22/11/2025
Azienda Top

Salumificio Fratelli Riva valorizza la filiera sostenibile

Giuseppe Riva: «Il made in Italy significa qualità, tradizione e innovazione»


Salumificio Fratelli Riva di Molteno, in Brianza, tra le realtà più dinamiche nel settore dei salumi di alta qualità, rafforza la partnership con le più importanti sigle della GDO. L’obiettivo? Portare sulle tavole degli italiani salumi prodotti con carni di animali trattati senza l’uso di antibiotici fin dalla nascita. Stiamo parlando di un progetto molto ambizioso, lanciato nel 2017, che prosegue senza sosta con un impegno convinto e determinato del Salumificio Fratelli Riva.

Tutto questo accade in un momento storico nel quale preoccupanti dati diffusi a livello internazionale sulle infezioni resistenti agli antibiotici provocano, ogni anno, oltre 35.000 decessi in Europa, di cui un terzo si registra in Italia. È quanto emerge dalla ricerca condotta dall’OCSE «che registra questa situazione con un impatto economico globale che potrebbe raggiungere entro il 2050 i 30 miliardi di dollari, a cui si aggiungerebbe una perdita di produttività stimata in 37 miliardi di dollari».

Con Giuseppe Riva (in foto), Amministratore Delegato di Salumificio Fratelli Riva S.p.A., vogliamo conoscere i progetti futuri dell’azienda che intende valorizzare la filiera sostenibile e rilanciare il made in Italy.

Perché una partnership con le più importanti sigle della GDO?

«La collaborazione con la GDO è strategica per la nostra azienda. Oggi l’80% del nostro fatturato proviene da questo canale, che ci consente di garantire un’ampia distribuzione dei nostri prodotti e di rispondere alla crescente domanda di salumi di alta qualità, trasparenti e sostenibili. Abbiamo scelto di lavorare con le principali insegne perché condividiamo un obiettivo comune: offrire al consumatore prodotti affidabili, sicuri e innovativi. Inoltre, la GDO rappresenta un alleato fondamentale per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di scelte alimentari responsabili, come dimostra il nostro impegno nel promuovere referenze antibiotic-free, un segmento su cui abbiamo investito sin dal 2017, prima ancora che il tema dell’antibiotico- resistenza diventasse così fortemente di attualità».

L’andamento dell’export del Salumificio?

«L’export rappresenta il 4% del nostro fatturato – che nel 2024 ha registrato 112 milioni di euro, con una presenza consolidata in Svizzera, Austria e nei mercati dell’Europa dell’Est, come Romania, Albania e Croazia. L’interesse per i nostri prodotti all’estero è in crescita, soprattutto per le referenze antibiotic-free e per i salumi che valorizzano la tradizione italiana. La qualità e la sicurezza alimentare sono elementi chiave nelle scelte dei consumatori internazionali, ed è su questi aspetti che vogliamo continuare a investire, rafforzando la nostra presenza sui mercati esteri e ampliando l’offerta».

Quali nuove linee di prodotto pensa di inserire nel futuro?

«Il nostro obiettivo è continuare a innovare nel solco della qualità e della sostenibilità. Stiamo lavorando per ampliare la gamma antibiotic-free, con nuove referenze che rispondano alle esigenze di un consumatore sempre più attento al benessere animale e alla trasparenza della filiera. Allo stesso tempo, vogliamo consolidare la nostra offerta di prodotti magri e ad alto valorenutrizionale, per intercettare la crescente domanda di salumi che coniughino gusto eleggerezza. Tutto questo senza perdere di vista la tradizione, che resta il cuore del nostrolavoro».

Come si contraddistinguono i prodotti antibiotic-free?

«I nostri prodotti antibiotic-free si distinguono per un processo produttivo attento e controllato in ogni fase. Le carni provengono esclusivamente da allevamenti certificati che non utilizzano antibiotici per tutto il ciclo di vita degli animali. Per il suino, collaboriamo con allevatori olandesi certificati KDV, una filiera con elevati standard di benessere animale e di sicurezza alimentare e, dove possibile, con allevatori italiani. Per l’avicolo, invece, ci affidiamo a realtà italiane, perché il nostro Paese è tra i pochi in Europa a poter contare su un sistema di allevamenti antibiotic-free ben strutturato. Questa scelta non solo garantisce un prodotto di qualità superiore, ma contribuisce concretamente alla lotta contro l’antibiotico-resistenza, un tema cruciale per la salute pubblica».

Il Salumificio in che modo contribuisce alla divulgazione del made in Italy?

«Il made in Italy per noi significa qualità, tradizione e innovazione. Lavoriamo ogni giorno per valorizzare la cultura salumiera italiana, selezionando le migliori materie prime e adottando processi produttivi che rispettano i più alti standard di sicurezza e sostenibilità. Siamo un’azienda a conduzione familiare presente sul mercato da oltre 50 anni, e la nostra presenza nei mercati esteri è un’opportunità per far conoscere e apprezzare la nostra eccellenza, con prodotti che coniugano il gusto autentico della tradizione con l’innovazione tecnologica. Oltre alla produzione, crediamo che la divulgazione passi anche attraverso il dialogo con la distribuzione e i consumatori: eventi, fiere di settore e collaborazioni con la GDO sono occasioni fondamentali per trasmettere il valore del made in Italy e per sensibilizzare il pubblico su scelte alimentari più consapevoli. Il nostro claim Passione per la tradizione, fiducia nell’innovazione riflette questi valori e la nostra missione di offrire prodotti di alta qualità che rispettano ilbenessere degli animali e la salute dei consumatori».

Francesco Fravolini

Loading

Leggi anche

Automotive: zero emissioni nette di carbonio entro il 2050? Ci lavoriamo già con i nostri fluidi e lubrificanti

Cinzia Ficco

Due nuovi ruoli per favorire lo sviluppo di Nostromo

Cinzia Ficco

Rovereto, i “pionieri” del caffè alla quinta generazione

Cinzia Ficco