Si tratta dell’azienda dei fratelli Riva, specializzati nella prodizione di prosciutto cotto
Cinquantacinque anni, una proprietà e una conduzione rimaste nelle mani della stessa famiglia, una qualità dei prodotti che continua ad essere alta rispetto ad un prezzo accessibile e una vocazione ad innovare processi e prodotto.
Parliamo del Salumificio Fratelli Riva, nato a Molteno, nel cuore della Brianza, ai piedi delle Prealpi lombarde, grazie ai Fratelli Umberto e Luciano che, dopo aver trascorso alcuni anni da dipendenti in un altro salumificio, decidono di mettersi in proprio per produrre carne e salumi da destinare al negozio della mamma Maddalena.
Il lavoro cresce e nel 1969 i due inaugurano, in Via Mazzini, il macello a ciclo completo, arrivando a lavorare 150 suini la settimana. La produzione è completa e dal salumificio esce ogni tipo di insaccato: coppe, pancette, salami, bresaola, prosciutto cotto.
Ma il prodotto di punta di quella che in questi anni è diventata una delle aziende di trasformazione più attive e innovative della Brianza, è il prosciutto cotto.
Agli inizi la produzione dei due fratelli è bassa, ma inizia a subire impennate quando a richiedere il prosciutto cotto sono altri negozi della zona e alcuni grossisti.
Da lì la prima svolta strategica.
Siamo negli anni ’90 e i due fratelli decidono di specializzarsi. Viene dismessa l’attività di macellazione e ci si concentra sulla produzione di prosciutto cotto. Si arriva a produrre quasi 11mila prosciutti cotti la settimana.
Nello stesso periodo un’altra decisione importante: i due fratelli iniziano a fornire GD e GDO, in modo continuativo.
Nel 1996 i due costruiscono un nuovo impianto produttivo, sempre a Molteno, in via Rossini 10. In quello stabilimento, dove ancora oggi si svolge l’intera attività produttiva, sono presenti macchinari e tecnologie che fanno dell’azienda un modello coerente, integrato e tecnologicamente avanzato. Come riconoscerà più volte la Confindustria locale.
“Nella nuova struttura – ci dice Giuseppe (in foto), alla guida dell’impresa di famiglia – tutti i flussi materiali ed informativi sono finalizzati alla produzione del prosciutto cotto. Ciò consente un costante presidio del ciclo produttivo e, di conseguenza, un’elevata qualità del prodotto: si arriva alla produzione di circa 30mila prosciutti cotti la settimana”.
Agli inizi del 2007 un ulteriore cambiamento: si amplia di nuovo lo stabilimento. Vengono aggiunte una nuova area dedicata alla produzione di cotto per l’affettatura e sale bianche per la porzionatura. Il prosciutto viene venduto in vaschette.
Si arriva al 2010 e i fratelli Riva decidono di comune accordo di modificare l’assetto societario.
Luciano lascia a Umberto e ai suoi figli, Chiara, Letizia e Giuseppe le redini dell’azienda, che non ha mai smesso di innovare ed essere green. Tanto che già da anni ha sostituito la plastica con la carta riciclabile e da poco ha attivato un impianto fotovoltaico e pompe di calore, con l’obiettivo di ridurre la Co2.
“Oggi – continua Giuseppe – il Salumificio Fratelli Riva è tra i primi produttori italiani di Prosciutto Cotto a marchio proprio e per le principali Private Label della Gdo e Discount. Per seguire le nuove esigenze del consumatore si sono aggiunte le produzioni di arrosti di Pollo e Tacchino.
Nelle nostre linee produttive anche il salame e la porchetta. Il tutto con un occhio attento alla qualità e alla tradizione. Il nostro slogan è Passione per la tradizione e fiducia nella innovazione”.
Ma come si resiste per 55 anni? “Merito – replica Giuseppe – della passione per un lavoro sempre in evoluzione, della lungimiranza di nostro padre, il presidente, che ha 83 anni e ha managerializzato l’azienda, delegando le attività appena è stato possibile. Ma è anche merito della compattezza tra noi fratelli. Lo testimonia il primo passaggio generazionale avvenuto in modo soft”.
L’azienda conta oggi 160 dipendenti, che toccano i 200 con l’indotto e ha registrato un fatturato di 112 milioni di euro nel 2023. La proprietà è al 100% della famiglia Riva, così come le figure apicali che la guidano. Lavora prodotti derivati da animali allevati senza antibiotici.
“Da qualche anno – conclude Giuseppe – si lavora sull’ampliamento dell’azienda cui verranno aggiunti ulteriori 13 mila metri quadrati, ma si studiano anche nuove referenze per battere la concorrenza. Inoltre sondiamo con crescente attenzione i mercati esteri dove la tradizione italiana è particolarmente apprezzata”.
Cinzia Ficco