessandro Bergonzoni per l’Art for Business Forum del 2008. Dalla grande committenza nella storia dell’arte fino ai musei aziendali e alle pubblicità di oggi, l’arte nelle sue varie epoche ed espressioni è sempre stata utilizzata per autorappresentarsi e rappresentare, ha sempre immortalato valori, emozioni, pensieri, azioni e momenti. Alle imprese diciamo di non ignorare né dimenticare tutto questo e proponiamo di cambiare paradigma: da impresa che sostiene l’arte mediante azioni filantropiche e mecenatesche ad impresa che produce arte, che la utilizza per creare valore e che di essa si nutre per migliorare se stessa e il mondo in cui vive ed agisce».

Come si caratterizza il vostro sostegno alle imprese?

«Affianchiamo le imprese nell’ideazione e nella realizzazione di progetti e percorsi artistici aziendali finalizzati alla generazione progressiva di valore, dalla comunicazione corporate e di prodotto alla creazione di corporate art collection e musei aziendali, fino allo sviluppo delle competenze soft e umanistiche. Ogni impresa è unica. Noi, attraverso l’arte contemporanea dei nostri artisti emergenti, la aiutiamo a valorizzare la propria unicità e a distinguersi, diventando memorabile».

Quante realtà imprenditoriali credono nella creatività applicata all’economia?

«Tante, grandi e piccole, in Italia e nel mondo. La creatività è l’energia che muove l’innovazione e l’arte può essere una leva strategica per le imprese che vogliono ricordare ed essere ricordate, rinnovarsi e innovare. Quando l’impresa accoglie e abbraccia l’arte, la integra nel proprio processo creativo e la utilizza come simbolo distintivo e fattore competitivo e di sviluppo, l’energia liberata dalla fusione delle materie scientifiche e tecniche con quelle umanistiche e artistiche è così potente da generare nell’impresa ricchezza cognitiva e culturale. Ne sono un esempio Branca, Strega Alberti e tutte quelle imprese storiche che da oltre cento anni scrivono pagine indimenticabili della storia imprenditoriale e artistica italiana e che oggi sono marchi leggendari e brand culturali globali».

Francesco Fravolini

Nella foto il team di Fondente, da sinistra: Alessandro Tortora: business designer e innovation manager Giulia Filippini: storica dell’arte e events & communication manager Niccolò Mannini: gallerista e art manager

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