Tag: sicurezza

  • Giornata nazionale sicurezza salute e sviluppo sostenibile: ecco le migliori aziende

    Giornata nazionale sicurezza salute e sviluppo sostenibile: ecco le migliori aziende

    I Premi nei settori chimico e farmaceutico


    Le transizioni ambientale e digitale rappresentano una sfida importante che comporta trasformazioni, anche profonde, per il mondo del lavoro. In particolare, le imprese e i lavoratori dovranno dotarsi sempre più di competenze specifiche per essere competitivi a livello globale, anche in termini di occupabilità.

    Questo il tema portante della annuale edizione della Giornata Nazionale Sicurezza Salute e Sviluppo sostenibile, promossa da Federchimica, Farmindustria e tutte le Organizzazioni Sindacali dei settori chimico e farmaceutico.

    La Giornata, istituita nell’ambito del CCNL Chimico e Farmaceutico, ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo sostenibile attraverso: la valorizzazione di iniziative e buone prassi sui temi della sicurezza, della salute, dell’ambiente e in generale di Responsabilità sociale; il dialogo costruttivo per sinergie efficaci con le Istituzioni e la comunità, basate su credibilità, comunicazione e trasparenza; la promozione della cultura della sicurezza dell’industria chimica e farmaceutica, anche al di fuori delle imprese del settore.

    Le iniziative realizzate a tutti i livelli in tale ambito e la divulgazione dei progetti condivisi di responsabilità sociale costituiscono, inoltre, un’occasione utile per rappresentare all’esterno punti di vista congiunti, nonché proporre modalità costruttive di rapporto a livello aziendale e realizzare strumenti di crescita culturale da mettere a disposizione di tutte le Parti interessate.

    Anche quest’anno nel corso della giornata sono stati assegnati i Premi “Migliori esperienze aziendali condivise” in tema di Responsabilità sociale a:  

    CAMBREX PROFARMACO MILANO S.R.L. Per le scelte in tema di Welfare contrattuale con particolare riferimento a iniziative di sostegno sociale ed economico volte a favorire la conciliazione dell’equilibrio vita-lavoro e della tutela della genitorialità, che hanno contribuito anche all’ottenimento della certificazione della parità di genere. In particolare, gli accordi aziendali in tema di welfare riconoscono la copertura contributiva al Fondo di sanità integrativa di settore totalmente a carico aziendale, prestazioni mediche gratuite e particolari convenzioni per altre spese di salute; sostegno economico, con contributi mensili fino a 200euro ai dipendenti con genitori non autosufficienti.

    INFINEUM ITALIA S.R.L. Per scelte integrate di sviluppo sostenibile, attraverso il sostegno e il supporto di una vera e propria cultura della diversità, equità e inclusione (DEI) – che ha consentito l’ottenimento della certificazione di parità di genere e del benessere della persona.
    In particolare, è stato attivato un servizio gratuito di ascolto con interventi di psicologi e psicoterapeuti per analisi, identificazione e prevenzione dei comportamenti violenti più comuni in ambito professionale. Iniziative che hanno contribuito a elevare il senso di partecipazione e solidarietà tra i dipendenti, che hanno anche attivato un Fondo di solidarietà per favorire un maggior equilibrio vita/lavoro per i colleghi che necessitano di maggiori ferie/permessi per assistere i propri famigliari.

    SANOFI S.R.L Per iniziative di responsabilità sociale con il riconoscimento di tutele sociali ed economiche dedicate ai dipendenti, in situazioni di patologie oncologiche e malattie debilitanti che comportano una lunga assenza dal lavoro. In particolare, l’accordo sindacale tutela i lavoratori con gravi problemi di salute, impossibilitati al normale svolgimento dell’attività lavorativa attraverso la conservazione del posto di lavoro con tutti i trattamenti economici previsti dall’azienda pari al 100% fino a 12 mesi e il sostegno economico di un importo, una tantum, pari a 2mila euro a copertura delle spese mediche non previste dal Sistema Sanitario Nazionale, la possibilità di lavorare continuativamente da remoto per un periodo massimo di 6 mesi e il supporto emotivo tramite un team di volontari appositamente formati dall’azienda.

