I risultati dell’Osservatorio Deloitte Private su 8mila imprese italiane
““Non solo le grandi aziende, ma anche tutte le piccole e medie imprese devono far leva su un piano strategico orientato verso la transizione ecologica, nell’ottica di facilitare la crescita e favorire il rilancio dell’economia. Le imprese sono percepite come direttamente responsabili dell’impatto ecologico complessivo delle attività produttive, ma invertire il trend è possibile come dimostrano i dati comunicati in queste ore da Eurostat, dove risulta che nel primo trimestre del 2023 in Europa le emissioni di gas serra sono diminuite quasi del 3% rispetto allo stesso periodo del 2022 e soprattutto senza frenare l’economia, visto che nel primo trimestre del 2023 il prodotto interno lordo dell’Unione Europea è aumentato dell’1,2% rispetto a un anno prima”.
Lo dichiara Fabio Pompei, CEO di Deloitte Italia. Che continua: “Dal nostro Osservatorio di Deloitte, dove quotidianamente lavoriamo con oltre ottomila aziende italiane riscontriamo che tra le tendenze principali figurano la grande attenzione per la sostenibilità e la novità legata all’implementazione dell’intelligenza artificiale, in particolar modo nei processi altamente ripetitivi per trarre ulteriore valore aggiunto e ridurre i margini di errore. Permane, ovviamente, una forte attenzione alla situazione geopolitica e macroeconomica attuale con le principali preoccupazioni che sono riferite all’inflazione elevata, al costo del lavoro e alla gestione della supply chain. A tutto questo consegue un’evoluzione dei modelli di business molto complessa e quindi sul piano strategico e sul piano operativo servono strumenti innovativi, per cogliere fino in fondo le opportunità offerte dalla transizione ecologica”.
Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso la questione climatica e la sostenibilità, sempre secondo Pomepi, un ulteriore elemento di attenzione, alla luce del suo impatto sui processi industriali e dell’impatto dei cambiamenti a livello normativo.
Le evidenze dell’Osservatorio Deloitte Private confermano come la sostenibilità sia divenuta una priorità assoluta per le imprese: circa 8 su 10 la ritengono come prioritaria nella propria agenda (80%) o si dichiarano convinte che la sostenibilità consenta di preservare il valore aziendale (79%), potenziando la capacità di adattamento ai cambiamenti ambientali, sociali ed economici.
I due terzi delle aziende intervistate attribuiscono grande importanza a tutti e tre gli ambiti (ESG) in cui si declina la sostenibilità (ambientale, sociale e di governance), dando però maggiore priorità alla componente S (38%) e alla componente E (33%), rispetto alla componente G (22%). Queste tre dimensioni sono infatti le aree chiave su cui le imprese sono chiamate a confrontarsi con i propri fornitori, clienti e più in generale con l’intero insieme di stakeholder dell’ecosistema in cui operano, incluse banche e istituzioni finanziarie.
La Redazione