Marco Parravicini, Ceo di Parà spa (Lombardia), racconta la storia dell’ azienda di famiglia che realizza tende
“Era il 1921, quando Mario Parravicini mise a frutto la sua grande vocazione imprenditoriale e creò la EMME-PI. con sede a Seregno, dando inizio a una storia di successi. Inizialmente impegnata nella produzione di tessuti per tralicci di materassi, l’azienda ha attraversato numerose tappe intermedie, senza mai perdere la propria natura tessile e industriale”.
Questa è la storia di Parà spa di Sovico (MB), e a raccontarcela è Marco Parravicini, Ceo, nipote del fondatore che spiega: “Mi piace ricordare un aneddoto che ho vissuto personalmente e che rappresenta la tempra che da sempre contraddistingue noi della famiglia e i nostri preziosi collaboratori. Circa 15 anni fa un incendio, di cui ancora non conosciamo le cause, ha distrutto il nostro impianto di Confezione a Pontirolo Nuovo in provincia di Bergamo. In meno di mese grazie alla collaborazione e all’operosità dei nostri dipendenti bergamaschi, che non si sono mai fermati di fronte a tale difficoltà, siamo riusciti a far ripartire l’azienda. Un esempio lampante del Mola mia bergamasco e dell’attaccamento dei nostri dipendenti, protagonisti di un vero e proprio miracolo, di cui andiamo veramente fieri”.
Come ha fatto a resistere superando il secolo di storia?
Ogni storia di successo parte da solide fondamenta. Nel nostro caso alludo ai valori della mia famiglia, fortemente radicata nel territorio brianzolo e che da sempre ha puntato su una forte identità stilistica italiana con una costante capacità di innovare e mantenere alta la qualità dei prodotti. Punti di forza con cui fronteggiamo la concorrenza. Ci distinguiamo nel mercato proprio per una riconosciuta competenza come produttori di tessuti di alta qualità, rigorosamente made in Italy, che ci ha portato a diventare un riferimento nel mercato di alta gamma.
L’azienda è alla terza generazione, quella, si dice, un po’ a rischio.
La famiglia ha sempre reinvestito tutte le risorse in azienda. In tre generazioni, nessuno si è mai fermato, nessuno si è mai sentito appagato, lavoriamo sempre per crescere. La famiglia non ha altri interessi, se non l’azienda. Questo fa sì che l’impresa sia molto solida dal punto di vista finanziario e tecnologico.
Qual è stato il momento più critico?
Difficile non pensare alla pandemia del 2020 e alle attività intraprese per superare quel tremendo periodo storico. Nonostante il lockdown sia capitato in un periodo dell’anno per noi cruciale, non abbiamo perso la fiducia e la voglia di combattere, non abbiamo rinunciato alla nostra attività di comunicazione in televisione e sui nostri canali social. Un segnale forte da parte della nostra azienda che, nonostante il periodo di emergenza legato al COVID-19, ha deciso comunque di essere presente nelle case degli italiani. In questo contesto hanno preso vita le nostre campagne video sulla ripartenza in cui abbiamo incentivato i clienti a non accantonare il desiderio di una tenda da sole, un ombrellone, nuovi rivestimenti per l’outdoor. Il nostro obiettivo è stato rassicurare i clienti. Li abbiamo invitati ad affidarsi a professionisti del settore in grado di utilizzare tutte le procedure necessarie per effettuare installazioni di qualità e in completa sicurezza. Inoltre, poiché siamo un importante player a livello mondiale, durante il lockdown abbiamo accelerato le tempistiche per la realizzazione di tools digitali in grado di connettere la nostra sede e, in particolare, i nostri commerciali con tutti i buyer del mondo per presentare le nostre collezioni di tessuti destinati all’arredamento indoor e outdoor. Siamo fermamente convinti che le relazioni vis à vis non potranno essere mai sostituite da conference call a distanza o software digitali di presentazione di prodotti che hanno bisogno di un’esperienza sensoriale e quindi tattile. Ma in un periodo di stallo come quello del lockdown le attuali tecnologie ci hanno offerto la possibilità di non fermarci mai.
Cosa ricorda in particolare?
La tenacità, la voglia di combattere e la capacità di reagire di un’azienda che stava preparandosi a festeggiare il traguardo prestigioso dei 100 anni di attività.
Quale il periodo della svolta?
Tappa fondamentale della nostra storia è stato il 1964, quando il colosso chimico italiano Montecatini – poi passato sotto il controllo di Montedison ed oggi esistente sotto il nome Montefibre – ha ceduto all’azienda il marchio TEMPOTEST e l’utilizzo della fibra acrilica tinta in massa, fibra che sembrava fatta apposta per vivere all’aperto. Il tessuto TEMPOTEST per le schermature solari cominciò da quel momento la sua cavalcata verso il successo, portando l’azienda ad essere un assoluto leader a livello mondiale.
Quanto l’azienda destina all’innovazione?
Investiamo costantemente in R&S e lavoriamo affinché si realizzi un connubio perfetto tra materiali e stile. Non parliamo solo di protezione solare, ma anche di arredamento indoor & outdoor, in cui abbiamo il coraggio di sperimentare materiali nuovi che poi prendono vita con fantasie del nostro Ufficio Stile, cuore pulsante della nostra azienda. Investiamo di continuo per avere un parco macchinari di ultima generazione e quindi processi produttivi sempre più all’avanguardia in termini di efficienza e impatto ambientale. Il nostro sguardo è sempre rivolto al futuro per raggiungere l’eccellenza in fatto di qualità del prodotto e del servizio reso. La ricerca della qualità è per Parà un punto fermo, quasi un’ossessione. Non solo. Per essere sempre ai massimi livelli Parà ha saputo scegliere i migliori fornitori sul mercato che sono diventati nel corso degli anni veri e propri partner.