    Il Premio “Cultura della sicurezza 2024” , finalizzato alla diffusione della stessa anche al di fuori degli ambienti di lavoro è stato assegnato al progetto “Sicurezza a scuola” frutto di un lavoro condiviso tra l’aziendaCovestro S.r.l. eil gruppo di studenti della Classe 4AC dell’Istituto Tecnico Industriale “Marconi” di Dalmine, per aver saputo cogliere l’obiettivo del Premio attraverso la presentazione di idee per diffondere la cultura della sicurezza all’interno della struttura scolastica.  Per avvicinare gli studenti alla conoscenza dei temi di Sicurezza e Salute nel settore chimico, il progetto ha previsto una serie di incontri scolastici tenuti dai docenti dell’indirizzo chimico ed esperti aziendali sul tema. Da questi sono nate idee e proposte realizzabili nel contesto scolastico, ad esempio l’idea di utilizzare dei segnali di sicurezza in formato 3D maggiormente visibili e identificabili.

    I temi trattati nel corso della Giornata hanno dimostrato, ancora una volta, il valore positivo delle scelte effettuate con il CCNL del settore. La Responsabilità Sociale, sempre più presente nella contrattazione e nel confronto aziendale, ha nel dialogo continuo, aperto e trasparente un’importante peculiarità dei settori chimico e farmaceuticoinsieme al costante ed elevato investimento in ricerca, innovazione e formazione. Tutti elementi indispensabili per il rafforzamento della competitività delle imprese, per il miglioramento dell’occupazione e per il consolidamento dell’obiettivo comune dello sviluppo sostenibile.

    La Redazione

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  • Riccardo Bailo: “I nostri punti di forza? Sicurezza e Innovazione continua”

    Riccardo Bailo: “I nostri punti di forza? Sicurezza e Innovazione continua”

    Il Ceo del Gruppo A+B, di cui fa parte l’azienda Landoil, leader nel mercato degli oli lubrorefrigeranti e lubrificanti


    Landoil è un’azienda italiana, leader a livello internazionale nel mercato degli oli lubrorefrigeranti e lubrificanti, molto sensibile al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. https://landoil.net/

    La realtà imprenditoriale offre un portafoglio di oltre 70 linee di prodotto, tra cui lubrorefrigeranti, oli interi da taglio, oli per la lubrificazione delle macchine, grassi e protettivi e fa parte del Gruppo A+B, costituito da 16 aziende specializzate in diversi settori industriali, le quali contribuiscono a creare una rete di competenze che si estende su scala globale.

    Tutti i prodotti sono progettati, formulati e realizzati nel moderno stabilimento della Landoil, che ha sede a Castel Maggiore, nel Bolognese.

    A parlarcene è Riccardo Bailo, Presidente e CEO di A+B Industrial Tools Company, che specifica: “Il core business è rappresentato dai lubrorefrigeranti, che costituiscono un terzo della nostra gamma. L’assortimento ci permette di rispondere alle esigenze di officine meccaniche e aziende produttive che cercano standard qualitativi elevati e soluzioni a basso rischio per gli operatori. Ricordo che ogni lubrorefrigerante è accompagnato da una scheda di sicurezza (Safety Data Sheet) che ne descrive il livello di pericolosità, un elemento essenziale per la nostra clientela”.

    Torniamo indietro e raccontiamo come è nata l’azienda.

    “La nuova Landoil – dice Bailo – nasce dalla fusione tra due realtà: Landoil stessa e Lubrometal, entrambe entrate a far parte del Gruppo A+B poco prima della fusione. La sinergia tra un mix di competenze produttive avanzate (Landoil), un profondo know-how sul prodotto (Lubrometal) e una solidità strutturale (Gruppo A+B) ha portato alla nascita di una realtà unica nel settore, caratterizzata da un’offerta ampliata, un impianto produttivo all’avanguardia che sarà inaugurato tra breve e Futura Lab, il nostro laboratorio dotato di strumentazione avanzata. Questo ci posiziona oggi come un player di riferimento sia nel mercato italiano che europeo”.

