27/11/2025
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Arsenale Bioyards vuole ridurre del 90% i costi del bio-manufacturing

Azienda con sede a Milano, presenze a Pordenone e negli Stati Uniti


Arsenale Bioyards raccoglie 10 milioni di euro per rivoluzionare il bio-manufacturing. L’azienda, con sede legale a Milano e presenze operative a Pordenone e negli Stati Uniti, si sta posizionando come protagonista nel settore del bio-manufacturing, un mercato che secondo BCG vale circa 200 miliardi di dollari. La missione di Arsenale è quella di tracciare una nuova traiettoria industriale in Italia, introducendo soluzioni innovative nel campo della produzione biologica. L’impatto della soluzione sviluppata da Arsenale è significativo: l’azienda promette di ridurre i costi di produzione fino al 90%, rendendo economicamente sostenibile il passaggio dalla fase di sperimentazione alla produzione industriale. Questo non solo accelera i tempi di commercializzazione di prodotti sostenibili, ma apre anche nuove possibilità per lo sviluppo di alternative biologiche ai prodotti petrolchimici e di derivazione animale. arsenale.bio

Innovazione

Il cuore dell’innovazione di Arsenale Bioyards risiede nella sua piattaforma proprietaria end-to-end, che combina hardware avanzato, software di intelligenza artificiale e fermentazione di precisione. Questa tecnologia rivoluzionaria permette di colmare l’attuale divario tra la sperimentazione in laboratorio e la produzione industriale su larga scala, un problema che ha tradizionalmente rallentato l’adozione di alternative sostenibili nei settori alimentare, chimico e dei materiali. «Stiamo costruendo la spina dorsale industriale della bioeconomia – si legge in un comunicato dell’azienda – che si propone di permettere alle imprese di “co-progettare con la natura”, aprendo nuove frontiere nel campo della produzione sostenibile».

Questo importante round di finanziamento rappresenta un significativo passo avanti per Arsenale Bioyards e per l’intero settore del bio-manufacturing in Italia, confermando il crescente interesse degli investitori internazionali per le soluzioni innovative nel campo della sostenibilità industriale.

Talento e risorse italiane

L’impegno di Arsenale non si ferma all’innovazione tecnologica. L’azienda intende promuovere i talenti locali e internazionali, attirando professionisti stranieri dalla Silicon Valley, e non solo.

Tutto ciò con un solo obiettivo: portare la loro competenza in Italia, offrendo un’opportunità ai talenti che vogliono rientrare nel Paese di nascita. Questa iniziativa sostiene lo sviluppo di competenze di alto livello e posiziona l’Italia come hub per le tecnologie del futuro e l’innovazione industriale, fondandosi su decenni di eccellenza manifatturiera.

Sostenere l’Italia nella transizione verde dell’UE

Le attività di Arsenale sono in stretta sintonia con gli obiettivi dell’iniziativa NextGenerationEU dell’Unione europea, che mira a promuovere la sostenibilità, la trasformazione digitale e laresilienza in tutta Europa. L’investimento di CDP Venture Capital è stato effettuato attraverso il Fondo Green Transition, che utilizza le risorse stanziate dall’UE nell’ambito dell’iniziativa NextGeneration EU e riflette l’impegno dell’Italia a guidare il cambiamento verso l’innovazione sostenibile e il rinnovamento industriale.

Sito pilota a Pordenone

Arsenale gestisce un sito pilota pienamente funzionante a Pordenone, dotato di bioreattori altamente innovativi, tra cui due unità avanzate da 500 litri e una serie di batterie di reattori di fermentazione di precisione più piccoli. Questa infrastruttura operativa pone le basi per la capacità di Arsenale di scalare da laboratorio a industria e ne evidenzia la preparazione a soddisfare la crescente domanda di soluzioni di biofabbricazione sostenibili.

I fondatori di Arsenale

La natura internazionale e interdisciplinare dei fondatori riunisce una profonda competenza in ingegneria, biotecnologia, IA e tecnologie industriali scalabili. Il CEO Massimo Portincaso (in foto), ex Partner e Managing Director di BCG, con base a Berlino, è un opinion leader nel settore che combina una visione audace del futuro del bio-manufacturing con un’esperienza imprenditoriale concreta, dopo aver co-fondato con successo Officinae Bio, azienda acquisita dal gruppo americano Maravai. Gordana Djordjevic, Chief Scientific Officer con base a San Diego, vanta oltre 25 anni di leadership scientifica presso Perfect Day, Zymergen, Synthetic Genomics, BP e BASF, dove ha costruito l’esperienza necessaria per superare le barriere della fermentazione di precisione industriale e portarla oltre i confini del settore farmaceutico. Niels Lynge Agerbæk, con base a San Francisco, ex Vicepresidente di Zymergen, General Manager di Xellia Pharmaceuticals US e General Manager di Novo Nordisk Engineering US, è alla guida dell’implementazione tecnica in qualità di CTO. Il Chief Information Officer Matteo Zanotto, dottore di ricerca in IA e deep learning con base a Verona, guida l’innovazione software e algoritmica di Arsenale, mentre il COO Arnaud Legris, ingegnere ed ex consulente di BCG con base a Parigi, assicura un’esecuzione operativa senza interruzioni.

Cosa è Arsenale Bioyards

Arsenale sta trasformando il bio-manufacturing con una piattaforma proprietaria end-to-end che integra hardware avanzato, software di intelligenza artificiale e fermentazione di precisione. Progettata per colmare il divario tra l’innovazione su scala di laboratorio e la produzione su scala industriale, Arsenale permette a industrie come quella alimentare, chimica e dei materiali di sviluppare e scalare in modo continuativo alternative a base biologica ai prodotti petrolchimici e di derivazione animale.

F. F.

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