Sono i punti di forza della Labanti e Nanni, azienda nata più di 70 anni fa nel Bolognese

Rispetto per l’ambiente e le risorse umane. Tanto che ha annunciato la pubblicazione del primo Bilancio di Sostenibilità e da anni adotta politiche per la valorizzazione del personale. Un esempio? Sonole 2.257 ore totali di formazione e i tipi di contratti proposti, in cui il 99% dei dipendenti è assunto a tempo indeterminato, il 97% con contratto full-time, mentre il turnover positivo si attesta intorno al 9%, con 9 nuove risorse assunte nel corso del 2023. Parliamo della Labanti e Nanni, storica azienda di Anzola Emilia (Bo), che, tra le altre misure, ha anche offerto percorsi formativi focalizzati sullo sviluppo delle competenze. Così che le ore totali di formazione sono aumentate rispetto all’anno precedente (1.379 ore nel 2023 e 684 nel corso del 2022), mentre 878 ore sono state dedicate alla formazione in ambito salute e sicurezza sul lavoro. Flessibilità oraria, formazione e iniziative di team building rendono l’idea del progetto di welfare aziendale “Benessere organizzativo”, voluto dalla guida dell’azienda, e mirato a migliorare la qualità della vita in azienda, oltreché a promuovere un sano equilibrio tra sfera professionale e quella personale.
Ma andiamo con ordine e studiamo più da vicino questo caso aziendale.
Intanto si tratta di una realtà modello per la cartotecnica e la grafica industriale, che per il terzo anno consecutivo ha chiuso l’esercizio con ricavi complessivi superiori ai 20 milioni di euro.
E’ un’azienda che ha fatto della capacità d’innovare il proprio tratto distintivo e che punta a diventare il driver verso un packaging sempre più sostenibile, innovativo e intelligente. Particolare attenzione è dedicata dal suo management alla riduzione degli sprechi.
Labanti e Nanni infatti rappresenta un esempio concreto di economia circolare, poiché reintegra il 95% degli scarti nel ciclo produttivo, che vengono trasformati in nuova materia prima.
Non solo. L’azienda registra risultati che confermano la mission di essere sempre più green grazie a misure di efficientamento energetico come l’aggiornamento dell’impianto di illuminazione, la schermatura solare della sede e l’installazione di un moderno impianto per il trattamento dell’aria, progettato per ottimizzare la salubrità e il comfort termico.
La qualità e sostenibilità delle produzioni Labanti e Nanni sono garantite da numerose certificazioni come ISO 9001:2015, FSC e PEFC per la sostenibilità della filiera, Eco-Print per le operazioni di stampa a basso impatto ambientale, ed Energia Verde 100% per l’utilizzo di fonti di energia totalmente rinnovabili. L’azienda ha, inoltre, ottenuto la medaglia di bronzo EcoVadis per la sostenibilità d’impresa e ha adottato il Modello di Organizzazione e Gestione 231 per la trasparenza e l’integrità aziendale.
Sul primo Bilancio di Sostenibilità, Fabio Bonacini (in foto), amministratore delegato e Responsabile del Comitato ESG aziendale afferma: “Ci impegniamo ogni giorno a valorizzare le persone e a ridurre al minimo l’impatto ambientale delle nostre attività, perseguendo obiettivi ambiziosi che confermano la nostra visione di un futuro sostenibile. I risultati raggiunti nel 2023 segnano solo l’inizio di un percorso che ci vede protagonisti. Continueremo a fare impresa in un modo diverso, investendo in innovazione, efficienza e benessere per creare valore fuori e dentro l’azienda. Il nostro obiettivo è trasformare la sostenibilità in un concetto concreto, tangibile e accessibile a tutti.”
Oggi nell’azienda, che ha festeggiato da poco i 70 anni di vita, lavorano oltre 100 persone.
Fondata nel 1953 come piccola bottega tipolitografica, è cresciuta nel tempo fino a diventare oggi il punto di riferimento nella grafica industriale e cartotecnica.
“Siamo specializzati nella produzione di astucci flessibili soprattutto per i settori alimentare, farmaceutico e cosmetico – continua l’ad – realizziamo packaging industriale a elevata nobilitazione, che unisce qualità, design e funzionalità. Abbiamo investito in tecnologie produttive all’avanguardia per essere in grado di offrire confezioni sostenibili, innovative e smart, progettate su misura per le varie esigenze”.
Come la Labanti batte la concorrenza?

“Puntiamo – ancora le sue parole – a differenziarci dalla concorrenza fornendo un servizio integrato a elevato valore aggiunto, che va dalla progettazione funzionale del layout al supporto tecnico, per ottimizzare le linee di confezionamento dei nostri clienti. Seguiamo ogni singolo dettaglio del processo, dal design alla realizzazione, sempre orientati a sviluppare con cura e precisione confezioni originali che riflettano l’identità del brand, migliorino l’esperienza del consumatore e soddisfino le esigenze pratiche e estetiche. Inoltre, le nostre soluzioni integrano qualità artigianale e innovazione tecnologica, riuscendo a realizzare un packaging in grado di distinguersi a scaffale. Un altro nostro elemento distintivo è la capacità di lavorare a livello industriale per quanto riguarda numeri e velocità, offrendo al contempo prodotti paragonabili ad accurate creazioni artistiche in grado di soddisfare clienti multinazionali e di dimensioni inferiori”.
Come si è detto, punto di forza dell’azienda è rappresentato dalle politiche relative al personale.
“Per noi – aggiunge Bonacini – le risorse umane costituiscono un elemento strategico fondamentale, hanno un ruolo chiave nella nostra governance aziendale. Puntiamo a incrementare il benessere sul posto di lavoro attraverso attività di corporate wellbeing, formazione e sviluppo professionale. Vogliamo creare un ambiente di lavoro sempre più inclusivo e stimolante che favorisca la crescita individuale e collettiva”.
Per chiudere un battuta sul primo bilancio di sostenibilità? “Il nostro primo bilancio – di sostenibilità – spiega – è stato accolto con grande entusiasmo e orgoglio dai nostri dipendenti e stakeholder, poiché rappresenta un traguardo importante nel nostro percorso verso una maggiore responsabilità sociale e ambientale. Le aspettative sono alte: abbiamo deciso di redigere il bilancio perché crediamo che un’azienda manifatturiera come la nostra, che opera nel mondo del packaging e trasforma ogni anno 350 milioni di cartoncino, non possa prescindere dal concetto di sostenibilità intesa come equilibrio tra ambiente, economia e società. Il nostro report punta non solo a evidenziare i progressi fatti e ilnostro impegno concreto verso un mondo sempre più green, ma rappresenta ancheuna guida per le iniziative future. Confidiamo che questo documento possa contribuire a promuovere lo sviluppo di una cultura sempre più orientata alla sostenibilità, non solo tra i nostri collaboratori, ma anche tra coloro che ci conoscono e ci conosceranno”.
Cinzia Ficco