    Qual è il principale punto di forza che vi differenzia dalla concorrenza?

    Di sicuro, l’estrema attenzione alla sicurezza dei prodotti. I nostri chimici lavorano costantemente su formulazioni e materie prime per ottenere prodotti con il profilo di rischio più basso possibile. Inoltre, il nuovo stabilimento ha incrementato significativamente la capacità produttiva, permettendoci di raggiungere una produzione di 75mila litri al giorno.

    R&D: quanto è importante per voi e quanto investe l’azienda?

    È il cuore pulsante della nostra azienda, attorno a cui ruota tutta la nostra attività. Abbiamo tecnici che ogni giorno lavorano alla formulazione di nuovi prodotti, analizzano nuove materie prime, e monitorano costantemente le normative europee. Ad esempio, se il livello di pericolosità di una materia prima subisce variazioni, i nostri tecnici intervengono immediatamente per valutare nuove formulazioni, mantenendo un basso profilo di rischio per gli operatori. È un lavoro continuo e fondamentale, che deve anche anticipare i trend di mercato, come il crescente utilizzo di basi estere rispetto a quelle minerali, una direzione che sta guidando il lavoro dei nostri team.

    Come Landoil sta gestendo la transizione green e quella digitale?

    Siamo molto attenti a entrambe. Sul fronte green, sia i prodotti che lo stabilimento rispondono a criteri di sostenibilità. Le materie prime sono scelte per minimizzare l’impatto ambientale, e il nostro stabilimento è dotato di pannelli solari per ottimizzare il consumo energetico. Per quanto riguarda la digitalizzazione, stiamo introducendo la distribuzione digitale delle schede tecniche e di sicurezza, consultabili tramite QR code o scaricabili dal sito. Inoltre, ridurremo gradualmente l’utilizzo della carta, con l’obiettivo di digitalizzare completamente cataloghi e materiali promozionali entro la fine del 2025.

    Chi sono i clienti di Landoil?

    I nostri prodotti sono destinati principalmente a officine meccaniche con almeno 5 macchine utensili, preferibilmente tra 10 e 50, e a imprese di produzione.

    I progetti a media scadenza?

    Dopo l’ inaugurazione del nuovo stabilimento, ci concentreremo sull’espansione della distribuzione sia a livello nazionale che internazionale, con un’attenzione particolare a mercati come Germania, Regno Unito, Norvegia e Paesi Bassi. I principali obiettivi per i prossimi mesi includono il rebranding che abbiamo completato di recente, l’inaugurazione del nuovo stabilimento prevista nelle prossime settimane, il posizionamento del brand attorno al concetto di sicurezza per i prossimi sei mesi, il lancio di nuove linee di prodotto previsto per l’inizio del 2025 e l’internazionalizzazione del nuovo brand che ci impegnerà per tutto il prossimo anno.

    Cosa significa far parte di un Gruppo come A+ B?

    Essere parte di A+B Group ci offre vantaggi significativi, come l’adozione di un modello organizzativo collaudato e un elevato livello di servizio al cliente. Inoltre, ci permette di ottimizzare i processi interni e beneficiare di una maggiore capacità di investimento, con una visione strategica di medio-lungo termine.

    C. F.

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  • Sicurezza e vigilanza: l’ascesa del pugliese Carlo De Nigris a Cremona

    Sicurezza e vigilanza: l’ascesa del pugliese Carlo De Nigris a Cremona

    Imprenditore, dotato di vision, ha creato da zero un’azienda che oggi fattura 40 milioni


    Da 0 a 40 milioni. L’ascesa dell’ imprenditore De Nigris e della sua Pegaso Security . Carlo De Nigris si è distinto nel panorama imprenditoriale italiano come un innovatore nel settore della sicurezza e della vigilanza armata.

    Originario della Puglia, De Nigris ha intrapreso una notevole trasformazione professionale, spostandosi a Cremona all’inizio del nuovo millennio e fondando “Pegaso Security”, che è rapidamente emersa come leader del mercato.