Se dico transizione green e digitale, cosa mi risponde?
Parà persegue da sempre una politica di salvaguardia delle risorse naturali attraverso: un impianto di Cogenerazione in grado di recuperare acqua calda e vapore dei processi produttivi, 20.000 metri quadrati di pannelli fotovoltaici che producono 1.000 kWh di energia pulita, 3.000 metri cubi di acqua trattati ogni giorno dal nostro impianto di depurazione. Non abbiamo un pianeta B e siamo consapevoli dell’impatto delle nostre attività sull’ambiente. E’ che la ricerca di prodotti sostenibili sia una carta vincente anche nel settore del tessile tecnico. Il mercato è sempre più attento alle tematiche ambientali e premia le aziende che dimostrano di essere attive in questo campo. Nell’anno del nostro Centenario siamo stati i primi al mondo a lanciare sul mercato l’innovativa collezione TEMPOTEST® Starlight blue, la prima collezione di tessuti in PET riciclato e certificata GRS (Global Recycled Standard). Riciclando 328 bottiglie di plastica realizziamo 21 metri quadrati di tessuto lavorati attraverso un processo sostenibile che permette un risparmio energetico del 60%, il 45% di emissioni in meno di CO2 e una riduzione del consumo d’acqua del 90%. La certificazione GRS assicura sia il contenuto di materiali da riciclo dei nostri tessuti, sia il mantenimento della tracciabilità lungo l’intero processo produttivo, ma anche la sostenibilità di ogni prodotto chimico utilizzato nel processo di produzione. Consideriamo tutte le limitazioni del Reach e il rispetto di criteri ambientali e sociali in tutte le fasi della filiera produttiva, dal riciclo dei materiali, alle successive fasi manifatturiere, fino all’etichettatura del prodotto finito. Facciamo inoltre parte del Better Cotton Initiative (BCI), un’organizzazione globale senza scopo di lucro che rappresenta il più grande programma di sostenibilità del cotone al mondo. BCI è nata con l’obiettivo di rendere la produzione globale di cotone migliore per le persone che lo producono, migliore per l’ambiente in cui il cotone cresce e migliore per il futuro del settore.
I numeri di Parà?
Parà è una società che attualmente fattura più di 100 milioni di euro e che impiega 700 persone suddivise tra l’Headquarter di Sovico e quattro impianti produttivi, tutti in Lombardia, tra Brescia e Milano. Produciamo tessuti di pregio estetico e alta qualità tecnica per la protezione solare, l’arredamento di interni ed esterni e la nautica. Con una forte identità stilistica italiana, l’azienda è presente in più di 100 Paesi in tutto il mondo attraverso filiali e distributori. PARÀ, come ho già detto, si distingue nel mercato per una riconosciuta competenza nella produzione di tessuti di alta qualità, rigorosamente Made in Italy”, legata ad un totale governo del ciclo di produzione, interamente verticalizzato: dalla filatura alla tessitura, dalla stampa alla tintura, dalla spalmatura al finissaggio. Con l’avvento della terza generazione è stato forte l’impulso ad espandersi in mercati esteri come la Germania e gli Stati Uniti che oggi rappresentano, dopo l’Italia, il secondo e il terzo mercato di riferimento, senza però dimenticare Giappone e l’Asia in generale, l’Europa, il Sud Arica e l’Australia. Un’attività commerciale intensa che oggi rappresenta il 70% del fatturato. E questo grazie ad un modello di business che prevede, come ho detto, il totale governo del ciclo di produzione che consente un controllo di qualità molto attento e severo in quanto tutte le attività avvengono sotto l’attenta vigilanza dei nostri esperti. Nel corso della nostra storia ci sono state numerose opportunità di trasferire la produzione all’estero, per rendere più conveniente la gestione aziendale. Ma il nostro attaccamento al territorio, ai nostri dipendenti, alle loro famiglie e all’indotto che portiamo alle aziende di Sovico ha prevalso sulle logiche economiche e di profitto.
Avrete di sicuro competitors. Come li battete?
Conviviamo con pochi competitors a livello mondiale. Ognuno è padrone del proprio mercato di riferimento ed è pronto a battagliare per togliere quote di mercato ai rivali. Le nostre armi? L’alta qualità dei nostri prodotti, il controllo rigoroso di tutta la filiera, la forte identità stilistica italiana che continua ad essere apprezzata in tutto il mondo e la nostra ossessione verso Ricerca & Sviluppo che ci porta ad introdurre sul mercato prodotti innovativi, anticipando sempre i nostri competitors.
Il sogno nel cassetto?
Sogniamo qualcosa che noi della terza generazione non vedremo mai: raggiungere il traguardo dei 200 anni di attività con le future generazioni della nostra famiglia, ben radicata nel territorio brianzolo e ambasciatrice del Made in Italy nel mondo!
Quanta ricchezza ha prodotto l’azienda sul territorio?
Difficile quantificare, ma è ovvio che un’azienda come la nostra, con i nostri numeri e la nostra storia abbia portato e garantito lavoro a generazioni di famiglie presenti sul nostro territorio. Per non parlare anche delle aziende direttamente collegate al nostro business che hanno potuto beneficiare della nostra presenza.
Cinzia Ficco