Per imparare una masterclass gratuita organizzata da Startup Geeks
In Italia nell’ultimo anno è diminuito sia il numero degli investimenti in startup che il capitale totale raccolto: cos’è cambiato negli ultimi mesi? Ecco l’analisi di Startup Geeks. startupgeeks.it
Nel primo semestre del 2024, l’Italia ha registrato una significativa contrazione negli investimenti nelle startup, con un calo del 24% rispetto allo stesso periodo del 2023. Sono state infatti realizzate 135 operazioni, rispetto alle 177 dell’anno precedente. Questa tendenza è stata riflessa anche nell’ammontare complessivo degli investimenti, che è sceso a circa 356,61 milioni di euro, segnando una diminuzione del 30,07% rispetto ai 510 milioni di euro raccolti nello stesso periodo dell’anno scorso.
Un trend negativo testimoniato dalla recente analisi prodotta da McKinsey & Company, che riflette come, nonostante l’importanza del settore privato, gli investitori sono sempre più cauti e selettivi, probabilmente a causa dell’incertezza economica globale e delle tensioni geopolitiche.
Una difficoltà macroeconomica che influenza in maniera diretta anche l’ecosistema startup, che continua comunque a svolgere un ruolo cruciale nella promozione dell’innovazione e nella crescita economica.
Come dimostra un’analisi di Cerved, nel nostro Paese le startup sono fondamentali anche per la creazione di nuove opportunità di lavoro, dimostrando una resilienza e un adattamento particolarmente efficaci in periodi di crisi economica.
Non serve essere Jeff Bezos per investire in startup
L’Italia rappresenta quindi un terreno più che fertile per gli investimenti in startup che però faticano a prendere piede.
“Il calo degli investimenti è sintomatico di una cultura finanziaria non ancora matura, che preferisce investimenti più tradizionali e meno rischiosi. Secondo una recente ricerca del Politecnico di Milano, infatti, le aziende italiane tendono a investire in settori vicini al proprio core business con ticket di investimento medi relativamente bassi e scelgono di interagire con le startup tramite iniziative di Open Innovation e rapporti cliente-fornitore – spiega Alessio Boceda, co-fondatore di Startup Geeks – piuttosto che attraverso investimenti diretti, indicando una certa riluttanza a scommettere su nuovi progetti”.
Ma cosa frena gli investitori italiani a credere nell’ecosistema startup? Oltre a una cultura finanziaria ancora poco approfondita, secondo Startup Geeks, il più grande incubatore online italiano di startup e società attiva nel campo della formazione imprenditoriale, è colpa delle ancora numerose false credenze nel panorama italiano degli investimenti. mckinsey.com/industries/private-c
Molte persone, infatti, siano esse privati cittadini o imprenditori, non iniziano a investire in startup a causa di preconcetti e della difficoltà di reperire informazioni chiare e accessibili.
Tra le false credenze più comuni in tema di investimenti rilevate da Startup Geeks emergono:
– Il pensiero che sia necessario disporre di milioni di euro per investire in startup, quando per iniziare posso essere sufficienti anche quote minori di 500 euro;
– L’opinione che investire in startup sia troppo rischioso e simile a giocare d’azzardo, mentre una diversificazione oculata del portafoglio può mitigare i rischi e aumentare le possibilità di successo;
– La convinzione che solo chi ha già esperienza diretta nel settore o è uno startupper possa comprendere il funzionamento e le dinamiche degli investimenti in startup.
– Pensare che investire sia difficile e riservato a pochi eletti, quando invece con una corretta formazione, un’adeguata preparazione e una semplificazione dei concetti, anche investire in startup può diventare alla portata di chiunque.
Proprio per colmare il gap informativo che distanzia l’Italia dagli altri Paesi, Startup Geeks, la piattaforma italiana leader nella formazione per aspiranti imprenditori e investitori, annuncia il lancio di una nuova Masterclass gratuita dedicata a chi desidera investire in startup, ma non sa da dove iniziare.
Questa iniziativa è parte della missione di Startup Geeks di rendere l’ecosistema imprenditoriale italiano più accessibile e competitivo a livello europeo.
La Masterclass gratuita, che si terrà in modalità virtuale il 9 e 10 settembre dalle 18 alle 20, guiderà i partecipanti attraverso il mondo degli investimenti in startup.
La Masterclass, tenuta da Manuel Urzì, Dealflow &New Business Manager di Startup Geeks, e dai fondatori di Startup Geeks, coprirà una vasta gamma di argomenti, inclusi:
● Valutazione delle startup
● Processi legali
● Analisi finanziaria
● Burocrazia
● Strategie di investimento
“Per far crescere il nostro Paese serve che crescano le startup. Ma per crescere a loro volta le startup hanno bisogno di fondi e di investimenti sempre maggiori. Gli investimenti in startup non solo offrono opportunità di rendimento finanziario, ma portano anche valore significativo all’occupazione giovanile e all’innovazione. Le startup sono una fonte vitale di nuovi posti di lavoro, spesso orientati verso i giovani e i talenti emergenti. Inoltre – aggiunge Manuel Urzì – incentivano la creazione di tecnologie innovative e soluzioni che possono migliorare vari aspetti della società”.
La Masterclass gratuita realizzata da Startup Geeks mirerà a fornire ai partecipanti i principali strumenti per analizzare la potenzialità di una startup e valutarne un eventuale investimento consapevole.
Le due lezioni saranno disponibili sulla piattaforma Zoom e le iscrizioni saranno aperte fino al 9 settembre al link: sp.startupgeeks.it/masterclass-investire-in-startup↗
Startup Geeks
E’ una società benefit ed è il più grande incubatore online italiano di startup che nasce nel gennaio 2019 da un’idea di Alessio Boceda e Giulia D’Amato. La mission dei due fondatori è affiancare la crescita di chi vuole innovare trasmettendogli le migliori conoscenze, competenze e network per farlo al meglio. L’incubatore online, lo Startup Builder, ha ad oggi supportato circa 2.100 imprenditori e incubato 1.050 progetti d’impresa. Startup Geeks nel 2023 ha chiuso un round di investimento da 949mila euro. Tra gli investitori anche Seed Money ed ha chiuso il 2023 con una crescita del +40% di fatturato.
In foto i fondatori Alessio Boceda e Giulia D’Amato
La Redazione