    La carriera di De Nigris inizia nel settore della sicurezza come guardia giurata, una posizione che ricopre per sette anni, lavorando prevalentemente di notte. Questo periodo lo fa diventare resiliente e lo fa crescere dal punto di vista professionale. Non solo. Lo aiuta a comprendere le dinamiche di sicurezza, ponendo le basi per il suo futuro successo imprenditoriale.

    De Nigris descrive questo periodo come cruciale: “Mentre in Puglia trovavo porte chiuse, nel Nord ho potuto esplorare e realizzare la mia visione imprenditoriale, interfacciandomi con grandi aziende e apprendendo direttamente dal campo”.

    Nel 2011, avvalendosi della vasta esperienza acquisita, De Nigris decide di espandere ulteriormente le sue attività, diventando amministratore di una società specializzata in vigilanza non armata. Sotto la sua guida, l’azienda guadagna rapidamente terreno nel mercato, raggiungendo un fatturato di 5 milioni di euro grazie alla qualità dei servizi e a una gestione orientata al cliente.

    La vera svolta avviene nel 2017, quando De Nigris decide di ampliare i servizi di Pegaso Security, introducendo la vigilanza armata. Scelta che accelera la crescita aziendale, spingendo l’impresa a nuovi livelli di successo.

    Oggi Pegaso Security impiega oltre 1400 persone e opera a livello internazionale, mirando a raggiungere un fatturato di 40 milioni di euro entro il 2024.

    Oltre ai successi nazionali, Pegaso Security si è guadagnata una prestigiosa commissione per gestire la sicurezza presso la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea a Roma, consolidando ulteriormente la sua reputazione di affidabilità e eccellenza nel servizio.

    De Nigris ha sempre dato grande importanza alla formazione continua del suo personale, elevando gli standard di sicurezza e adattandosi agilmente alle mutevoli esigenze del mercato. Questa filosofia di gestione ha permesso a Pegaso Security di rimanere all’avanguardia nel settore.

    Infine, il legame di De Nigris con la Puglia rimane forte, attraverso investimenti in corso nella provincia di Barletta – Andria – Trani, in cui è prevista la costruzione di una nuova centrale operativa. Questo non solo simboleggia un ritorno alle radici, ma rappresenta anche un impegno strategico verso la crescita sostenibile e l’innovazione tecnologica.

    Pegaso Security quindi non è solo un’entità commerciale di successo, ma anche un esempio di come una visione finanziaria e imprenditoriale possa contribuire alla sicurezza e al benessere della società.

    La Redazione

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  • Sicurezza nei luoghi di lavoro: il supporto dell’Ai “etica”

    Sicurezza nei luoghi di lavoro: il supporto dell’Ai “etica”

    L’intelligenza artificiale (AI) sta emergendo come una tecnologia rivoluzionaria nel campo della sicurezza sul lavoro, offrendo strumenti innovativi per creare ambienti lavorativi più sicuri ed efficienti. Questo avanzamento si inserisce in un contesto di trasformazione digitale globale, in cui l’AI, l’apprendimento automatico, l’analisi dei dati e la robotica stanno riscrivendo le regole del gioco per le aziende in termini di gestione e salvaguardia della forza lavoro.

    Una delle funzioni primarie dell’AI è la sua capacità di processare e analizzare enormi volumi di dati in tempo reale. Questa caratteristica permette di individuare schemi, anomalie e potenziali pericoli che possono sfuggire all’occhio umano. Per esempio, i sistemi AI possono essere utilizzati per monitorare costantemente le condizioni di sicurezza in ambienti di lavoro, individuando rischi quali la presenza di sostanze nocive, malfunzionamenti di macchinari o comportamenti pericolosi da parte dei dipendenti.

