Indagine svolta da Protiviti, gruppo multinazionale di consulenza aziendale, con la North Carolina State University
Quali sono i rischi per amministratori delegati e manager in Italia e in altri Paesi, nel breve e lungo termine?
Protiviti, gruppo multinazionale di consulenza direzionale con sede anche in Italia, presenta i risultati della tredicesima edizione della propria survey annuale condotta in collaborazione con la North Carolina State University nell’ultimo trimestre del 2023, che analizza la visione di oltre 1.100 executive (amministratori delegati e manager) di vari settori industriali e Paesi sui rischi macroeconomici, strategici e operativi considerati come maggiormente rilevanti nel breve (12 mesi) e nel lungo periodo (10 anni).
Rispetto alla stessa survey dell’anno precedente, i risultati cambiano notevolmente con importanti differenze a livello internazionale e a livello italiano, sia nel breve, sia nel lungo periodo.
L’Italia, pur confermando in linea di massima la visione globale, presenta alcune peculiarità, tra cui la preoccupazione per la capacità di attrarre e trattenere talenti, l’attenzione alla sostenibilità, le minacce cyber e l’incertezza legata alla catena di fornitura.
La visione globale
Tra i principali rischi individuati per il 2024 si posiziona quello relativo all’incertezza del contesto economico, intensificatosi a causa delle politiche applicate dalle banche centrali e dall’incremento dell’inflazione, seguito dalla preoccupazione relativa alla capacità di attrarre, sviluppare e trattenere i migliori talenti.
Sempre per il 2024 emergono delle preoccupazioni mai emerse prima come: il rischio di minacce cyber (al 3° posto) e rischio terze parti (al 4° posto), amplificati dalla crescente diffusione della tecnologia e dall’incremento della dipendenza da terze parti per la fornitura di servizi critici.
Al 5° posto troviamo il rischio legato a regolamentazioni sempre più invasive e impattanti sull’operatività aziendale, (es. protezione dei dati, violazioni della sicurezza informatica, disclosurein materia di cambiamento climatico e la rendicontazione sulla sostenibilità).
Inoltre, entrano a farparte dei “top 10”, rischi legati all’inadeguatezza delle infrastrutture IT e delle operation nell’ambito della trasformazione digitale, all’evoluzione delle politiche monetarie globali e alla privacy dei dati e protezione dell’identità. Si confermano i temi relativi alle risorse umane, come l’adozione di tecnologie digitali che richiedono nuove competenze e l’aumento del costo del lavoro.
Nel lungo periodo (al 2034) 8 dei 10 temi del 2024 si riconfermano come principali minacce anche a 10 anni. Emergono due nuovi preoccupazioni: la discontinuità generata dalle innovazioni disruptive introdotte da tecnologie emergenti (come l’intelligenza artificiale anche generativa, quantum computing, metaverso, ecc.) e l’incapacità di utilizzare data analytics e market intelligence, che diventano sempre più importanti, considerate l’accelerazione dell’innovazione tecnologica e la necessità di gestire una mole sempre maggiore di dati.
La visione dei manager italiani
Il tema che maggiormente preoccupa gli Executive del nostro Paese nel breve riguarda la capacità di attrarre e trattenere talenti. Seguono le preoccupazioni per le minacce cyber, il rischio connesso alla gestione delle terze parti (forse anche acuita dalle incombenti regolamentazioni europee in tema di sostenibilità), la sfida posta da un contesto economico caratterizzato da elevata incertezza e l’inasprimento del contesto regolamentare.
Al tempo stesso, la classifica italiana evidenzia tematiche assenti nella prospettiva globale, come: l’incertezza legata alla catena di fornitura, peculiare del nostro Paese e alle caratteristiche uniche di un’economia orientata all’export e dipendente da altri Paesi per le risorse. Inoltre, emerge come tema specifico per il contesto italiano la crescente attenzione verso le tematiche ESG, data la recente introduzione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che fa evolvere la normativa precedente, rafforzando gli obblighi di rendicontazione in materia di sostenibilità in capo alle aziende.
Le altre preoccupazioni nella “top 10” degli executive italiani, riguardano la resilienza organizzativa e la capacità di gestione delle crisi, così come il rischio di eventi naturali catastrofici e fenomeni meteorologici avversi, probabilmente legato alla vulnerabilità del nostro Paese rispetto ai disastri naturali che possono avere impatto sull’operatività di un’azienda con conseguenti danni economici.
Infine sia in Italia, sia in Europa vi è una sensibilità maggiore, rispetto ad altri continenti, verso le minacce derivanti da tensioni geopolitiche, conflitti regionali, terrorismo e instabilità di Governi data dalla vicinanza geografica ai principali conflitti attuali.
Nel lungo periodo, 7 dei 10 temi ritenuti prioritari nella visione globale sono confermati anche per l’Italia. Tra questi, l’abilità di attrarre e trattenere talenti, che si al primo posto, l’adozione di tecnologie digitali, le minacce cyber, il rischio terze parti, l’inasprimento del contesto regolamentare e la maggior frequenza delle innovazioni disruptive abilitate dalle nuove tecnologie.
Inoltre, le preoccupazioni emerse nella visione al 2024 si confermano come principali criticità anche nel lungo periodo. In particolare, la crescente sensibilità alle tematiche ESG diventa più determinante sia nel contesto italiano, sia in quello Europeo, collocandosi in Italia al 3° posto, a pari merito con il rischio di eventi naturali e meteorologici catastrofici. Anche il rischio connesso all’incertezza della catena di fornitura, tipico del contesto italiano, si conferma come preoccupazione rilevante anche nel lungo periodo.
I risultati sopra esposti sono solo una selezione delle principali novità emerse dalla survey di Protiviti che ogni anno indaga sulle sfide percepite come più rilevanti dai C-level globali. Per una lettura e una comprensione più approfondita il report completo “Executive Perspectives on Top Risks for 2024 and a Decade Later” si trova al link
Protiviti (www.protiviti.it) è un Gruppo multinazionale di consulenza direzionale che, grazie alla profonda conoscenza dei modelli di business, ad un approccio mai banale e ritagliato sulle esigenze dei propri clienti, alla flessibilità e spirito collaborativo delle proprie risorse, fornisce il supporto necessario ad affrontare, con consapevolezza, il cambiamento. Presente in 25 Paesi con oltre 85 uffici, Protiviti fornisce competenze e soluzioni in ambito tecnologico, operativo, finanziario, digitale, legale, di governance e compliance, di rischio e di audit interno. In Italia opera nelle sedi di Milano, Torino e Roma con oltre 400 professionisti. Protiviti è interamente controllata da Robert Half (NYSE: RHI).
La Redazione