    Inoltre, l’AI gioca un ruolo fondamentale nel miglioramento della formazione e dell’addestramento dei lavoratori. Grazie all’uso di tecnologie immersive come la realtà virtuale e la realtà aumentata, è possibile riprodurre scenari lavorativi complessi e rischiosi, permettendo ai lavoratori di acquisire esperienza pratica in un contesto sicuro e controllato. Questo tipo di training è particolarmente prezioso in settori ad alto rischio come l’edilizia, l’industria petrolifera e il settore manifatturiero, dove gli incidenti possono avere conseguenze gravi.

    Un altro importante contributo dell’AI alla sicurezza sul lavoro riguarda la prevenzione della fatica e dello stress. Sistemi intelligenti possono monitorare i livelli di affaticamento e stress dei lavoratori, proponendo pause o cambiamenti nell’organizzazione del lavoro al fine di prevenire infortuni o errori legati a stanchezza e stress.

    L’integrazione dell’AI nella sicurezza sul lavoro apre nuove prospettive anche in termini di conformità alle normative. Software avanzati possono supportare le aziende nell’assicurare che le loro operazioni rispettino le leggi sulla salute e sicurezza sul lavoro, riducendo il rischio di sanzioni e migliorando l’immagine aziendale.

    Ciononostante, l’introduzione dell’AI nei luoghi di lavoro non è priva di sfide. Una di queste è garantire che i sistemi AI siano affidabili e non introducano nuovi rischi. È essenziale che l’AI venga progettata e implementata in maniera etica e responsabile, con particolare attenzione alla protezione dei dati personali dei lavoratori.

    Inoltre, l’adozione dell’AI richiede un cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle aziende. I lavoratori devono essere adeguatamente formati non solo nell’uso delle nuove tecnologie, ma anche nella comprensione di come queste possano migliorare la sicurezza e l’efficienza del loro lavoro.

    Oltre a questi aspetti, è fondamentale considerare l’interazione tra l’AI e la forza lavoro umana. Mentre l’AI può automatizzare alcuni compiti e ridurre i rischi di errore umano, è importante garantire che i lavoratori non si sentano sostituiti o marginalizzati dalla tecnologia. Al contrario, l’AI dovrebbe essere vista come uno strumento che collabora con il personale, migliorando le sue capacità e supportandolo nelle sue attività quotidiane.

    Un ulteriore aspetto rilevante è il potenziale impatto dell’AI sulla salute mentale dei lavoratori. È importante assicurarsi che l’uso dell’AI non aumenti lo stress o la pressione sul lavoro. Ad esempio, sistemi di monitoraggio continui potrebbero essere percepiti come invasivi o stressanti. Pertanto, è necessario bilanciare l’uso dell’AI con il rispetto per la privacy e il benessere psicologico dei lavoratori.

    In conclusione, l’AI rappresenta un potente strumento per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro, offrendo soluzioni innovative per la prevenzione dei rischi, la formazione e l’addestramento dei dipendenti, nonché il monitoraggio delle condizioni di lavoro. Tuttavia, è fondamentale che il suo impiego sia guidato da principi etici e da un’attenta valutazione delle implicazioni per i lavoratori e l’organizzazione aziendale.

    Con un approccio bilanciato e responsabile, l’AI può svolgere un ruolo significativo nel creare ambienti di lavoro più sicuri, salutari e produttivi, contribuendo a ridurre gli infortuni sul lavoro e a migliorare il benessere dei dipendenti.

    Pasquale Dui, Avvocato, professore a contratto nell’università di Milano Bicocca

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  • Federica Angelantoni: “La nostra sfida?  Produrre alta tecnologia a Massa Martana, nel Perugino”

    Federica Angelantoni: “La nostra sfida? Produrre alta tecnologia a Massa Martana, nel Perugino”

    Parla la nipote del fondatore dell’omonimo Gruppo, leader nella creazione di camere climatiche refrigerate in Umbria


    Il 50 per cento dei suoi dipendenti risiede in un raggio di 10 chilometri dal quartier generale. E l’89 per cento del suo management è locale.

    Se scorri il suo primo bilancio volontario di sostenibilità datato 2022, scopri che la sua fortuna è da sempre il territorio.  

    Parliamo del Gruppo Angelantoni Industrie,  fondato nel 1932,  che  comprende oggi unità produttivo/logistiche in Italia e quattro filiali all’estero e che, pur realizzando prodotti altamente sofisticati, ha il suo quartier generale a Massa Martana, un centro agricolo nel Perugino,  di 4 mila abitanti.  https://www.angelantoni.com/it/

    Se provi a chiedere al Chief Sustainability  Officer del Gruppo, Federica Angelantoni, 46 anni, nipote del fondatore e figlia unica del presidente, come si fa a resistere, anzi a crescere, collaborando con centri di ricerca e università nazionali e internazionali e a prepararsi per la Quotazione in Borsa  (che potrebbe avvenire nei prossimi tre anni) – pur lavorando in Umbria, ti dirà che “il segreto sta nel forte e sincero legame con questa terra e gli abitanti del piccolo comune.  l’Umbria è stata la nostra fortuna. Da quando mio nonno ha deciso di trasferire l’attività principale a Massa Martana, la crescita è stata netta. E con il Gruppo è cresciuto il territorio. Si pensi ai corsi di formazione avviati. E alle attività culturali sostenute”.

    Oggi il Gruppo conta 400 dipendenti e ha un fatturato di 80 milioni di euro.

    A questo punto, per capire quanto il cuore verde d’Italia sia stata fondamentale nei 91 anni di storia del Gruppo, giunto alla terza generazione – ma che sta già lavorando per l’ingresso della quarta- chiediamo a Federica di raccontarci la storia di questa realtà diventata leader mondiale per le aziende del settore aerospaziale grazie al suo prodotto di punta.   

    “L’azienda – ci racconta Federica- viene fondata nel 1932 a Milano da mio nonno, Giuseppe Angelantoni, che non era milanese, ma umbro, di Massa Martana. Era stato mandato a Milano a cercare fortuna, come tanti a quell’epoca. Orfano di padre, come primogenito doveva provvedere a sostenere la famiglia, madre e fratelli. A Milano, aiutato da uno zio, comincia a lavorare in un’azienda che produceva all’epoca i primi frigoriferi per uso domestico. Impara rapidamente il mestiere, si specializza come frigorista. Poco tempo dopo, nel 1932 si mette in proprio. Compra una moto con un sidecar utilizzata come carrello per gli attrezzi. Inizia a proporsi come manutentore, andando di casa in casa per garantire il service sulle apparecchiature installate. Nel corso di uno di questi interventi, un facoltoso imprenditore milanese intravede in lui ingegno e capacità. Lo aiuta”.

    Giuseppe avvia la sua attività con i frigoriferi per uso industriale, celle refrigerate, camion refrigerati, banchi per il gelato, per poi passare alla produzione di camere per prove ambientali e ai simulatori spaziali.  Nel 1967, la svolta. Decide dopo oltre 30 anni di attività a Milano, di trasferire l’azienda a Massa Martana. Agli inizi pensa di avviare una succursale, la filiale dedicata al centro-sud.

    “Poi il grande progetto – aggiunge Federica –  che realizza nella sua Umbria e per il quale oggi siamo leader a livello mondiale: la creazione di camere climatiche che simulano condizioni estreme (vuoto, umidità, temperature che raggiungono i meno 180 gradi)  e che servono a collaudare, testare la resistenza di macchine da mandare in orbita. Di qui la collaborazione con la Nasa e altri centri di ricerca spaziale internazionale. Ma creiamo anche apparecchiature per lo stress test meccanico di auto, aerei. I nostri clienti sono aziende della difesa, sicurezza, elettronica, aviazione, molte case automobilistiche italiane ed estere”.

    Il Gruppo ha festeggiato l’anno scorso i 90 anni con i dipendenti e le loro famiglie nella piazza principale di Massa Martana. “L’Umbria la amiamo – conclude Federica – ma vorremmo che fosse meglio collegata. Non esiste una linea diretta Perugia Terni, manca l’Alta Velocità. Il potenziamento dell’aeroporto di Perugia, va bene, ma non basta. Deve continuare. Siamo fiduciosi”.

    Cinzia Ficco

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